Beauty

Make up artists new wave. Dal 2022 ad oggi

Ammy Drammeh, Valentina Li e Cécile Paravina da Chanel, Lynsey Alexander da Prada, Diane Kendal da Rabanne, Celine Bernaerts e Naoko Scintu da Dolce&Gabbana, Hiromi Ueda da Armani: tutte le ultime new entries del beauty  

Naoko Shintu, Ammy Drammeh, Valentina Li e Cécile Paravina, Diane Kendal, Hiromi Ueda, Linsey Alexander.
Naoko Shintu, Ammy Drammeh, Valentina Li e Cécile Paravina, Diane Kendal, Hiromi Ueda, Linsey Alexander.
Ammy Drammeh, Cecile Paravina, Valentina Li, le Cometes Collective di Chanel

Nell’ottobre del ’22 Chanel annuncia l’attesissima successione di Lucia Pica. Non un nuovo makeup artist, ma tre: Ammy Drammeh, Valentina Li e Cécile Paravina, riunite sotto il concept/ombrello Cometes Collective, complementari tra loro per cultura, origini e rapporti privilegiati con media e brands significativi in diversi Paesi. Artiste nel senso di creatrici, sognatrici, innovatrici, “tecniche” del beauty, sono chiamate a rivisitare, «con audacia ma in un contesto di assoluta eleganza», insieme allo studio interno di creazione del makeup, le icone della maison, reinventando e ampliando il linguaggio creativo Chanel.

Drammeh, radici tra Spagna e Gambia, vive a Londra, lavora per Vogue inglese, Dazed e i_D, e cita tra i suoi riferimenti Kevyn Aucoin, i video musicali anni ’90 e Pat McGrath. Paravina, formatasi all’Accademia d’Arte di Anversa e parigina d’elezione, lavora (spesso con Elizaveta Porodina) con l’audacia immaginifica di quello che considera il suo mentore, Serge Lutens. Valentina Li, con il suo caschetto blu elettrico, è quella con l’estetica più daring, dominata dall’ossessione per il mare e una fascinazione per le meduse; tra i suoi riferimenti cita Eiko Ishioka, la customista di culto giapponese di “The Cell”, vincitrice di un Oscar per il “Dracula” di Coppola, e gli inevitabili Pat McGrath e Serge Lutens. Se l’annuncio è del ’22, per vedere i primi risultati concreti del loro lavoro bisogna aspettare quest’anno, il 2024, quando ognuna delle tre firmerà una collezione trucco, a partire dalla Spring affidata a Valentina Li.

Linsey Alexander in backstage da Prada

Nel frattempo, a settembre ’23, la passerella S/S 24 di Prada segna il debutto della linea trucco realizzata con L’Oréal, Prada Color. Costruita su una fortissima sinergia con la moda, dalle palettes di ombretti frutto dell’immersione in un archivio forte di 27mila tessuti e fantasie, al finish e alla pigmentazione dei rossetti, che guardano alla pelle Saffiano e al Re-Nylon, due tra i materiali identitari del brand. Lynsey Alexander, Global Creative Makeup Artist, nota per i suoi lavori per i_D e con Alasdair McLellan, ha lavorato sulla trasmissione e traduzione in linguaggio makeup dei valori identitari del brand, quel mix inimitabile di eccentricità, funzionalità e continua innovazione. Il contesto è quello di un ripensamento generale del ruolo delle linee beauty per i brands del lusso, con la delineazione di un mercato di big spenders disposti a investire  moltissimo in cosmetici di alto livello.

Diane Kendal

Sempre durante la Fashion Week di settembre, Rabanne lancia (in un contesto di rebranding a pochi mesi dalla morte del visionario fondatore), la linea beauty con un trucco che parte, nel packaging e nei prodotti, dall’asset più iconico del marchio, la maglia di metallo. E a dimostrare che la capacità di sintonizzarsi con i desideri del pubblico non è necessariamente una questione generazionale, nomina come Creative Director Diane Kendal, formatasi nella Londra anni Novanta, figura di riferimento in passato delle linee di maquillage di Calvin Klein e Marc Jacobs, e oggetto di una recente ossessione virale per le sue ciglia intrise di smalto nero, le “spidery lashes” dell’ultima sfilata di Marc Jacobs. 

Naoko Shintu

Se Kering ha costituito nel gennaio ’23 la divisione Beauty per «far raggiungere a Bottega Veneta, Balenciaga, McQueen, Pomellato e Qeelin il pieno potenziale nel settore» (e poi ha comprato Creed), se Richemont ha preso la stessa iniziativa nel settembre dello stesso anno, Hedi Slimane ha annunciato alla sfilata F/W 24 di marzo il debutto di Celine Beauté, che verrà ufficialmente lanciata in autunno, con il rossetto Rouge Celine, dopo il lancio della haute parfumerie nel ’19. Lo sviluppo in house del beauty è la strategia di Dolce & Gabbana, che ha reimmaginato ex novo il makeup dopo la fine del deal con Shiseido. A partire dalla capsule, lanciata a settembre 2023, Devotion, che riprende nelle confezioni di profumo, luminizer, rossetto e mascara il cuore sacro barocco visto su tanti accessori moda. Anche qui sono tre i Global Make up expert di riferimento, Celine Bernaerts, Naoko Scintu - che oltre ad editoriali con Juergen Teller e Miles Aldridge segue celebrities come Emilia Clarke e Kaia Gerber -, e il TikTokers Jake Warden. Scintu cita tra le sue ispirazioni la fotografia anni ’90, Leonardo Da Vinci, i Preraffaelliti e lo street style londinese.

Hiromi Ueda

Un nuovo impulso alla linea Beauty arriva ad inizio di quest’anno anche da Armani, dove Linda Cantello, International Make Up Artist del brand dal 2009, cede il ruolo a Hiromi Ueda. Fashion freak con la passione per i club notturni Cantello, inglese, una reputazione costruita negli USA lavorando con Avedon, Steven Klein e Nick Knight, autrice dello smoky eye che diventerà trademark dell’immagine Gucci nell’era trionfante di Tom Ford, con un ruolo importante nella creazione di Maestro, il fondotinta a base di olii senza una goccia d’acqua e di prodotti ibridi sulla linea della skinification del trucco, aveva a sua volta sostituito Pat McGrath, coinvolta fin dalla nascita del brand nel 2000 e legata alla creazione del fondotinta che aveva segnato una svolta qualitativa nel trucco della pelle, Luminous Silk Foundation. «Ciò che mi affascina di Hiromi Ueda è la sua misura, il suo innato senso dell’equilibrio e la sua grazia, che si traducono in un’espressione potente», ha dichiarato Giorgio Armani nel presentarla. Formatasi assistendo la pioniera Beauty Tech Alex Box, Diane Kendal e Petros Petrohilos, Ueda ha in portfolio shootings con David Sims, Roversi, Craig McDean, Lachlan Bailey, Sølve Sundsbø, Alasdair McLellan, Johnny Dufort, editoriali per i vari Vogue e tante cover di LOVE, l’influente rivista di moda fondata da Katie Grand.

Tags

Articoli consigliati