Alla scoperta dell’Isola del Vetro, Murano
Sarebbe un peccato venirci solo per dormire, nei momenti in cui, come a Carnevale, alla festa del Redentore o per la Biennale, Venezia è fully booked. Perchè Murano ha uno charme tutto suo, a partire ovviamente dalla meraviglia delle sue fornaci.
Normalmente meta di una gita di qualche ora per vedere le fornaci o il Museo del Vetro, o utilizzata per dormire in qualche Airbnb quando Venezia è fully booked, Murano merita una maggior attenzione. Lo pensa lo staff dello Hyatt Centric Murano Venice, il primo hotel aperto sull’isola, che offre ai propri ospiti tutta una serie di opzioni per scoprirla. L’hotel occupa una ex conteria, una cooperativa di produttori di vetro non artistico, a differenza di quello delle fornaci. Della vecchia struttura resta solo l’involucro esterno, l’interno è volutamente semplice, a dare maggior risalto a una collezione di oggetti in vetro di Venini, preannunciata dallo chandelier nella hall, 3 metri e 20 di altezza e 2,70 di diametro, e al bar a una serie impressionante di bicchieri da cocktail di Carlo Moretti.
Una cucina che valorizza il territorio, più curata al ristorante Osteriva, più informale e veloce al Rivalonga, con la sua terrazza sul canale e sul verde interno. Gustosi i cicchetti, dai crostini con il latte di seppia ai carciofi di Sant’Erasmo, memorabili l’antipasto di cappesante e un grande classico veneziano come il fritto di pesce, addirittura sublime il profiterole con i bignet croccanti riempiti di ricotta. Divertente la masterclass sullo spritz, a partire dalla formula più nota , quella dell’Aperol: 3 parti di prosecco, 2 di Aperol, una di soda. Dolce, ultra instagrammabile col suo arancio fluo, l’Aperol Spritz a 11 gradi è decisamente più leggero del quasi altrettanto celebre Campari spritz, 25 gradi. Raggiunge i 16,5 gradi lo spritz con il Cynar, 17,5 lo spritz Select, fatto con lo spirit a base di arancia e erbe amaricanti nato nel 1920. Una scoperta addittiva, almeno nel mio caso, come quella dell’ancor poco diffuso spritz con P31, spirit di un verde brillante prodotto a Conegliano dal gusto decisamente erbaceo, ad 11 gradi leggero leggero.. Non solo spritz: a breve la terrazza sul canale diventerà una terrazza Laurent Perrier in partnership con la Maison di champagne nota per la persistenza del perlaceo e per il suo superbo Blanc de blancs.
Tra le esperienze organizzate dall’hotel per godersi al meglio l’isola, c’è la visita alle fornaci (chiuse nel weekend), da quella di Venini a quella iper scenografica di Carlo Moretti, con una cascata d’acqua sugli stampi di legno, o la visita della fabbrica di specchi Barbini. Siete a Murano nel fine settimana? Si può assistere a una dimostrazione sulla tecnica di soffiatura del vetro alla New Murano Gallery, dove è esposto il lavoro degli ultimi rappresentanti delle varie famiglie di soffiatori del vetro dell’isola, di cui il responsabile Francesco Scarpa può raccontarvi le storie. Affascinati dalle perle di vetro? Potete imparare a farle con uno workshop da Ferrovetro, sotto la torre del Podestà: Monica Cavaletto vi racconterà che l’invenzione della perla rosetta nella seconda metà del ‘400 si deve a Marietta Barovier, autorizzata con un permesso speciale, visto che le donne non potevano lavorare il vetro, e tante altre storie affascinanti, come quella dell’invenzione dell’apprezzatissimo rosso brillante di Venini, dovuta in realtà di un Moretti, all’epoca in cui le formule di colorazione erano mantenute rigorosamente segrete, mentre oggi sono tutte depositate. La lavorazione si fa con un cannello a gas a partire da bacchette di vetro colorato, girandole sotto la fiamma fino a che la consistenza diventa simile a quella del miele. Ancora, l’hotel organizza una serie di esplorazioni delle isole limitrofe, da S. Erasmo coi suoi orti a San Francesco del Deserto, un’isola giardino con 2 bei chiostri.
Da vedere sull’isola, oltre ai negozi dei grandi marchi del vetro allineati sul Rio dei Vetrai, da Nason Moretti a Venini, lo showroom di Barovier & Toso, che oltre alle luci presenti anche nel negozio, espone qui in esclusiva una serie di oggetti, messi in risalto dall’interior decor di Calvi Brambilla. Da non perdere la Chiesa di San Pietro Martire, con un’Annunciazione del Bellini e un Battesimo di Gesù del Tintoretto. Tips culinarie? L’Osteria Acqua Stanca e la Busa alla Torre, famosa per il fritto, e la gelateria Murano, per il godurioso gianduiotto.