L'Officiel Art

L'Officiel Art Italia Issue n° 46 - La lettera del Direttore

L'editoriale del Direttore Giampietro Baudo per L'Officiel Art Italia Fall 2022, The Art Issue n°46

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THE ART ISSUE


«Fashion is not art. Gli scopi della moda e dell’arte sono differenti e non c’è nessun bisogno di paragonarle. Ma sicuramente possono dialogare tra loro».
Il manifesto di Rei Kawakubo, sacerdotessa creativa di Comme des Garçons è una certezza. E racconta quel corteggiamento tra arte e moda che affonda le sue radici nella storia del secolo scorso. Un dialogo che è continuato, in forme differenti, fino a oggi. Perché la loro liaison è un rapporto d’amore che nasce con le avanguardie del Novecento, nutrendosi di stimoli, innovazioni e collaborazioni. Con il passare dei decenni l’incontro tra queste due discipline è diventato progressivamente il palcoscenico di confronti a dir poco leggendari, entrati nel mito. Come racconta ed esplora anche il nuovo libro “Art X Fashion: Fashion inspired by Art” curato dalla storica dell’arte Nancy Hall- Duncan. Proprio questa conversazione estetica e concettuale ha guidato e ispirato la creazione di questo numero de
L’Officiel Italia. Che celebra anche i dieci anni de L’Officiel Art con un cahier globale chiamato a indagare sul rapporto unico tra arte e tecnologia, su come l’unione tra queste due universi, apparentemente distanti anni luce, affondi in realtà le sue radici nel passato e su come si stia evolvendo definendo un nuovo art system, tra realtà e digital space. Incarnato alla perfezione dal lavoro di Emma Stern, che ha creato per la cover di questo numero unopera darte unica, ispirata al dipinto “Un bar aux Folies Bergère” di Édouard Manet del 1882. Creando un ponte lungo 140 anni tra tradizione pittorica e innovazione tech. Il resto del racconto legato a L’Officiel Italia segue lo stesso fil rouge. Nelle icone di questo numero, figure uniche che hanno scelto di infrangere gli schemi. Nei portrait di artisti innovatori o di designer chiamati a dialogare con l’art scene internazionale. Negli shooting moda, dove le ispirazioni surreali si fondono ai richiami pittorici e le opere d’arte dialogano con i cult della stagione. Perché, come è solito ripetere John Galliano: «La moda è prima di tutto l’arte del cambiamento».

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