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Perché una notte al Ritual Club in Costa Smeralda non si dimentica

Dal tramonto all'alba, com'è l'esperienza nella discoteca più esoterica di tutta la Costa incastonata dentro e intorno a una montagna. 

Ritual Club Baja Sardinia castello incompiuto Andres Fiore e Francesca Fiore
Una notte al Ritual non si dimentica: dal tramonto all'alba è pura magia

Spunta tra le rocce chiare di granito modellato dal vento ma al primo sguardo non si comprende nella sua interezza. Però una volta messe a fuoco le guglie seghettate delle torrette è impossibile non voler completare il quadro fantasy stagliarsi magico nel cielo blu di Gallura. Il castello incompiuto dallo stemma a spirale della Costa Smeralda è il Ritual Club di Baja Sardinia, destinazione tra le più ambite del circuito della vita notturna smeralda. Chiamiamolo pure club, il progetto nato dalla visione libera e anche un po’ folle di Andrea-Andres Fiore, architetto parmense appassionato di pietre e gemme preziose, una vita trascorsa in Sud America, autore di un tempio senza tempo di grandissimo fascino. Sono gli anni dell’espansione del piano Costa Smeralda, operazione voluta dal principe Karim Aga Khan IV attirato dal fermento e dall'interesse dei piani alti della finanza inglese per la costa nord della Sardegna, il cui vero nome è Monti di Mola, agli inizi degli anni sessanta. Il giovane principe ci ha visto lungo nel plasmare - rispettandoli - 55 chilometri di costa in un paradiso per vacanze d’élite. Ed è qui che si inserisce Fiore, siamo sul finire del decennio del boom economico e, nell'euforia dei tempi, lui non si limita ad acquistare un terreno su cui edificare un business semplicemente redditizio ma adotta moralmente la montagna che ne fa parte, il cui ventre è destinato a diventare il dance floor ancestrale fulcro di notti magiche che si perpetuano ancora oggi. In totale sintonia e armonia con la natura, a ritmo di musica e incontro. Semplice. Prima di "vedere" con chiarezza il futuro di questo luogo, pare che Fiore ci dormì dentro in tenda per una settimana. Oggi, a guidare con la stessa passione e cura è Francesca Fiore, figlia di Andres e della moglie Jacqueline - prima DJ donna d’Italia. Francesca, da 20 anni immersa totalmente nello spirito del progetto inaugurato dal padre il 6 agosto del 1970, ha raccolto una sfida imprenditoriale non semplice ma carica di soddisfazioni in un mondo, quello del nightlife, così fortemente al maschile. 

Francesca Fiore ritratta sulle scale de Le Terrazze Ritual.  Foto Bito/Oliver Avellino
Francesca Fiore sulle scale de Le Terrazze Ritual, ristorante e bar aperto nel 2019. Foto Bito / Oliver Avellino

Ritual Club, cenare e ballare nel ventre della Montagna Sacra

Ritual Club visto dall'alto, Costa Smeralda Baja Sardinia

Picture this, come direbbero gli inglesi. L’ora dorata del pre tramonto da un punto privilegiato come quello de Le Terrazze, offre allo sguardo di godere dell'incanto del golfo di Cannigione e dell’arcipelago della Maddalena con un calice in mano accarezzati dall’aria dolce dell’estate profumata di mirto. Può cominciare così l’esperienza magica e anche un po' mistica al Ritual, architettura organica inserita in mimesi con il paesaggio e declinata in tre aree da esplorare plasmate in altrettanti materiali cardini come il granito, il ferro e i fogli di piombo. Percorrere ogni antro, cavità, corridoio e scale di questo tempio senza tempo è come vivere in un film di Indiana Jones o una schermata di Tomb Rider, tanto la percezione degli spazi, illuminati a regola d'arte, restituisce un'alchimia perfetta della commistione tra Madre Natura e noi Esseri Umani. (Ad Alejandro Jodorowsky piace questo elemento. Cit.).

Tramonto a Le Terrazze Ritual sul Golfo Cannigione e l’arcipelago della Maddalena
Tramonto a Le Terrazze Ritual sul Golfo Cannigione e l’arcipelago della Maddalena

Dal tramonto all'alba. Fare aperitivo e cena a Le Terrazze Ritual è il primo passaggio da vivere al Ritual Club nell'attesa di rivedere il sole. Le sale en plein air del ristorante-bar sono ricavate dai giardini pensili inaccessibili originariamente ideati dell'architetto Fiore e riconvertiti dalla figlia Francesca nel 2019 a spazi multicolor decorati a mosaico scomposto ispirato dall'eclettismo materico di quelli al Parque Güell di Antoni Gaudí a Barcellona.

Il Garden dove si balla tra cascate e vegetazione
Il Garden, la pista dove si balla tra cascate d'acqua e vegetazione

In cucina, ricavata negli spazi dell’abitazione privata di Andres, lo chef Alessandro Cabona, ligure approdato in Costa Smeralda dopo diverse esperienze in hotel e relais 5 stelle e rinomati ristoranti, è dedito a contaminare il gusto di un menù prevalentemente di mare con influenze piccanti e profumatissime di sud-est asiatica assonanza. La serata passa al livello successivo con le due piste che rendono così celebre e magnetico il castello incompiuto smeraldino. Il Garden è lo spazio all’aperto ma protetto dalla macchia mediterranea dove la zona dance con Resident Dj e il privé in ottima posizione a bordo pista, sono attorniati da due bar adiacenti collegati da sentieri, scalette e cascate incastonate tra divanetti in pietra e cuscini di velluto turchese. La liturgia prosegue con il pezzo forte, il Temple, dance-floor ricavato nella grotta naturale della montagna intorno a cui si snoda l'intero club. Un ventre esoterico dove lasciarsi andare ai beat di musica elettronica di ricerca rivestito di luci studiate per pulsare su di noi in un rito collettivo catartico.

Ritual Club Baja Sardinia Temple psta da ballo Andres Fiore e Francesca Fiore
Temple pista da ballo nella grotta naturale del Ritual Club Baja Sardinia Costa Smeralda
La grotta in granito del Temple gode di un'ottima acustica che ne amplifica le profonde sonorità ancestrali

Dove andare la sera in Costa Smeralda non è più un segreto se il criterio di ricerca punta alla vera simbiosi con la meraviglia e la pura bellezza di questa magica isola del Mediteerraneo. Dagli anni '70 ad oggi qui è passato tutto il bel mondo, coronato, blasonato e applaudito: ma una volta varcati quei cancelli con le spirali quadrate, il rispetto della privacy è il primo dei valori con cui lo staff desidera proteggere l'esperienza Ritual. La disco music nasce esattamente con questo intento: sul dance-floor siamo liberi e uniti nel celebrare la vita. 

Il Ritual Club è aperto tutti i tutti i giorni da fine giugno al 3 settembre (esclusi i lunedì fino al 15 luglio) e tutti i week end di settembre fino al 15 settembre

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