I 90 anni di Canali alla Milano Fashion Week
Canali celebra l’anniversario con una capsule e una mostra d’arte con NABA. «C’è da sempre un legame indissolubile tra famiglia e azienda, in cui la sfera valoriale della prima si riflette sul modo di operare della seconda», dice il ceo Stefano Canali.
«C’è da sempre un legame indissolubile tra famiglia e azienda, in cui la sfera valoriale della prima si riflette profondamente sul modo di operare della seconda», inizia così il racconto Stefano Canali, amministratore delegato e nipote dei fratelli Giovanni e Giacomo che a Triuggio, in Brianza, diedero vita all’attività. Era il 1934, novant’anni fa. «Tra i miei primi ricordi ci sono alcuni sabati pomeriggio, quando andavamo a trovare il papà (Eugenio Canali, ndr), che era al lavoro, impegnato nello sviluppo dell’azienda; c’era un distributore di bibite, quelli degli anni ’70 con la moneta, il mio premio di bambino era una bottiglietta di Coca Cola», era un modo per essere già in contatto, partecipe come tutta la famiglia, «ognuno con il suo ruolo», in un momento in cui l’azienda cresceva molto. «Cresceva seguendo dei valori fondanti, che sono tali anche nel presente: e che sono il rispetto dei nostri collaboratori e clienti, attraverso la qualità del prodotto e la tutela della nostra filiera e del territorio». E aggiunge un altro tassello al racconto, «le famiglie brianzole sono contraddistinte dalla concretezza, dall’avere i piedi ben piantati per terra. Impegnarsi, senza montarsi la testa, cercando sempre di migliorarsi, e sapere che esiste sempre una componente di imprevedibilità in tutte le cose».
E durante questi novant’anni questa componente non è mancata, in tre momenti difficili, ma forieri di innovazioni. «Con la II Guerra Mondiale l’azienda era azzerata, così come il patrimonio. La seconda generazione, di cui faceva parte anche mio padre, Giuseppe, Genesio e Eugenio, decide di puntare tutto su un prodotto: il soprabito; in cotone ma anche in Lilion e Nylon, fibre innovative per l’epoca, che lo rendevano impermeabile. Ed è un successo, Canali diventa leader di mercato. Ma a un certo punto passa di moda, siamo alla fine degli anni ’60, così i fratelli decidono di tornare all’origine, alla produzione di abiti maschili sartoriali, con l’idea di un capospalla di alta qualità. Ed è un’altra storia di successo». Nel frattempo la terza generazione fa il suo ingresso in azienda, cinque fratelli con Stefano Canali, che arriva nel 1998, e sette cugini. Si avvicinano i nostri giorni, arriva il covid. «Avevamo già elaborato un’ulteriore strategia evolutiva relativa al prodotto, alla marca, alla presenza sul mercato, ma si ferma tutto, con la pandemia tutto viene congelato. Anche in questo caso, come nei precedenti, viene in aiuto la progettualità, la capacità di portare avanti idee, principi, ed anche il supporto di patrimoni che sono stati usati con oculatezza negli anni. Non meno il saper porsi sulla realtà, per raggiungere risultati che appaiono difficili».
Post covid parte il piano di rafforzamento, ed elevazione del brand, con nuove strategie di marketing e campagne che valorizzano i principi fondanti, un’offerta prodotto che incarna sempre più il concetto di Lifestyle italiano di Canali, l’alta qualità dei materiali impiegati, la maestria sartoriale e «un’evoluzione stilistica coerente con l’identità del brand». E ancora, una nuova piattaforma di comunicazione, un nuovo store concept che diventa palcoscenico per le collezioni e salotto accogliente per i clienti. Siamo ai festeggiamenti. «Oltre ai momenti celebrativi, da metà giugno, a Milano, poi NYC, Pechino e Mumbai, presenteremo una capsule collection, espressione sintetica ma efficace della nostra sartorialità, che comprende abiti, giacche, outwear… Il colore identitario è il verde, “Brianza”, che ha in sé una nuance di grigio a cui è associato un simbolo del passato di Canali, il cigno, una creatura aggraziata e “waterproof”. Vi è, poi, un’unione dei nostri due capi iconici, grazie alla tecnologia, l’impermeabile è realizzato con il tessuto dell’abito ma con la “membranatura” e acquisisce caratteristiche di impermeabilità e antivento». Infine la mostra d’arte con la collaborazione dei giovani artisti di NABA, la nuova accademia di Belle Arti. Arte che è parte integrante anche dei nuovi negozi Canali, ultimo in ordine di tempo quello di Via Verri a Milano. «Il negozio rimane per noi un luogo fondamentale, in tutte le occasioni in cui c’è un prodotto che ha una storia da raccontare, un prodotto che va toccato, che va spiegato da personale competente. Ed è anche un momento in cui far vivere il concetto di Lifestyle Italiano. Siamo un’azienda che è orgogliosamente cento per cento made in Italy. Da sempre».
LA COLLEZIONE UOMO DI CANALI PRIMAVERA ESTATE 2025