Dieci domande a Ludovico Bruno per scoprire Mordecai

Lanciato a maggio 2023 prima della settimana della moda maschile, Mordecai è il nuovo brand nato dalla mente del designer Ludovico Bruno, che è già avviato a diventare uno di quei progetti da non perdere di vista. In barba alla stagionalità, il brand si propone di creare un guardaroba completo e trasversale per ogni stagione, dove il "layering" ovvero l'arte della stratificazione è ciò che regala la versatilità di utilizzo, da interpretare a seconda dei gusti di chi indosserà ognuno dei look. Volumi ampi, palette ton sur ton nei toni della terra: bianco, beige, verde militare e immancabile nero, con evidenti riferimenti al mondo del workwear, sono ciò che caraterizza una collezione di pezzi chiave: giacche a vento, giacche kimono, felpe, pantaloni cargo, camicie con il collo alla koreana e blazer, naturalmente over. Gli ingredienti di un look dall'animo casual ma chic, ci sono tutti, perché Bruno, forte di esperienze formative importanti come quella da Moncler, sa perfettamente coniugare funzionalità ed eleganza rilassata.

L’OFFICIEL ITALIA: Come nasce l'idea di chiamare il brand Mordecai?
LUDOVICO BRUNO: È un nome antico che è stato adottato e plasmato da popoli diversi: trova le sue radici in Babilonia, dal dio della terra e dei raccolti. È comprensibile, forte e trasversale. Inoltre si rifà all'iconico e omonimo falco di Richie nel film di Wes Anderson "I Tenenbaum". 

LO: Come definiresti il brand? 

LB: Definirei il brand leggero come un uccello e non come una piuma. 

LO: Quali sono i valori che rendono Mordecai un progetto in grado di rivitalizzare il panorama del menswear? 

LB: I valori su cui si basa il brand sono la leggerezza e l’esattezza. Erano i valori che Calvino aveva individuato nelle “lezioni americane” per l’uomo del nuovo millennio. Con Mordecai voglio approcciarmi al vestire in maniera utile, sintetica, leggera e pragmatica, unendo tecnica e semplicità.

LO: Quali sono i capi essenziali del guardaroba Mordecai? 

LB: L’Outerwear è il focus della collezione. Il piumino nelle sue declinazioni trova molto spazio ma è tradotto con piccole innovazioni per un modo d’uso più trasversale.

LO: Da dove trae ispirazione il brand?  

LB: Il brand trae ispirazione dall’ incontro tra culture, tradizioni e usi di altre civiltà. Mi interessa sempre spostare il punto di vista. Pensare di essere il centro oggi è un pensiero che non aggiunge nulla alla curiosità e al racconto. Sono stati due anni di idee scritte qua e là, di appunti e ricerche. Mi sono reso conto che il momento era giusto e io ero pronto. La collezione era abbastanza matura per poter dare un'alternativa che avesse un senso. 

LO: A chi si rivolge Mordecai?  

LB: Mordecai si rivolge a chi ha scelto di stare bene e di volersi bene. Mi piacerebbe parlare a chi ha raggiunto o sta percorrendo un cammino verso un bilanciamento e un benessere, a chi è interessato alla conoscenza di se stessi per poi essere da leva per la conoscenza degli altri per creare legami.

LO: Ci saranno collaborazioni con artisti nel futuro? 

LB: Mi piacerebbe molto.

LO: Ex Head of Design di Ambush, Head of Design di Moncler Genius e Senior Designer di Moncler Gamme Rouge by Thom Browne e Moncler Gamme Rouge by Giambattista Valli. Come si traducono queste esperienze nel tuo brand?  

LB: Sono esperienze che in generale mi hanno trasmesso l’importanza di offrire un prodotto qualitativamente alto e rivolto a un consumatore che esiste, reale. Aver avuto il privilegio di lavorare per così tanti direttori creativi diversi, ognuno con una visione precisissima, mi è stato di aiuto per pensare con la mente di chi ti sta di fronte e capire cosa vuole prima che lo chieda. 

LO: Quale look della collezione ti rappresenta meglio? 

LB: Ogni look è molto personale, cambia solo l’occasione. Mi rappresentano tutti ma in momenti diversi della giornata.

LO: La palette colori va dal nero all’avorio, con qualche tonalità di verde. L’idea è quella di mantenere questa palette come segno del brand?
LB: Sono le fondamenta, sulle quali si costruiranno colori complementare stagione dopo stagione.

Ha collaborato Federica Mele