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Pamela Anderson: tutte le indiscrezioni dal documentario Netflix e dall'autobiografia

Con un documentario in uscita su Netflix Pamela, una storia d'amore e con il suo libro Love, Pamela, Pamela Anderson mette le cose in chiaro, questa volta alle sue condizioni. 

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Rilasciare un libro e un documentario non sembra un po' eccessivo? Se per molti la risposta è sì, il caso di Pamela Anderson - che abbiamo rivisto da poco alla sfilata di Jacquemus "Le Raphia" -, rappresenta l'eccezione che conferma la regola. Dopo aver ricevuto la notizia che la serie Hulu Pam & Tommy sarebbe stata creata senza il suo coinvolgimento, la procace attrice di Baywatch ha deciso di mettere le cose in chiaro. Sebbene il resoconto della Anderson non differisca drasticamente da quello della serie, il focus di quest'ultima sul video hard tra lei e l'ex marito Tommy Lee ha dato una visione ristretta e troppo semplicistica della star.

Con l'uscita di Pamela, una storia d'amore su Netflix e del suo libro di memorie, Love, Pamela, la Anderson vive il suo momento di redenzione, atteso da tempo. Senza sentirsi definita dal suo passato, la Anderson è ora un'attivista, una madre e una survivor. La Anderson è la stessa donna che ha sposato Kid Rock su uno yacht, ha interpretato Roxie Hart in Chicago e convinto Vladimir Putin a salvare una dozzina di balene beluga. Insomma, Pamela Anderson è molto più di un video hard!

Continuate a leggere per scoprire la storia di Pamela Anderson.

Un passato traumatico

Pamela Anderson interpreta Vallery Irons nella serie televisiva "V.I.P." nel 2001.
Pamela Anderson interpreta Vallery Irons nella serie televisiva "V.I.P." nel 2001.

Pamela Anderson ha avuto un'educazione a dir poco traumatica. I suoi primi ricordi riguardano il padre violento che lottava con l'alcolismo. La sua babysitter, che ha molestato la Anderson per tutta l'infanzia, ha ulteriormente aggravato l'abuso. Anderson ricorda: "In giovane età ho imparato che le persone sono per lo più terribili. Le babysitter ancora peggio". Dopo aver subito anni di molestie, la giovane star ha tentato di uccidere la sua abusatrice, rivelando: "Ho cercato di pugnalarla al cuore con una penna a forma di bastoncino di zucchero". Dopo averle augurato la morte, la babysitter della Anderson è stata uccisa per coincidenza il giorno successivo in un incidente stradale. In seguito Anderson racconta di essere stata aggredita sessualmente all'età di 12 anni e di nuovo a 14 anni. "Questo mi ha fatto fidare sempre meno delle persone", ha detto la star. 

Playboy

Hugh Hefner e Pamela Anderson durante una festa alla Playboy Mansion nel 2003.
Hugh Hefner e Pamela Anderson durante una festa a Playboy Mansion nel 2003.

Sappiamo tutti che è stata immortalata sulla copertina di Playboy, ma non necessariamente tutti siamo a conoscenza di come ci sia arrivata. La carriera della Anderson è iniziata all'età di 22 anni, quando è apparsa sul maxischermo di una partita di football dei BC Lions. Dopo essere stata scoperta da un rappresentante di un'azienda di birra canadese, il primo a notarla fu Hugh Hefner in persona. Poco dopo la Anderson lasciò la sua casa in Canada per la Playboy Mansion di Los Angeles, dove posò nuda per una serie di fotografie.

La Anderson ricorda di aver provato un senso di nausea durante il primo servizio fotografico, dopo che un truccatore sul set le aveva toccato il seno. Tuttavia, la star ha considerato questo evento come un importante punto di svolta nella sua vita. Secondo la Anderson, il servizio fotografico "mi ha aiutato in modi che non avrei mai potuto esprimere: ho ripreso il mio potere, ho dovuto farlo. È stata l'occasione per realizzare una nuova vita, una nuova avventura". La Anderson ha continuato ad apparire regolarmente su Playboy, per l'esattezza 14 volte, diventando così la modella più fotografata nella storia della pubblicazione.  

Il sex tape

Pamela Anderson lascia la corte superiore di Los Angeles nel 1997.
Pamela Anderson lascia la corte superiore di Los Angeles nel 1997.

Sebbene si sia parlato molto del loro ormai famoso video hard, molto meno ci si è concentrati sul trattamento riservato ad Anderson nella vicenda. Dopo che il nastro fu rubato da una cassaforte nel garage della coppia, una società distribuì il filmato su Internet. Il nastro ha guadagnato 77 milioni di dollari nel solo primo anno di pubblicazione. Per Anderson, la distribuzione senza consenso "sembrava uno stupro". Dopo aver intentato una causa, il lavoro della star con Playboy è stato usato per giustificare la mancanza di un diritto alla privacy. Come se ciò non fosse abbastanza avvilente, durante la deposizione sono state presentate immagini di nudo della star alle spalle degli avvocati. 

"Alla fine hanno guadagnato centinaia di milioni di dollari grazie ai filmati casalinghi che ci ritraevano. Abbiamo sopportato anni di imbarazzo, molestie e stress, per non parlare di quello che hanno passato le nostre famiglie, i nostri genitori, i nostri fratelli e di come ha influito sui nostri figli quando sono cresciuti e sono stati presi in giro a scuola". Continua: "È stata una delle cose più difficili che abbia mai vissuto. È ancora una grande causa di dolore per tutti noi". Non che una qualsiasi somma di denaro possa compensare, ma vale la pena notare che la Anderson non ha mai guadagnato un centesimo da tutto ciò.

Pam & Tommy di Hulu

Pamela Anderson e Tommy Lee nel 2006.
Pamela Anderson e Tommy Lee nel 2006.

In un momento Inception, la Anderson reagisce all'annuncio di Hulu della miniserie Pam & Tommy nel suo documentario Netflix, Pamela, a Love Story. La Anderson rivela che la notizia l'ha fatta sentire immediatamente male e successivamente l'ha tormentata con gli incubi. Dopo decenni di tentativi di bloccare il suo trauma come meccanismo di sopravvivenza, "tutto è tornato a galla". Non avendo ricevuto nessuna richiesta per l'approvazione per il progetto, lo show di Hulu è stato l'ennesimo caso in cui si è sentita come "proprietà del mondo". La sua storia, traumatizzata e desiderosa di reclamare una narrazione in rima person, le ha dato stata l'impulso a raccontare tutta la sua verità. Ecco perchè sono stati pubblicati un libro e un documentario, questi sì, finalmente, alle sue condizioni. 

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