Today's Master: Giuseppe Maggio
Umile e consapevole di se stesso. Il suo primo esordio inizia con "Amore 14" di Federico Moccia, oggi la sua filmografia vanta titoli come "Un amore così grande", "Un fantastico via vai" e "Almeno tu nell'universo". Nel suo repertorio non ci sono solo film, infatti il giovane attore romano classe 1992, è prototagonista di fiction italiane, tra cui "Provaci ancora prof! 5", "Solo per amore - Destini incrociati" e "La compagnia del cigno". Il suo successo arriva nel 2018 con la serie tv Netflix "Baby", il teen drama che ruota attorno alla vera storia delle baby squillo romane. La serie del tutto Made in Italy lo ha consacrato tra i giovani interpreti italiani. Nell'attesa di vedere Giuseppe Maggio in "Explota, Explota", (il musical spagnolo con le canzoni di Raffaella Carrà) il dramedy "Sul più bello" e nella commedia "School of Mafia", l'abbiamo intervistato per sarpere di più sulla sua vita e il ruolo controverso di Alessandro Fiore nel finale di stagione di "Baby" 3.
Parlando di esordi com’è scoccata la tua scintilla per la recitazione?
La mia scintilla è nata sul set di “Amore 14”, il mio primo film (ndr diretto da Federico Moccia). Mi sentivo come un bambino al parco giochi. Un po’ spaventato ma al settimo cielo. A molti è sconosciuto il dietro le quinte di un film. Decine e decine di persone lavorano a ritmi vertiginosi per creare qualcosa che non esiste se non nella mente del regista. C’e gente che grida, che corre, che ride a più non posso fino ad un silenzio quasi surreale poco prima dell’azione. Proprio come nella famosa scena de “La Dolce Vita” quando persino le fontane si azzittiscono. Ecco, in quel mio primissimo esordio ho capito che nella vita non avrei voluto fare altro.
Come ti sei ritrovato nel ruolo antagonista di Fiore in Baby? Ci sono dei punti in comune?
Ho fatto diversi provini per capire intanto se ero in grado di farlo. Sono molto diverso da Fiore sebbene entrambi condividiamo una costante necessità di rivalsa. Quando ho iniziato non ero un bravo attore e per anni ho dovuto rincorrere questo mio bisogno di eccellere, il più delle volte arrancando. Fiore è un incompiuto che a sua volta avrebbe voluto emergere. Ciò che ci distingue è sicuramente una diversità morale. Si sa poco della famiglia di Fiore ma nel preparare questo personaggio ho immaginato che, diversamente da me, non ha avuto genitori presenti e determinati alla sua formazione.
Com’è stato lavorare insieme ad Andrea De Sica, Anna Negri e Letizia Lamartire?
Ovviamente bello. Sono 3 grandissimi professionisti dello spettacolo che stimo e apprezzo. Non posso negare però un affetto particolare per Andrea De Sica, mi ha scelto e ha dato una svolta alla mia carriera. Gli sarò eternamente grato.
Per la serie Netflix hai collaborato anche con Paolo Calabresi...
Nella prima stagione ho avuto che fare con Paolo Calabresi con il quale sto girando un'altro film in questi giorni. Paolo oltre ad essere un attore eccellente è anche una bellissima persona e sono felice che le nostre strade si siano incontrate nuovamente.
Come impegni il tuo tempo libero?
Leggo, studio, guardo vecchi film. Ultimamente ho girato parecchio per negozi di arredamento. Sto facendo dei lavori a casa e appena ho un secondo libero mi dedico a questo. Mi piace molto, a dire il vero.
C’è qualche regista con cui ti piacerebbe lavorare in futuro?
Amo il cinema di Sorrentino. Trovo che sia il degno erede del nostro cinema aureo. I suoi film sono eccezionali non solo per l’immagine ma anche e, a mio parere, soprattutto, per i dialoghi.
Quest’anno è uscito il tuo primo romanzo “Ricordami di Te”. Nel libro sono riportati anche racconti vicini alla tua vita, in cui ti sei ritrovato a lottare con l’etichetta superficiale del ‘bello’, oggi come la vivi?
Purtroppo è un fatto. Bisogna imparare a conviverci. Non mi pesa più da quando mi sono liberato della necessità di piacere a tutti. Per carità, il mondo è pieno di persone superficiali che incentrano tutto sulla loro estetica, ma giudicare a priori, senza conoscere è altrettanto sbagliato. Credo che bisogna imparare dagli americani in questo: il loro cinema è costellato di grandi attori sí bellissimi ma anche bravissimi, a cui sono stati offerti i giusti ruoli per esprimersi al meglio.
So che stai lavorando a “School of Mafia”, “Sul Più Bello” ed “Explota Explota” hai qualche anticipazione?
Sono tre ruoli totalmente diversi. "Explota Explota" è un musical che a breve uscirà anche in Italia. "Sul più bello" è un dramedy, come ama definirlo Roberto Proia, produttore e sceneggiatore del film, mentre "School of Mafia" è una commedia dalle tinte western. Non potrei essere più fiero di far parte di questi 3 bellissimi film. C’è un grande bisogno di cinema e spero questi tre prodotti possano riportare il pubblico in sala. Come attore non desidero altro.
Icon Giuseppe Maggio
Foto Davide Carlà
Fashion and Art Direction Marco de Lucia @LUISAVIAROMA
Intervista Simone Vertua
Video Angelo Stamerra Grassi
Hair and Make up Martina Vantaggiato @Simone Belli Agency
Production and Fashion @LUISAVIAROMA
Special Thanks to Chiara Tommasino @Masseria Potenti for the location