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C Mauritius, alla ricerca del Dodo nel resort con vista sull'Oceano Indiano

Nell’isola di rum, spezie e natura a perdita d’occhio, laddove viveva il mitico uccello estinto, sulla spiaggia di Belle Mare si affaccia l’hotel che invita al relax giocoso. Tra cocktail tropicali con i piedi nella sabbia, trekking nel verde rigoglioso, spuntini in barca e battaglie con pistole ad acqua. Uno spirito innovativo che non rinuncia al comfort.

(Courtesy C Mauritius)
Lo spettacolare panorama che si gode dalla spiagga del C Mauritius (Courtesy C Mauritius)

Disabitata fino al 1598 e magnificamente preda di mare a perdita d’occhio e natura senza briglia, che dall’altopiano centrale si distende tra crateri vulcanici spenti, fiumi e cascate, Mauritius è un angolo di meraviglia tuffato nell’Oceano Indiano, nell’arcipelago delle Mascarene. Al di là del Mozambico, al di là del Madagascar, solitario e pacifico, in quell’Africa di isole che sbircia l’Oriente. A lungo regno indisturbato di molte specie animali, tra cui il Dodo, uccello mansueto che non sapeva volare, estintosi nel XVII secolo con l’arrivo degli europei ma tuttora simbolo della Repubblica di Mauritius. Lo scrittore americano giramondo Mark Twain, dopo Le avventure di Tom Sawyer e quelle di Huckleberry Finn, così ne scriveva nel 1897 nel suo diario di viaggio Seguendo l'Equatore: «Tutto quello che c'è a Mauritius è bellissimo. Ampie distese ondulate di canna da zucchero, un bel verde fresco e molto piacevole alla vista; e ovunque c'è un rigoglio irregolare di vegetazione tropicale di verdi vividi di varie sfumature, un groviglio selvaggio di sottobosco, con graziose palme alte che sollevano in alto i loro pennacchi storpi; tratti di fitta foresta ombrosa con limpidi ruscelli che vi scorrono attraverso». E poi alcuni abitanti così fieri della loro isola: «Da un cittadino raccogli l'idea che sia stato creato prima Mauritius, e poi il paradiso; e che quel paradiso sia stato copiato da Mauritius. Un altro ti dice che è un'esagerazione; che i due villaggi principali, Port Louis e Curepipe, non raggiungono la perfezione celeste»

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C Mauritius, beach resort dallo stile fresco e vivace, ideale per un soggiorno di relax e briosità (Courtesy C Mauritius)

Sebbene spesso citata al plurale, l’isola di Mauritius è una sola, la principale che insieme alle isole di Agalega, Cargados Carajos e Rodrigues compone la Repubblica di Mauritius. Terra tropicale di rum, vaniglia e spezie che ha vissuto la tragica storia d’amore di Paolo e Virginia, celebre romanzo di Jacques-Henri Bernardin de Saint-Pierre, nella sua bandiera ha i colori di un’identità orgogliosa in simbiosi con la natura: rosso come l'indipendenza, ottenuta nel 1968 dopo insediamenti olandesi, francesi e britannici, blu come l'oceano che la stringe, giallo di sole caldo, verde come la sua vegetazione fiorente. È sulla costa orientale che la perla dell’Oceano Indiano conserva le sue spiagge più belle. Ed è lì che si trova C Mauritius, beach resort dallo stile fresco e vivace, ideale per un soggiorno di relax e briosità. Si affaccia sulla spiaggia di Belle Mare, lingua di costa bianchissima che va da Palmar a Trou d’Eau Douce abbracciata da un’ampia laguna, il cui nome richiama la bellezza stordente delle sue acque trasparenti dai riflessi turchesi.  A 50 km, un’ora d’auto circa, l’aeroporto. A 42 km invece c’è Aapravasi Ghat, antico centro di raccolta per immigrati situato nella capitale Port Louis: nel 1834 il governo britannico applicò per la prima volta l'utilizzo di lavoratori liberi al posto degli schiavi, avviando una moderna diaspora. È uno dei due patrimoni Unesco conservati nell’isola piccola ma ricchissima: è di appena 2040 metri quadrati. L’altro sito tra cultura e natura è a 80 km, Le Morne Brabant, maestosa e aspra montagna basaltica che conserva grotte rifugio degli schiavi fuggiaschi del XVIII secolo, simbolo della lotta per la libertà.

C Mauritius, beach resort dallo stile fresco e vivace, ideale per un soggiorno di relax e briosità (Courtesy C Mauritius)

C Mauritius, un parco giochi nella natura «Libera il tuo bambino interiore». È l’esortazione del C Mauritius, incastonato nel suo habitat naturale di oceano azzurro, sabbia nivea e palme. Primo hotel di C Resorts, marchio fratello di Constance Hotels & Resorts, è pensato come un parco giochi nella natura, all’insegna della gioia di vivere. Dallo stile bohémien chic, allo stesso tempo elegante e rilassato, ha uno spirito innovativo che non rinuncia al comfort. Tra altalene di legno e corda che dondolano verso la laguna, nell’illusione di volarci sopra, e una doccia musicale gigante sotto cui cantare e ballare in una cascata d’acqua.  Sono proposte svariate attività di svago, sport ed esplorazione di tradizioni mauriziane per lasciarsi andare e dimenticare le preoccupazioni, recuperando quella verve fanciullesca accantonata, guidati da un’energia locale rinfrancante. Alla ricerca del Dodo che non c’è più, di una purezza di istinti festosa e spensierata da riscoprire.

(Courtesy C Mauritius)

Tra reti da pesca, tetti di palma, gusto contemporaneoSono 116 le camere tra cui poter scegliere la propria esperienza di giocosità e raffinatezza: 52 le stanze Prestige, 64 le Deluxe, leggermente più ampie, alcune fronte spiaggia con l’Oceano Indiano lì davanti. Tre le piscine, ton sur ton, blu che si affaccia sul vasto mare blu.  Il design degli interni rispecchia l’anima del C Mauritius: materiali naturali e rustici richiamano essenzialità e freschezza, con legni grezzi, rami, vimini, pietre locali, mattoni dipinti. Ecco poi intrecci di rattan, tetti di palma, reti da pesca, conchiglie e tessuti luccicanti, in una connessione sempre sottesa con la cultura mauriziana. Il gusto contemporaneo abbraccia pezzi di artigianato locale, in un mix armonico e confortante.

C Mauritius, cocktail tropicali con i piedi nella sabbia. (Courtesy C Mauritius)

Cocktail tropicali con i piedi nella sabbia. Il risveglio è con caffè, ciambelle colorate, waffle e pancake. Oppure con buffet a tema con frutta fresca e snack di qualità. E in giornata prelibatezze mauriziane come polpo al curry e gateau al cocco, accompagnate da vini biologici. Con un concetto all-inclusive per appagare quante più voglie, C Mauritius propone quattro ristoranti, tra specialità del posto, portate per ogni palato, varianti esotiche. Dining Room, con vetrate vista oceano e remi colorati alle pareti, offre cucina internazionale; sul soffitto uno scheletro di balena, perfettamente ricostruito, ricorda quando 20 anni fa una giovane megattera si incagliò sulla spiaggia di Palmar nel sito dell'hotel. Wok 'N Roll è un tocco d’Asia in Africa, con menu à la carte. Tra sedute pop celesti e rosa zucchero filato, ecco Beach Bistro per un cocktail tropicale in mano e i piedi nella sabbia. Come fosse un mercato di paese, Cpicerie – che fa parte delle esperienze Cignature - è al centro del resort: un po’ gastronomia, un po’ caffè brioso, è lo spazio speciale dove concedersi un croissant caldo o fare scorta di prodotti locali per un picnic. In più c’è La Pirogue, arredata con elementi marini, per assaporare piatti tradizionali preparati con prodotti locali, soprattutto pesce, frutta e verdura freschi. 

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(Courtesy C Mauritius)

Le Cignature per trekking guidati e spuntini in barca. Ma cosa sono le Cignature, firma speciale della C Mauritius experience? Si tratta di attività ideate per arricchire ed elettrizzare la vacanza. Per gli adulti, in primis, perché si riconnettano con il loro lato young, ma anche per figli al seguito. Ecco quindi "C Trek”, escursioni guidate al Monte Le Pouce, terza montagna più alta di Mauritius, che lascia lo sguardo libero di inebriarsi a 360 gradi sull’isola. Con “Sessions by the C” le serate sono danzanti sui ritmi dei dj set on the beach, sotto la volta stellata appoggiata sull’oceano. Crustacea” è l’esperienza culinaria su Sirius, la piroga dell'hotel dove mangiare stuzzichini, tapas e bontà di mare direttamente in barca. “Club House” propone simpatiche attività da spiaggia alla riscoperta dell’infanzia, tra battaglie con pistole ad acqua, cacce al tesoro, sgambate in pedalò, salti sul trampolino galleggiante, sfide di castelli di sabbia. E poi “Cpicerie”, per rilassarsi tra un boccone e un drink in modalità Dolce vita australeAll’esigenza di sport risponde il circuito Indoor Gym & Outdoor: ci sono un campo da tennis e uno da padel, una palestra interna e un percorso di fitness all’aperto, sessioni di kitesurf e kitefoiling e flirtando col vento, e poi beach volley, kayak, snorkeling, beach soccer, lezioni di yoga. Tutto è uno sprone al gioco. A 10 minuti i due campi di golf a 18 buche The Legend e The Links di Constance Hotels Resorts & Golf. Per chi si mette al volante per le strade di Mauritius, da ricordare che la dominazione britannica ha lasciato all’isola la guida a sinistra. Non ha lasciato, invece, la lingua di tutti i giorni: il melting pot di creoli, indiani, cinesi e franco-mauriziani parla per lo più creolo mauriziano, di ispirazione francese. L’inglese è solo per gli atti ufficiali.

La fantasica spa dove il gioco si fa wellness (Courtesy C Mauritius)

Nella Spa il gioco si fa wellness. Dopo un’escursione nel verde mauriziano o una pagaiata a stand up paddle, il relax trova la sua declinazione propizia nella C Spa. Piante tropicali, erbe ed estratti floreali sono gli ingredienti olistici e naturali utilizzati per trattamenti wellness singoli o di coppia che ripristinino l'equilibrio del corpo. Tra bagno turco, sauna, massaggi, skincare, impacchi e scrub, cure per mani e piedi. Nella palestra interna ci si può mettere alla prova con circuittraining e workout focalizzati su stretching, addominali, gambe e glutei. Perché nel Nature's Playground di C Mauritius il gioco ha svariate forme.

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