Enjoy the slow life al Castello di Reschio
Una tenuta in Umbria al confine con la Toscana dove il tempo sembra fermarsi. Il luogo perfetto per immergersi nella natura e godere dell’arte del vivere immaginata dai proprietari, Benedikt Bolza e Nencia Corsini.
A Reschio l’orizzonte visto dalla terrazza del ristorante Al Castello e da ancora più su, dalle colombaie diventate rifugi per un drink in assoluta intimità, è molto vasto. Un paesaggio fatto di verdi diversi, a partire da quello quasi fluorescente del tabacco, di cipressi e di quercie, di vecchi casolari trasformati in ville con piscina (8 delle quali affittabili). Vista dall’alto la piscina dell’hotel, azzurrissima e circondata da pini molto alti, sembra un piccolo lago naturale e invita a tuffarcisi. È una natura incontaminata da pesticidi quella circostante, che invita a lunghe passeggiate a piedi o a cavallo, e che ci si gode anche dalle tante finestre delle 36 tra stanze e suites de Il Castello, edificio in pietra chiara le cui origini risalgono al 1050, per anni la casa dei proprietari, l’architetto di origini austro-ungariche Benedikt Bolza e sua moglie Nencia Corsini, o meglio il Conte e Donna Nencia, come li nomina rispettosamente il personale in divise che sembrano la versione streamlined di quelle indossate dalle cameriere e i palafrenieri dei film di Sissi.
E l’atmosfera è quella di una casa con tante stanze per gli ospiti piene di dettagli che dimostrano un’attenzione assoluta per il loro confort. A partire dal buio totale di cui si gode in camera la notte, fino ai manichini di legno da sartoria per appoggiarvi le giacche, alla vasca ottocentesca coi piedini installata proprio di fronte alla finestra per permettere di guardare fuori, alla macchina dell’espresso fatta ridisegnare ad hoc senza lucette disturbanti. La palette cromatica va dal tortora al sabbia al nocciola, in armonia con il parquet, il cotto, i camini in pietra, i soffitti a cassettoni, i tavoli di marmo e pietra grigia, le pareti di cemento. Il letto è vastissimo, solennemente alto, con piumini e coperte perfettamente calibrati sulla stagione, ci sono busti e ritratti di secoli passati, bellissime lampade vagamente Liberty disegnate da Bolza, finiture di ottone spazzolato, decanter di cristallo, radio anni ’30, fiori secchi che ricordano le immagini in bianco e nero di Karl Blossfeldt. La stanza profuma del sillage long lasting del bagnoschiuma di Ortigia mixato con l’addittiva crema corpo bespoke voluta dalla padrona di casa.
La giornata inizia al ristorante Al Castello, con la colazione in terrazza avvolti in avvolgenti mantelle castagna per vincere il brivido delle prime brume, concedendosi per questo una dose extra di una super yummie crema di nocciola. Prosegue bordo piscina, sotto i pini, tra fichi e cespugli di salvia,rosmarino e lavanda, oppure a cavallo, o in passeggiata, o con una sessione di yoga nella chiesetta subito fuori dall’’ingresso del castello, o ancora nella Bathouse illuminata dalle candele, con massaggi e altri trattamenti a base di oli essenziali e preparati di laboratori locali. A pranzo si va al ristorante Alle Scuderie, colla sua magnifica terrazza e il giardino, tra le belle statue di animali di Calixte Campe, per assaporare gustosi piatti il più vicini possibile al km zero, e un tiramisù che fa istantaneamente dimenticare qualsiasi proposito di dieta.
Nel pomeriggio si possono riprendere le attività della mattina, o visitare Cortona, che dista solo mezz’ora, o Assisi, a neppure un’ora di auto. La sera è il momento della Palm Court, un giardino d’inverno fatto di divanetti di velluto gialli e verdi e una profusione di piante dall’atmosfera Belle Epoque, ascoltando la musica del pianoforte o di un’orchestrina jazz. Si cena al Castello, indulgendo in scampi, champagne e gelato, o ci si gode la notte stellata tornando alle Scuderie e cenando a lume di candela per non spezzare la magia dell’oscurità. Un principio, quello di evitare l’inquinamento luminoso, che vale anche per il cortile del Castello, di notte illuminato solo dalle torce.
Andando avanti con la stagione, quando le giornate si accorciano e le temperature si abbassano, aumentano le attività. Così dal 18 al 23 novembre c’è un ritiro creativo di yoga e pittura ad acquarello, con Jen Waramoski, insegnante di Hata Yoga e maestra di Reiki, e l'artista Fiona Corsini San Giuliano. Natale e Capodanno si vivono in grande stile. Alla Vigilia c’è un picnic all’aperto intorno al fuoco prima della Messa di mezzanotte nella cappella privata con un coro gospel in cortile, e a Natale un pranzo tradizionale. Il 30 dicembre si terrà un concerto con Veronica Swift e il vincitore del Grammy Steven Fiefke, seguito il 31 da cena di gala e ballo, e dal brunch jazz dell'1 gennaio.