Una maison d'hotes che celebra la tradizione dell'architettura milanese, Casa Brivio
Ristrutturata da Matteo Thun, Casa Brivio fa rivivere l'atmosfera delle case milanesi progettate da Portaluppi, Castiglioni e Sottsass.
Situata tra la Torre Velasca e le colonne di San Lorenzo, vicino alle 5 Vie, Casa Brivio, passion project di Filippo e Alberico Brivio Sforza, avrebbe potuto essere uno dei tanti b&b milanesi se non fosse arrivato il Covid. Un lungo periodo di inattività che ha portato i due cugini a ripensare il progetto a partire dalla domanda: "perchè in una capitale del design come Milano non c'è una proposta di ospitalità che parta proprio dal design milanese?", racconta Filippo. Il modello di riferimento? Le case progettate da Osvaldo Borsani, Achille Castiglioni, Angelo Mangiarotti, Giovanni Muzio, Piero Portaluppi (l'autore di Villa Necchi), Ettore Sottsass (il nucleo centrale della sua Casa Lana è esposto in permanenza alla Triennale).
"Di qui la decisione di coinvolgere Matteo Thun", che ha trasformato due edifici in stile razionalista anni '60 e '70, edificati al posto dell’ala colpita dai bombardamenti del palazzo Brivio Sforza del XV secolo, riorganizzandoli in suites dal design sobrio, ispirato allo stile di Luigi Caccia Dominioni, con arredi progettati da Cassina Custom Interiors. La palette spazia dal rosa al terracotta, dall’avorio al blu petrolio e al verde smeraldo, con pavimenti in legno a spina di pesce e bagni ispirati al lavoro di Portaluppi, a partire dai classici pavimenti in terrazzo. "Cerchiamo di far scoprire ai nostri ospiti una Milano meno turistica, meno nota, indirizzandoli verso negozi, locali, quartieri, fuori dal circuito mainstream. Il prossimo step? L'apertura, prevista per settembre 2026, di un bistrot e di uno spazio coworking".