Quali sono le mostre da vedere durante i giorni della Milano Design Week 2024
Non solo maestri del progetto e oggetti iconici ma tanto estro e sentimento in mostra durante la settimana del Salone e del Fuorisalone a Milano
L’intersezione tra ambiti e linguaggi che anima ogni livello della settimana del design si propaga in quelli espositivi e narrativi puntellando l’agenda di aprile di mostre e raccolte non solo celebrative. Sul valore nascosto dell’oggetto design che non deve perdere l’utilizzo, ma caricarsi al contempo di significato e stimolo intellettuale nella mostra di Gaetano Pesce, ai primi vent'anni di Job Smeets con Studio Job da Dilmos; dalla retrospettiva dedicata ad Alessandro Mendini in Triennale Milano alla riflessione della cultura del progetto in Ritratto di città 20/20.000Hz di MASBEDO a cura di Cloe Piccoli e Fondazione ICA Milano. Senza dimenticare di riscoprire eccellenze 100% italiane nel campo della luce.
Quali sono le mostre in Triennale Milano durante la Design Week 2024
Gli spazi di Triennale Milano, insieme a Fondation Cartier pour l’art contemporain, accolgono contemporaneamente più exhibition legate al design e al progetto. “Io sono un drago. La vera storia di Alessandro Mendini” (13/4 al 13/10) in collaborazione con l’Archivio Alessandro Mendini, curata da Fulvio Irace con progetto di allestimento di Pierre Charpin – e corredata da un’installazione immersiva concepita, progettata e diretta da Philippe Starck, è il tributo al maestro architetto, designer e artista meneghino il cui sguardo ha sempre raggiunto orizzonti possibili alternativi, rigorosamente fuori dagli schemi. Apre il 13 aprile e prosegue sino al 13 ottobre.
Dal 15 aprile è possibile anche visitare Inga Sempé. La casa imperfetta, curata da Marco Sammicheli. L’opera recente della designer francese, contraddistinta da una meccanica curiosa e una colorata funzionalità, si inserisce in un contesto domestico disegnato in scala a quattro mani con lo Studio A/C. E i nostri gesti quotidiani avranno molta più consapevolezza di prima.
Wunderkammer è la parola più adatta a definire Universo Satellite, dal 16 al 28 aprile, allestita negli spazi di via Alemagna. Il format contenitore scelto da Beppe Finessi per strutturare la mostra dedicata allo scouting e alle intuizioni presentate in 25 anni di vita del SaloneSatellite, è un viaggio nella creatività e visione più autentica nata dal trampolino di lancio per designer under 35 ideato nel 1998 dall’attuale curatrice Marva Griffin Wilshire.
Con Nice To See You Milano saluta Gaetano Pesce
Il design fa anche pensare? E se lo fa, allora è anche arte? Le risposte arrivano dalla sapienza del Maestro Gaetano Pesce, recentemente scomparso, però ancora presente e protagonista della Design Week con Nice To See You, la mostra monografica allestita all’interno delle sale della seicentesca Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Trenta opere, molte inedite del 2023 e del 2024, indirizzano una riflessione sul valore nascosto dell’oggetto design che per nessun motivo deve perdere la funzione ma al contempo caricarsi di significato e stimolo intellettuale. In contemporanea è possibile fruire L’Uomo Stanco, monumentale installazione posizionata in Piazza Pio XI in collaborazione con il Comune di Milano. Una metafora della stanchezza etica di cui il Sesso Forte sta soffrendo e controparte di Maestà Sofferente esposta in Piazza Duomo nel 2019, come denuncia della sofferenza delle donne nel mondo.
La cultura del progetto attraverso il suono secondo MASBEDO
L’intersezione e la trasversalità dell’arte si compie con un forte stimolo alla riflessione della cultura del progetto in Ritratto di città 20/20.000Hz di MASBEDO a cura di Cloe Piccoli e con cui Fondazione ICA Milano – Istituto Contemporaneo per le Arti, ne supporta la rilettura innovativa, sperimentale e radicale attraverso la metafora di un suono preciso. Che poi è quello che ha dato forma alla prima composizione sonora di Luciano Berio e Bruno Maderna nel 1954 attraverso le pratiche sperimentali dello Studio di Fonologia RAI di Milano. Il recupero di quel momento magico e libero si ripropone attraverso Ritratto di città con la realizzazione di un video e un volume edito da Marsilio Arte, con il progetto grafico Leftloft intrecciato a un ampio programma di proiezioni, installazioni, performance sonore, conversazioni e public program che attraversano l’Europa: da Manchester il 25 marzo per poi lambire Metz in Francia, Milano durante l’Art Week, poi Roma, Tel Aviv e nuovamente Milano a Maggio.
Da Marsèll con DRY GARDEN & WET MOVABLES by Gonzalez Haase
La commistione di generi in ambito espositivo continua con il brand veneto di calzature e accessori di ricerca Marsèll. Reduce da un felice battesimo progettuale con il primo flagship store recentemente aperto nel quadrilatero milanese, molto più affine a uno spazio dinamico e arty rispetto al canonico retail, in occasione della Design Week ospita negli spazi dello showroom in Via Paullo AAS:object:project, una mostra personale dello studio di architettura berlinese Gonzalez Haase AAS dal titolo Dry Garden & Wet Moovables. Qui è possibile contaminarsi ed esplorare le indagini sui temi principali di intervento dello Studio quali architettura, scenografia e light design in ibridazione continua tra arte e progettazione. Dal 14 al 10 maggio (sino al 21 aprile 10-13 e 14-18, dopo solo su appuntamento).
I primi vent'anni di Studio Job
Job Smeets può definirsi un creativo di intersezione? Certamente sì. Il lavoro del designer e artista belga con Studio Job è un fulgido esempio dell’approccio ibrido e lucidissimo tra arte e design, gioco e provocazione, funzione e formalismo di intrattenimento. Una mescola, questa, parte integrante della nostra dialettica odierna. E poi, Smeets, in Italia è di casa e Milano è uno dei suoi luoghi del cuore. Come lo è Dilmos Milano, galleria e spazio espositivo per il design contemporaneo, di ricerca e avanguardia, sin dagli anni ‘80, che ha saputo vedere e raccogliere agli inizi degli anni duemila quel talento di Anversa e ospitarlo subito nei suoi spazi. Ventuno anni dopo quell’incontro ''Golden Years / Acta est Fabula’' è la mostra che ne sancisce e rinsalda il rapporto di fiducia. L’esposizione in due atti è la somma dei 26 anni di carriera di Smeets composta da nuovi lavori e inediti del passato, realizzati principalmente in bronzo e legno: materiali metafora degli ''Anni d’oro’' scintillanti abbinati a quelli finali per la chiusura di un ciclo. Siamo tutti curiosi di sapere cosa succederà domani.
ANNI LUCE. ARREDOLUCE. 100 LAMPADE
Focus design e arredo per la mostra sull’illuminotecnica ospitata da Fragile Milano. Anty Pansera, storica e critica del design, cura per la galleria di Design storico e contemporaneo guidata da Alessandro Padoan e Alessandro Palmaghini, la mostra ANNI LUCE. ARREDOLUCE. 100 LAMPADE, un’esposizione dedicata all’azienda di design di illuminazione monzese fondata nel 1943 da Angelo Lelii e forse ancora troppo poco celebrata in Italia. Dalle collaborazioni con Gio Ponti e Nanda Vigo, la designer Egle Amaldi, Ettore Sottsass Jr si arriva addirittura alla famiglia Kennedy e Peggy Guggenheim, tra gli appassionati collezionisti delle lampade Arredoluce. Dal 5 aprile sino al 12 maggio in via Simone D’Orsenigo, ex spazio industriale progettato nel 1950 da Elio Frisia, sarà possibile recuperare il tempo perduto.