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Intimissimi supporta la mostra "Breast" a Venezia

Curata da Carolina Pasti e visibile fino al 24 novembre al ACP Palazzo Franchetti di Venezia, la mostra si focalizza sull'interpretazione del seno come soggetto rappresentato da 30 artisti dell'arte moderna e contemporanea. 

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Mostra "Breasts" a Venezia, supportata da Intimissimi / photo by Buchanan Studio
Photo by Buchanan Studio courtesy of Intimissimi
Da sempre rappresentato, ma anche censurato, il petto femminile è protagonista di un’esposizione che ne analizza la raffigurazione nell’arte. Sarà aperta al pubblico fino al 24 novembre la mostra "Breasts" supportata da Intimissimi presso il prestigioso ACP Palazzo Franchetti di Venezia. Supportata da Intimissimi, la mostra ha come soggetto iconografico e manifesto il décolleté femminile, rappresentato nelle diverse opere esposte di oltre trenta artisti emergenti e affermati. La mostra esplora il seno e il suo immaginario attraverso le opere di grandi artisti come Salvador Dalì, Marcel Duchamp e Issa Salliander, provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo. L'esposizione, ideata e curata da Carolina Pasti con il supporto di Intimissimi come main sponsor, intende accendere nuove riflessioni sul tema del seno, passando dalla maternità all’empowerment, dalla sessualità all’immagine corporea e alla malattia, con l’intento di sensibilizzare il pubblico sulla prevenzione e la cura del cancro al seno.
Pablo Picasso osservava: "Ogni atto di creazione è prima di tutto un atto di distruzione. Ma il seno femminile rimane un simbolo di creazione e nutrimento, una fonte di ispirazione infinita.” La mostra Breasts si articola come un racconto in cinque capitoli: si parte dalla rappresentazione storica del seno e la costruzione delle narrazioni legate al corpo femminile attraverso le opere dei grandi maestri del Rinascimento, ponendo l’attenzione sulla raffigurazione della Madonna nell’atto di allattare il Bambino, la cosiddetta Madonna del Latte (un’iconografia cristiana molto particolare e ricorrente nella storia della religione così come nell’arte stessa). 
Ad aprire l'esposizione è dunque la Madonna con bambino di Bernardino del Signoraccio dell'inizio del XVI secolo e accanto si trova un autoritratto di Cindy Sherman, che si rappresenta con delle protesi al seno e incinta. Quello che accomuna le due rappresentazioni è un'anatomia esagerata, una rigidità nella raffigurazione del seno femminile e una satira di riflessione sulla femminilità oggi. Nella seconda sala si parla di décolleté e pudore attraverso il linguaggio scultoreo beffardo di Marcel Duchamp con *Prière de toucher* (Si prega di toccare). 
Si passa poi alla fotografia, tra cui spiccano gli scatti di due maestri come Robert Mapplethorpe e Irving Penn, con immagini dense di riferimenti onirici o dettagli astratti. Successivamente si approfondisce il seno come strumento di marketing, ospitando scatti di fotografi di moda che sono stati capaci di sovvertire il ruolo convenzionale della pubblicità suscitando disagio e confusione, come quelli di Oliviero Toscani. Infine, nella quarta sala appaiono le versioni seno 2.0 con le opere di artiste donne come Louise Bourgeois, Charlotte Colbert, Sarah Lucas e Aurora Pellizzi, che destrutturano il seno, contribuendo a una nuova visione sull’identità e sul suo potenziale sviluppo artistico sotto forme diverse. 
La collaborazione tra "Breasts" e Intimissimi nasce come spontanea connessione tra l’identità del principale marchio italiano di lingerie e la dimensione esplorativa dell’arte. Il brand supporta e promuove, con slancio mecenatistico, la configurazione di una prospettiva dialogante tra medium artistici diversi e l’eccellenza dell’artigianalità italiana. Da questa sinergia nasce un quadro che evoca il racconto dell’"Arte della Lingerie", una trasposizione che descrive la lavorazione di un reggiseno come parallelismo metaforico del processo artistico più autentico. Dall’idea originaria alla cura minuziosa dei materiali e dei dettagli, dallo sviluppo creativo del prototipo alla produzione finale, con oltre 30 componenti assemblati a mano per la realizzazione di un solo reggiseno. 
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Photo by Buchanan Studio courtesy of Intimissimi
I visitatori della mostra verranno accolti da un tendaggio che cela parzialmente uno scatto creato ad hoc in collaborazione con Buchanan Studio, con protagonista un iconico reggiseno Intimissimi, incipit di un percorso di scoperta visiva che proseguirà negli spazi adiacenti all'esibizione. Alcuni busti in mostra, in una sala separata, indossano i modelli rappresentativi del brand. L’arte, grazie alla mostra, diviene così un canale di trasmissione e strumento di inclusività, che consente la formazione e la promozione di strumenti di pensiero sulla consapevolezza e la salute di una parte del corpo che non smette di affascinare.
Intimissimi da sempre è legato al mondo dell’arte e testimonianza concreta ne sono state le edizioni dell’evento "Intimissimi on Ice” e il sostegno alla stagione lirica dell’Arena di Verona.
L’arte diviene un importante canale di trasmissione e strumento di inclusività, che consente la formazione e la promozione di strumenti di pensiero e consapevolezza. Con integrità e proattività Intimissimi continua nella sua missione: sostenere l’arte e le donne.
Photo by Buchanan Studio courtesy of Intimissimi

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