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Lorenzo Viotti è il nuovo volto delle fragranze Bulgari Man

Lorenzo Viotti, direttore della Dutch National Opera e della Netherlands Philarmonic Orchestra, parla di natura, musica e della sua esperienza come giovane maestro. 

Lorenzo Viotti, nuovo volto delle fragranze Bulgari Man.
Lorenzo Viotti, nuovo volto delle fragranze Bulgari Man.

Lorenzo Viotti respira musica da quando ha 15 anni e dirige un’orchestra da quando ne ha 22. Oggi, a 32, è uno dei direttori d’orchestra più giovani e allo stesso tempo più apprezzati al mondo. Disciplina, impegno, grinta e ritmi al cardiopalma non lo spaventano, anzi, sotto pressione rende meglio e l’esercizio di responsabilità (ma soprattutto di potere, parole sue) gli danno l’adrenalina giusta, anche se “imparare a concedersi del tempo è fondamentale”.

Scorri verso il basso per leggere l'intervista al direttore d'orchestra Lorenzo Viotti.

Un ritratto di Lorenzo Viotti, nuovo volto delle fragranze Bulgari Man.
Un ritratto di Lorenzo Viotti.

L'OFFICIEL HOMMES ITALIA: Prendersi tempo per?
Lorenzo Viotti: Riflettere, esercitare il pensiero libero e connettersi con la natura.

LOI: “Madre Natura non è solo una fonte d’ispirazione, ma è un qualcosa che mi regala una sensazione di benessere nel mio elemento naturale […]” Così racconti la tua ultima collaborazione con la Maison Bulgari, in cui l’idea di uomo in profondo contatto con la natura è centrale. Come credi dovrebbe essere il rapporto tra uomo e natura oggi?
LV: La Natura è magnifica, ma soprattuto salvifica. Col tempo ho imparato a rispettarla e proteggerla. È un qualcosa di materno e potente, si ribella nel momento in cui noi ne abusiamo. Siamo veramente piccoli di fronte alla sua forza generosa.

LOI: Mi viene in mente il quadro di Friedrich “Viandante davanti al mare di nebbia”, una natura che lascia senza parole. Ti è mai capitato di trovarti davanti a qualcosa di così bello da rimanere senza fiato?
LV: Tantissime volte. Mi capita sempre più spesso di fermarmi e contemplare, pormi domande e non ricevere molte risposte, ma va bene così. Allora mi stupisco e basta. Lo stupore resta la scintilla più importante.

LOI: Da cosa trai ispirazione?
LV: Non voglio sembrare banale, ma da tutto ciò che mi circonda. Hai presente quando da piccoli univamo i puntini e veniva fuori una figura inaspettata? Immagina che io colleghi tanti puntini apparentemente insignificanti tra loro e il risultato, al contrario, sia qualcosa carico di rilevanza. Come i profumi, non avrei mai pensato potessero ispirarmi cosi tanto!

LOI: Terra, Fuoco, Acqua e Aria, i quattro elementi intorno a cui ruotano i profumi Bulgari Man, Tearrae Essence, In Black, Wood Essence, Glacial Essence: se dovessi scegliere uno dei quattro elementi naturali per descriverti, quale sarebbe?

LV:Nessuno e tutti allo stesso tempo. Un giorno mi sveglio fuoco, magari perché sto lavorando a un progetto musicale che richiede tanta forza interiore; altre volte mi sveglio aria, vorrei scomparire; altre ancora silenzioso, ma dirompente come l’acqua.

LOI: Oggi sei nuovo volto delle fragranze maschili Bulgari, in passato sei stato legato al mondo dell’orologeria. Quale è il tuo rapporto con l’apparire?
LV: Mi piacciono i vestiti, ma detesto l’idea che vengano prima del resto. Mi infastidisce molto la ricerca spasmodica della tendenza per sentirsi parte di qualcosa, in quel caso i vestiti controllano noi, mentre al massimo dovrebbe accadere il contrario. Al contrario mi affascina la ricerca estetica e ciò che le persone scelgono di indossare, questo racconta tanto di chi hai di fronte.

LOI: Sei un grande osservatore...
LV: Assolutamente sì. Cerco di carpire più dettagli possibile: i gesti, la flessione della voce, l’inclinazione del corpo, chi si trova di fronte a me è come se fosse costantemente sotto raggi x.

LOI: Credi che questa precisione sia legata al tuo ruolo come direttore d’orchestra?
LV: Essere meticoloso nel mio lavoro è fondamentale. Quando salgo sul palco o entro nella buca d’orchestra la prima cosa che faccio è liberare la mente da ogni pensiero e occuparla di dettagli: la disposizione degli strumenti, coordinare il respiro, controllare la corporeità. Un susseguirsi di gesti precisi e coordinati, scanditi dal ritmo.

LOI: Come si conquista la fiducia di un’orchestra?
LV: Se io ti chiedessi ora “Ti fidi di me”, mi risponderesti risolutamente no, forse anche un
po’ infastidita. Non mi conosci e ci vorrebbe del tempo. La fiducia si costruisce nel tempo.

LOI: Ti è mai capitato di entrare in conflitto con la tua orchestra? E come si gestisce la tensione tra direttore e musicisti?
LV: Anche in questo caso la risposta è il tempo. Ora che ci penso il tempo domina la mia vita. Mi è capitato molte volte di entrare in conflitto, spesso le tensioni sono dei test per poter lavorare meglio insieme. Cerco di ricordarmi sempre e ricordare loro che facciamo parte di una collettività, pur essendo importante mantenere la propria individualità, non c’è spazio per gli individualismi.

LOI: Ti definiresti un tipo modesto?
LV: Modesto no, ma mi sento al servizio della mia arte. Prima viene lei e poi vengo io.

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