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Recycling Beauty a Fondazione Prada

Apre al pubblico “Recycling Beauty”, la nuova mostra di Fondazione Prada curata da Salvatore Settis con l'allestimento di Rem Koolhaas/OMA che si focalizza sul riuso dei materiali greco-romani nelle epoche successive, dal tardo antico al Barocco. 

Teste antiche interpretate come “Sette età dell’uomo” Foligno, Museo della Città, Palazzo Trinci, Civica Raccolta Archeologica Comunale; Ritratto di giovane uomo (cosiddetto Filippo Junior), metà del III secolo d.C.; Testa di divinità ideale giovanile, II secolo d.C. Ritratto di Marco Aurelio, II secolo d.C.; Ritratto di Adriano, intorno al 117 d.C.; Ritratto di uomo maturo, tarda età repubblicana (I secolo-30 a.C.); Ritratto di divinità anziana (Zeus?, Asklepios), fine del I secolo d.C.; Testa maschile di Zeus (tipo Dresda), copia romana di originale ellenico, II-III secolo d.C; Fondazione Prada, Milano / Foto: Roberto Marossi / Courtesy: Fondazione Prada.
Teste antiche interpretate come “Sette età dell’uomo” Foligno, Museo della Città, Palazzo Trinci, Civica Raccolta Archeologica Comunale; Ritratto di giovane uomo (cosiddetto Filippo Junior), metà del III secolo d.C.; Testa di divinità ideale giovanile, II secolo d.C. Ritratto di Marco Aurelio, II secolo d.C.; Ritratto di Adriano, intorno al 117 d.C.; Ritratto di uomo maturo, tarda età repubblicana (I secolo-30 a.C.); Ritratto di divinità anziana (Zeus?, Asklepios), fine del I secolo d.C.; Testa maschile di Zeus (tipo Dresda), copia romana di originale ellenico, II-III secolo d.C; Fondazione Prada, Milano / Foto: Roberto Marossi / Courtesy: Fondazione Prada.

Il riuso di antichità greche e romane in contesti post-antichi, dal Medioevo al Barocco, è il tema di “Recycling Beauty”, la nuova mostra di Fondazione Prada. A cura di Salvatore Settis e Anna Anguissola con Denise La Monica, la ricerca alla base della mostra esprime la necessità di considerare il classico non solo come un’eredità del passato, ma come un elemento vitale in grado di incidere sul nostro presente e futuro. Attraverso un innovativo approccio interpretativo e una modalità espositiva sperimentale, il patrimonio antico, e in particolare quello greco-romano, diventa, per usare le parole di Salvatore Settis, “una chiave di accesso alla molteplicità delle culture del mondo contemporaneo”.

Nonostante la rilevanza culturale e l’ampia diffusione, il reimpiego di materiali antichi è stato oggetto di studi archeologici nel recente passato. Solo negli ultimi anni è stato infatti approfondito il dato essenziale di questo fenomeno, ovvero la relazione fra gli elementi antichi riusati e il contesto storico-artistico post-antico, lontano da quello di origine, in cui sono stati inclusi. “Recycling Beauty”, al contrario, intende focalizzare l’attenzione sul momento in cui il pezzo antico abbandona la propria condizione iniziale o di rovina e viene riattivato, acquistando nuova semantica, senso e valore grazie al gesto del riuso.

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Gruppo di un leone che divora un cavallo, IV secolo a.C., Roma, Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori Immagine della mostra “Recycling Beauty”; Fondazione Prada, Milano / Foto: Roberto Marossi / Courtesy: Fondazione Prada

Il progetto espositivo della mostra, concepito da Rem Koolhaas/OMA con Giulio Margheri, si sviluppa in due edifici della Fondazione, Podium e Cisterna, in un percorso di analisi storica, scoperta e immaginazione. Nel Podium un paesaggio di plinti bassi permette di percepire i pezzi esposti come un insieme, mentre le strutture simili a postazioni di lavoro incoraggiano un esame più ravvicinato grazie alla presenza di sedie da ufficio. Nella Cisterna i visitatori incontrano gli oggetti gradualmente, in una sequenza di spazi che facilitano l’osservazione da punti di vista alternativi. Due sale della Cisterna sono dedicate alla Statua colossale di Costantino (IV sec. d.C.), una delle opere più importanti della scultura romana tardo-antica. Due monumentali frammenti marmorei, la mano e il piede destro, normalmente esposti nel cortile del Palazzo dei Conservatori a Roma, saranno accostati a una ricostruzione del Colosso, mai tentata prima, che evidenzia come l’opera sia il risultato della rielaborazione di una più antica statua probabilmente di Giove.

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Mano destra e piede destro del Colosso di Costantino dalla Basilica Nova a Roma (nota anche come Basilica di Massenzio) /Fondazione Prada, Milano / Foto: Roberto Marossi / Courtesy: Fondazione Prada

Il progetto “Recycling Beauty” è il risultato di una fruttuosa collaborazione tra pubblico e privato: la mostra realizzata da Musei Capitolini, Fondazione Prada e Factum Foundation, evidenzia l’importanza dei frammenti, del riuso e dell’interpretazione, contribuisce a considerare il passato come un fenomeno instabile in costante evoluzione. La mostra ospita oltre sessanta opere d’arte altamente rappresentative provenienti da collezioni pubbliche e musei italiani e internazionali come Musée du Louvre di Parigi, Kunsthistorisches Museum di Vienna, Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen, Musei Capitolini, Musei Vaticani e Galleria Borghese di Roma, Gallerie degli Uffizi di Firenze e Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Da sinistra a destra: Scultori lombardi, Statua composita, già nota come Paride, prima metà del XVI secolo (torso con arti mutili) e XVII secolo (testa), Milano, Museo del Duomo; Giovane di Magdalensberg, replica del XVI secolo di una statua romana oggi perduta, Vienna; Donatello, Protome di cavallo (Testa Carafa), Naples, Museo Archeologico Nazionale di Napoli; Fondazione Prada, Milano / Foto: Roberto Marossi / Courtesy: Fondazione Prada
Da sinistra a destra: Scultori lombardi, Statua composita, già nota come Paride, prima metà del XVI secolo (torso con arti mutili) e XVII secolo (testa), Milano, Museo del Duomo; Giovane di Magdalensberg, replica del XVI secolo di una statua romana oggi perduta, Vienna; Donatello, Protome di cavallo (Testa Carafa), Naples, Museo Archeologico Nazionale di Napoli; Fondazione Prada, Milano / Foto: Roberto Marossi / Courtesy: Fondazione Prada

La mostra “Recycling Beauty” si svolge dal 17 novembre 2022 al 27 febbraio 2023 nella sede della Fondazione Prada a Milano.

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