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Artissima 2022 con K-Way

Siamo stati a Artissima 2022 con K-Way, main sponsor della 28esima edizione della fiera dell'arte contemporanea. 

Artissima 2022.
Artissima 2022.

Il marchio K-Way del gruppo torinese BasicNetgià sponsor dal 2007 al 2011 con i marchi Kappa e Robe di Kappa, è stato main sponsor dell'edizione 2022 di Artissima, la fiera internazionale dell'arte contemporanea, in scena a Torino dal 3 al 6 novembre 2022. Ecco cosa abbiamo visto insieme al brand leader dell'antipioggia, da sempre vicino al mondo dell'arte e del design, tra la fiera al quartiere Lingotto e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

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Il tema di Artissima 2022 conclusasi la scorsa settimana è stato Transformative Experience: il focus era raccontare l'importanza dell'esperienza trasformativa come moto al cambiamento, prima di tutto personale, poi collettivo. Così racconta Luigi Fassi, direttore dell'edizione 2022,  che pone al centro l'idea dell'esperienza arricchente, che porta a avere fiducia nell'ignoto, nell'altro, nella trasformazione. 174 gallerie europee, americane e latinoamericane, africane e asiatiche hanno dato vita a una fiera prima di tutto armonica. Districandosi tra le gallerie guidati dalle parole dei curatori di Arteco, partner della fiera da circa 10 anni, la prima percezione è quella di trovarsi in un luogo compatto; ci si districa tra realtà diverse, ma il movimento, come il pensiero, scorre fluido: i galleristi parlano un linguaggio comune, esulando dallo spazio fieristico e proponendo senza filtri opere e artisti che raccontano un oggi turbolento, difficile, a tratti violento. Gallerie di giovane generazione, 42 alla loro prima partecipazione in Artissima, popolano la sezione New Entries, una delle quattro sezioni storiche della fiera riconfermate quest'anno. Le altre: Main Section, Monologue/Dialogue, Art Space & Editions. Interessante in Monologue/Dialogue (27 gallerie, di cui 13 italiane e 14 straniere) troviamo stand che presentano il lavoro di un unico artista o le opere di due artisti a confronto. Arriviamo poi alle due sezioni Present/Future e Back to The Future. La prima è frutto dello scouting di talenti emergenti in giro per il mondo dello scrittore e curatore Saim Demircan e dalla direttrice del Kunstverein di Monaco Maurin Dietric, mentre Back to The Future racconta artisti attivi dagli anni Sessanta, pionieri dell'arte contemporanea, che seppur molto storicizzati sono ancora voci narranti del contemporaneo.

 
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FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO

La Fondazione Sandretto, nel cuore della città di Torino, è un'istituzione privata nata nel 1995 per volere di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo che si impegna a sostenere i giovani artisti italiani e stranieri, con una particolare attenzione alla committenza e produzione di nuove opere. In mostra fino a febbraio 2023 Backwards Ahead: un nucleo di lavori parte della collezione della fondazione che si relazionano con i concetti di tempo, storia e prova. Gli artisti ragionano su ciò che è “in avanti/ahead”, intesa come una sequenza di avvenimenti senza ritorno e ciò che sta “indietro/backwards” come qualcosa di ricostruibile solo tramite una ricerca continua di prove, tracce storiche o giudiziarie, che dimostrino la veridicità degli eventi. Come le opere dell'artista americano Josh Kline (Police State, Broken Windows, Rough Rides - 2015), che realizzando tre installazioni con stampanti 3D esplora le trasformazioni politiche e sociali del nostro tempo e mette in luce i rapporti tra dominante e dominato nell'America del Sud. O ancora il collettivo iraniano Slavs and Tatars che attraverso dispositivi audiovisivi ragionano sul sincretismo culturale, ideologico e di linguaggi. La grande installazione in mostra, in equilibrio tra un simulacro, un arazzo persiano e un billboard pubblicitario (la provocazione è giù qui) recitava: "È di fondamentale importanza ripetere i nostri errori per ricordare alle generazioni future la profondità della nostra stupidità."

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