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Nel cuore di Venezia, il Nolinski Venice

Aperto un anno fa, l'hotel è la location ideale per esplorare la città. 

La Bibliotheque
La Bibliotheque
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La facciata
Junior Suite, ph Guillaume de Laubier
La vasca rooftop
Colazione, ph Guillaume de Laubier

Subito dietro a San Marco, il Nolinski occupa gli spazi di quella che era la Borsa di Commercio, completata nel 1929, fusione di  Art Nouveau, Liberty e Modernismo. Un mix di stili  reinterpretato, con tocchi e una palette pastello tipici della Venezia del ‘700,  dal duo di interior design LeCoadic-Scotto, dal Bar Biblioteca coi suoi 4000 volumi, i divanetti di velluto rosso, il pianoforte e l'affresco sul soffitto di Simon Buret, al Caffé con il suo patio, all’anfiteatro del ristorante Palais Royal, fino alla grande vasca rooftop in mosaico dorato con vista sulle chiese, i campanili e i tetti veneziani, particolarmente suggestiva di notte, illuminata dalle candele. 

Stanze e suites si caratterizzano per i pavimenti a terrazzo veneziano, i muri in stucco marmorino, le porte scorrevoli ricoperte di metallo,  le boiseries scure, il velluto rosa cipria dei divani, le lanterne in vetro soffiato a gabbia simili a quelle di Palazzo Ducale, i bagni a microtessere di mosaico bianco, i mobili ispirati a quelli del designer Franco Albini, e per dettagli come  le maniglie delle porte a forma di cavalluccio marino. 

Nelle stanze (e nei bagni) pile di coffee table books (tantissimi Assouline), tra design, arte, fotografia, moda con un focus particolare sulla storia di Venezia, le sue tradizioni artigianali, i grandi maestri della sua pittura, ad invogliare alla perlustrazione della città, dalla Biennale Arte al Museo Fortuny, che ospita (fino al 24 novembre) la mostra "Selva" di Eva Jospin.

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Eva Jospin al Fortuny
Julien Creuzet, Giardini, Biennale Arte
Jeffrey Gibson, Giardini, Biennale Arte

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