#styletalk con... Rosy Biffi
La Signora Rosy Biffi ha 50 anni di esperienza alle spalle, ed è una fra le buyer più apprezzate e stimate del settore, con il suo gusto personale e le maniere eleganti ha conquista generazioni di donne che si recano da Biffi o Banner per comprare un capo senza tempo o una borsa di un nuovo nome della moda.
Le prime due boutique "targate" Biffi aprono nei prini anni '60 grazie a un'intuizione delle sorelle Rosy e Adele, inaugurando così un percorso di ricerca mirato a individuare in giro per il mondo proposte stilistiche e creative sempre nuove. e innovative. L’istinto infallibile di Rosy, autentica pioniera della moda, ha portato alla scoperta di designer emergenti italiani e stranieri ancora sconosciuti e poi divenuti indiscusse celebrità. Indelebile è l'immagine della maxi gonna a ruota di Stella Jean che fa capolino dalle vetrine di Biffi nel "borghese" C.so Genova, in un momento in cui stampe e colore non eran ancora stati sdoganati, ma che fu, come ha dimostrato il successo della designer haitiana, vincente.
Oggi il Gruppo Biffi Boutiques conta cinque negozi: tre a Milano e due a Bergamo conosciuti a livello internazionale per lo stile timeless in contrapposizione con le scelte particolari ma sempre chic.
Forte anche per nel buying maschile, Rosy Biffi è di certo uno fra i players italiani più indicati per discutere di moda e tendenza e riflettere su ciò che abbiamo appena visto sulle passerelle milanesi.
L'Officiel: Da che cosa si parte per fare un buon buying?
Rosy Biffi: Dalla ricerca, innato buon gusto, esperienza pratica e conoscenza dell’offerta, avendo sempre un’idea precisa del cliente
L'Of: Guardando le sfilate di Milano appena concluse quali sono le vostre riflessioni?
R.B.: C’è nell’aria un ritorno all’eleganza maschile sotto molteplici sfaccettature, a una moda che vesta grazie a capi di effetto come i capispalla (cappotti e trench), reinterpretati nelle vestibilità ma soprattutto nei materiali, spesso preziosi come il cachemire, oppure tecnici.
L'Of: Cosa ne pensate dello street style, trend che sta prendendo sempre più piede?
R.B.: E’ una tendenza interessante a cui siamo decisamente favorevoli, soprattutto se declinato come espressione di un’eleganza istintiva e non impostata, che non si prende troppo sul serio.
L'Of: State per lanciare l’e-commerce, cosa ci dobbiamo aspettare
R.B.: Il nuovo e-commerce rappresenterà un’ulteriore sfaccettatura dell’universo Biffi, traducendo nel linguaggio digitale i valori e l’estetica del nostro Gruppo.
L'Of: La tendenza che vi ha conquistato?
Avete scoperto e “cullato” molti nuovi designer negli anni passati, adesso chi vi sembra il più promettente?
R.B. Mi è piaciuta molto la collezione di Federico Curradi, che rispecchia lo stile contemporaneo, dalle linee disinvolte e dai preziosi tessuti trattati.
L'Of: 3 parole per descrivere il cliente Biffi/Banner tipico?
R.B. Informato, spontaneo, libero.
L'Of: Cosa vorreste vedere in futuro sulle passerelle?
R.B.: Ci piacerebbe continuare a vedere sfilare una moda che continui a lasciare che gli stilisti mantengano la loro visione creativa originaria, tenendo conto delle tendenze internazionali.
L'Of: Cosa manca oggi nel settore?
R.B.: Il settore moda è sempre interessante perché capace di interpretare il vissuto contemporaneo. Oggi esiste un’offerta decisamente ampia ed eterogenea e a mio avviso non manca nulla. Soprattutto il mercato italiano offre proposte di ogni genere e riscontriamo sempre un grande lavoro, una grande attenzione in ogni ambito del settore.