L'Officiel Art

La Maison Valmont arriva a Milano con il primo temporary flagship store

Dal 9 al 14 ottobre, presso la Casa degli Artisti in Brera a Milano arriva la prima temporary boutique del Gruppo Valmont. Prodotti esclusivi, trattamenti, master class, una mostra, un mini-movie e soprattutto il tocco artistico tipico del suo fondatore Didier Guillon, che abbiamo incontrato per un'intervista esclusiva.

La Maison Valmont - Vip Lounge - Casa degli Artisti Milano
La Maison Valmont - Vip Lounge - Casa degli Artisti Milano
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Valmont punta sull'Italia e lo fa partendo da Milano. Con una temporary boutique della durata di una settimana, dal 9 al 14 ottobre, presso la Casa degli Artisti in Brera a Milano si potrà scoprire l'arte de vivre tutta speciale che rende questo brand un unicum nel panorama del mondo beauty e non solo. Oltre alla celebrazione dei rinomati cosmetici svizzeri, fragranze, trattamenti Spa, seminari beauty è l'arte a essere l'ingrediente segreto, che non può mancare. Ne abbiamo parlato con Didier Guillon, Presidente del Gruppo, collezionista, mecenate ed artista.

L'OFFICIEL ITALIA: La Maison Valmont apre per la prima volta in Italia. Arte e bellezza si fondono nei vostri flagship store. In che modo? 

DIDIER GUILLON: L’arte è per noi un pilastro, un fil rouge quindi non può mai mancare. È un ponte tra l'heritage dei nostri marchi e la nostra visione di bellezza. In questo primo temporary store Valmont a Milano presso Casa degli Artisti vogliamo esprimere tutto l'universo Valmont. Anche se "effimera" questa esperienza retail sarà completa: per chi prenoterà un trattamento (il calendario di prenotazione è sul sito: lamaisonvalmont.com), verrà in visita presso questo flagship store, ci sarà la possibilità di vedere opere d'arte, design e perfino un movie. Con le mostre della "Fondation Valmont" cerco di condividere emozioni e bellezza con visitatori e clienti, non lo faccio per stimolare l'acquisto ma per costruire una community che ama le contaminazioni tra arte e bellezza, che apprezza la spontaneità con cui lo facciamo, e che sia in grado di apprezzare i concetti e gli spunti di riflessione sul contemporaneo. D'altronde il nostro motto è  “When Art Meets Beauty” quando la bellezza incontra l'arte. A Milano voglio continuare con questa strategia di temporary e ogni volta portare un concept differente che sia sempre in grado di coinvolgere il cliente e coccolarlo nel modo giusto. Credo sia necessario evolvere il concetto di retail in maniera vivace e dinamica, per non incorrere nella noia di trovare lo stesso tipo di prodotto, trattamenti e concept in ogni città dove le Maison Valmont sono presenti, che è un fenomeno ricorrente che riguarda molti altri brand che adottano strategie analoghe in diversi paesi senza differenziazione tra concept store e boutique nei centri commerciali. Trovo tutto molto limitato, per questo la nostra strategia "art-retail" sarà sempre una sorpresa. Oltre all'arte all'interno del flagship store nella VIP LOUNGE ci sarà un corner design realizzato in collaborazione con Reflex, la collaborazione con Rubelli (sciarpe e borse) e una selezione di oggetti speciali selezionati da me e mia moglie Sophie Vann Guillon: la collezione La Maison Valmont Emotions.

LOI: Quindi all'arte si aggiunge anche il design con Reflex?

DG: Abbiamo deciso di ricreare un angolo "cocoon" accogliente all'interno del flagship store e lo appiamo fatto in collaborazione con Reflex, un brand italiano di design d’eccezione, di proprietà della famiglia Lucatello. Guidati dalla tradizione veneziana, la famiglia Lucatello ha intrapreso un percorso che, partendo dalla maestria nella lavorazione del vetro, li ha portati a diventare un gruppo industriale specializzato nell'arredamento di alta gamma con l'utilizzo di energia rinnovabile, mantenendo un forte legame con l'artigianalità. Si tratta di un'azienda familiare proprio come la nostra, mi piaceva l'idea di continuare delle collaborazioni a livello locale con Venezia, dove risiedo e dove si trova la sede della Fondation Valmont a palazzo Bonvicini, sviluppando una rete di partnership esclusive che esprimano un connubio straordinario di competenze e lusso, come quella con la famiglia Rubelli, con cui abbiamo creato foulard e borse.

LOI: Parliamo dell'esposizione cinematografica di "Hope" in anteprima proprio per il flagship store, di che cosa parla questo video evocativo e quali sono le opere in mostra?

DG: Il video “Hope” sarà proiettato all’interno della “secret room” che è uno spazio che tutte le Maison Valmont nel mondo hanno in comune: un laboratorio sensoriale artistico creato ad hoc per ogni Maison da me personalmente. Si tratta di un ambiente pensato per disconnettersi dalla frenesia urbana e rilassarsi, scoprendo film d’autore o proiezioni artistiche. Hope, è un cortometraggio emozionante e rappresenta il capitolo finale di questa connessione speciale che vede protagonista Valentine Guillon, la mia figlia minore, e Ivo il Gorilla conosciuto nel 2017 nello zoo di Berlino nonché mio animale-icona, parte della mia cifra artistica. Il video è il racconto della nostra esperienza a contatto con i gorilla in natura, incontrati in Uganda, nel loro ambiente, nella loro socialità di famiglia, un viaggio che è lontano dalla tristezza della gabbia dello Zoo, un'allegoria di Ivo felice e libero. "Hope" che significa speranza è il desiderio di libertà che Valentine sente per Ivo, mentre io rivedevo in lei il guizzo di scoprire questo animale meraviglioso e le sue abitudini. Il video è stato girato da un'operatore ma direzione, montaggio, voce narrante e testo sono tutti a cura di Valentine, con cui avevo già collaborato per il video di "Blessing in Disguise" per la mostra "Peter Pan" a Fondation Valmont. Il film è stato presentato per la prima volta a Seul durante la mostra “Ivo in Tanzania”, ed è stato proiettato a partire dal 16 maggio 2023, in una mostra itinerante presso tutte le Maison Valmont, a partire da Berlino, Monaco di Baviera, Parigi, Madrid, New York fino ad arrivare a Milano. La mostra si completa con le mie “Cages”  La prima, più piccola, riprende i motivi di Ivo da “The Elegant Symmetry of the Gorilla”. L’elemento cubico è espresso in colori primari e tanto cari al neoplasticismo, la seconda gabbia è costruita in opposizione alla prima, ed è tutta bianco e nero con un numero infinito di Ivo disegnati da un'unica traccia continua. Le Cages sono realizzate in cartone riciclato e assemblato che avvalora il nostro impegno verso la sostenibilità.

Didier Guillon e la figlia Valentine Guillon
Didier Guillon e la figlia Valentine Guillon

LOI: La Fondation Valmont è a Venezia con la mostra "EGO" a Palazzo Bonvicini. Quale tematica affrontate?  

DG: Ruota tutto attorno al tema dell'ego, per l'appunto, dell'artista. Parte tutto da un interrogativo base "cosa significa essere artisti oggi, qual è il rapporto tra l'artista e quello che vede e crea, ritrae la bellezza o ne dà una sua visione "disruptive" che si scontra con ciò che viene definita "bellezza classica"? Oltre alle mie opere, sono presenti quelle di Carles Valverde un'artista catalano, Vangelis Kyris e Anatoli Georgiev dalla Grecia. Quando ci siamo incontrati tutti insieme abbiamo iniziato a interrogarci su questi quesiti, in cui Arte e Bellezza appaiono intrecciate nella nuova mostra. Io ho iniziato a ragionare sul fatto che l'ego è la consapevolezza del sé artistico, fonte di ispirazione per generare bellezza. La mia opera si chiama "L’HOMME PENSANT", sono dieci busti di uomini urlanti ricoperti d'oro. Per me è una rappresentazione volutamente distorta della bellezza, il risultato impossibile della creazione, una sorta di non bellezza. Doveva essere un grido interiore, che parte dall'idea di rivoluzionare tutte le idee relativa al concetto di bellezza classica e di rappresentarne l'assenza, questi uomini urlano, intrappolati in corpi sconosciuti che non riconoscono come propri. Valverde è "geometrico" parte da elementi cubici componibili tra loro, l’idea che presentiamo alla Fondation Valmont è l’individualità di un elemento. Un elemento che è identico a tutti gli altri e che compone il suo Ego a partire da un altro. Lo stato creativo puro è completamente egoistico. Bisogna convincersi di essere sinceri nei confronti del resto della società. Secondo Carles l’uomo può cambiare la società, ma mai in un gruppo in cui non c’è riflessione e unione di intenti. Vangelis e Anatoli che lavorano tra arte e ricamo, hanno scelto di concentrarsi sul significato stesso dell' "Apathanatizo" che nel greco antico significa "immortalare" un soggetto. La vanità del fotografo rende il personaggio ritratto come una figura divina e gli fa acquisire un Ego molto sviluppato. In questo senso Vangelis ferma il tempo, esaltandone il contenuto emotivo, mentre Anatoli aggiunge la terza dimensione all’opera d’arte attraverso i suoi ricami. Anatoli fa rivivere i ricami dei tempi passati attraverso il suo ego. C'è tutta la sua personalità in questi preziosi dettagli.

LOI: Il 2024 sarà l'anno delle Rèsidences Valmont. Dopo Verbier, Hydra e Venezia ha appena aperto Barcellona. Ci racconta come l'arte e la bellezza incontrano l'hospitality e quale savoir vivre volete trasmettere ai futuri ospiti delle Résidences?

DG: Con le Résidences Valmont vogliamo invitare gli amici della maison a scoprire e condividere i nostri brand values e la nostra "Art de Vivre" il nostro stile di vita, perché Valmont è uno scrigno di esperienze: bellezza, arte, lifestyle e l'hospitality è  il miglior modo per poter far assaporare al nostro cliente tutto ciò che significa Valmont, andando oltre il prodotto. A Barcellona ora abbiamo finalmente aperto le porte di "Résidence Casa Maxence" che porta il nome di mio figlio, dove abbiamo trasporto l'artwork realizzato per la collaborazione con Rubelli, che è partito da un mio disegno cubico a ripetizione ispirato alla Bauhaus di Johannes Itten per trasformarsi nelle ceramiche degli arredi della Residenza. All'interno delle sale da bagno ci saranno diverse combinazioni che ho studiato personalmente, e inoltre aabbiamo utilizzato i forni originali in cui venivano cotte le ceramiche di Mirò, che  la Fondazione Llorens Artigas possiede ancora e ci ha messo a disposizione, implementando anche, sempre nell'ottica dell'essere più attenti all'ambiente, un sistema di energia alimentato da un impianto fotovoltaico. La sostenibilità nei prodotti cosmetici ma anche nella produzione artistica rappresenta infatti per noi un valore cardine. 

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Manifesto della mostra "Hope" presso temporary boutique Valmont c/o Casa degli Artisti dal 9 al 14 Ottobre
Una sala della mostra "Ego" a Palazzo Bonvicini
Casa Maxence La Résidence Valmont a Barcellona
Valentine Guillon in Uganda

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