Rive Gauche vibes all'hotel Lutetia di Parigi
Per immergersi nell'atmosfera di Saint Germain, l'hotel Lutetia rimane insuperabile.
Con la stessa determinazione con cui si è pro Parigi o pro Londra si è addict della Rive Droite o della Rive Gauche, aderendo istintivamente all’immaginario legato all’una o all’altra. La Rive Droite? Quella delle Tuileries, del Louvre, del Palais Royal, dell’Opera, dei negozi di lusso di r.du Fbg St. Honoré e avenue Montaigne, del Ritz e del Meurice, dei rinnovati fasti di Chez Maxim’s. La Rive Gauche? Sinonimo di esistenzialisti e Café Flore, Sorbona, Belle Arti e giardini del Luxembourg. Con la sua inconfondibile facciata Art Deco superbamente illuminata, l'hotel Lutetia è l'unico della Rive Gauche cui è stata riconosciuta la dignità di Palace, ed è sempre stato un simbolo, attraendo una lista impressionante di ospiti e habitués famosi, da Josephine Baker e Antoine de Saint-Exhupery, l'autore de "Il piccolo principe" a James Joyce, Hemingway, André Malraux, Serge Gainsbourg, Miles Davis... Tra loro anche Francis Ford Coppola, che ha immaginato per l’hotel la penthouse che porta il suo nome dove hanno trovato posto opere d’arte della sua collezione e dove soggiorna spesso sua figlia Sofia Coppola..
Inaugurato nel 1910 dalla famiglia dei fondatori del Bon Marché proprio di fronte al grande magazzino del lusso, poi per 50 anni proprietà della famiglia Taittinger, il Lutetia non è solo perfetto per lo shopping in quello che resta il più interessante dei department stores parigini e nell’area circostante, tra gli antiquari e i negozi di interior decoration attorno a Saint Germain e le boutiques di moda di rue de Grenelle e rue des Saints Pères (da non perdere la libreria/galleria d'arte appena aperta da Anthony Vaccarello, Saint Laurent Babylone, un omaggio alla passione per la cultura di Yves Saint Laurent e Pierre Bergé).
La Brasserie Lutetia, con i suoi trionfi di crostacei e gli altri classici piatti da brasserie, è frequentatissima e vivace, il bar Josephine, con i suoi affreschi Art Deco e la musica live nel weekend è un imperdibile punto di ritrovo, la piscina di 17 metri è un bell’atout, d’inverno come d’estate, per rilassarsi e ricaricarsi, il ristorante Saint Germain, sotto lo scenografico soffitto in vetro di Fabrice Hyber, è comunque frequentato tutto il giorno, come un grande salone arioso, pieno di libri e di sculture, dove è piacevole prendersi una pausa. C’è una biblioteca intima e super cozy dove perdersi nella lettura di libri d’arte, architettura, fotografia, moda e un altrettanto intimo bar Aristide nello spirito dei bar à cigars riservati agli uomini della Jazz Age.
Ristrutturato pochi anni fa da Jean Michel Wilmotte (autore del controverso centro ortodosso russo vicino alla tour Eiffel come del Grand Palais Ephémère) il Lutetia conserva lo spirito da transatlantico di lusso Art Deco super glamorous come il leggendario Normandie, con i suoi corridoi illuminati solo dalla luce artificiale in una tonalità indefinibile tra nero, viola, grigio e blu, e le stanze dove dominano la luce naturale e il legno blu navy, i pavimenti sono in parquet scuro, la palette d'insieme spazia tra bianco, grigio perla, azzurro e blu. I bagni in marmo sono superbi, i letti orientati verso le grandi finestre e i balconi, per godersi la vista sulla Tour Eiffel e la cupola d'oro de Les Invalides, il mausoleo di Napoleone. Una vista che di notte si fa magica, con la Tour glittering al cambio dell'ora. Da festeggiare con una flute di champagne e con il dolce/scultura di cioccolato trademark dell'hotel, una riproduzione della barca del logo da rompere con un piccolo martello di legno per farne fuoriuscire i confetti di nocciole e cioccolato...