Tech e Auto

Lamborghini Aventador S in co-lab con Yohji Yamamoto

Automobili Lamborghini si allea con lo stilista Yohji Yamamoto per immaginare un modello unico, e artistico, della Aventador S. Unendo craftmanship italiana e concettualismo nipponico. Tra motori e capsule collection

La nuova frontiera della co-lab griffate? Le automobili deluxe, reinterpretate e rilette da occhi fuori dagli schemi, che normalmente appaiono distanti anni luce dal mondo dei motori. Ultimo della lista il giapponese Yohji Yamamoto, maestro del concettualismo minimale, chiamato da Automobili Lamborghini per un progetto decisamente speciale e unico nel suo genere. Le parole del creativo nipponico sono state chiare fin dal battesimo di questa unione: «Voglio creare un auto che sia un pezzo d’arte». Ed ecco quindi la nascita di un gemellaggio articolato su più fronti, studiato per celebrare lʼopening a Tokyo della lounge Automobili Lamborghini, la seconda al mondo dopo quella di New York. Costruita per ospitare al suo interno anche uno studio permanente dedicato alla personalizzazione delle vetture della casa automobilistica italiana; la lounge è un viaggio immersivo nel mondo Lamborghini, tra exhibition e art shows. E il primo è proprio quello studiato a quattro mani con Yamamoto che, oltre ad aver creato una capsule collection di tre capi (un bomber, un hoodie e un coat) ha ripensato, insieme a Lamborghini Centro Stile, un modello unico della Aventador S, trasformandola in un pezzo dʼarte. Un po’ come è stata la collaborazione tra Porsche e lʼartista Daniel Arsham, balzato agli onori delle cronache fashion dopo la collaborazione con Kim Jones per l’uomo di Dior. Il creativo americano ha prima re-immaginato l’iconico modello Porsche 911 per poi trasformarlo in scultura seguendo il suo stile inconfondibile, legato alla lettura della materia grezza (battezzata ERODED 911 TURBO, l’opera è stata realizzata in soli 500 esemplari). Ma a far capire che il mondo dell’automotive stava diventando sempre più cool era stato Virgil Abloh, chiamato da Mercedes-Benz per un iniziativa speciale. Lo stilista, anima di Off-White e mente creativa dell’uomo di Louis Vuitton, aveva infatti creato Geländewagen, progetto concettuale di car design con cui ha rivisitato lʼestetica della Mercedes Benz Classe G, trasformandola in un mezzo di trasporto di lusso. In realtà il fashion system, fin dalla notte dei tempi, è sempre stato affascinato dalle quattro ruote. Basti pensare che i primi esperimenti di questo gemellaggio risalgono agli anni ʼ70 grazie a visionari come André Courrèges e Pierre Cardin. Poi ci sono stati i progetti di Citroën (con Dolce & Gabbana o Lacoste), di Renault (Moschino), di Fiat (Gucci, Giorgio Armani o Trussardi) e di Maserati (Ermenegildo Zegna), solo per citarne alcuni. Quindi parafrasando un vecchio adagio: moda e motori, tanta gioia e, decisamente, pochi dolori.

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