Icone nascoste: chi è Gloria Thurn und Taxis?
Gloria Thurn und Taxis, la “Principessa Punk” che ha saputo raccontarsi tra eccentrico e aristocratico, ribaltando tutti i cliché sulla nobiltà.
Diciamolo pure: quando sentiamo parlare di nobiltà e principesse, probabilmente immaginiamo castelli fiabeschi, tailleur pastello e sorrisetti accennati. Poi arriva Gloria Thurn und Taxis - soprannominata non a caso la “Principessa Punk” - e butta giù dalla torre ogni luogo comune con la stessa nonchalance con cui negli anni Ottanta sfoggiava creste improbabili e look decisamente extra.
Contessa von Schönburg-Glauchau per nascita e Principessa Thurn und Taxis per matrimonio, ha sempre bazzicato gli ambienti aristocratici come un pesce rosso in un mare di squali. Appariscente, audace e in netta contrapposizione col grigiore di certi salotti blasonati. Leggenda vuole che, non appena messo piede nel castello di Regensburg, abbia subito messo in chiaro una cosa: la corona non le avrebbe impedito di divertirsi. Pochi anni dopo, eccola tra vernissage e party con mise che facevano sobbalzare le nobildonne più attempate, tra hairstyle indimenticabili, make-up teatrali e accessori da capogiro.
«La Principessa che, invece di perdersi in un labirinto di etichette e protocolli, si è divertita come un’adolescente a un concerto punk».
Nata il 23 febbraio 1960 a Stoccarda come Mariae Gloria Ferdinanda Joachima Josephine Wilhelmine Huberta Contessa von Schönburg-Glauchau, la Thurn und Taxis è cresciuta in un ambiente aristocratico. Poi, nel 1980, dopo il matrimonio con Johannes, XI Principe di Thurn und Taxis, ha assunto il ruolo di figura di spicco nella nobiltà tedesca.
High society o rock club? Perché scegliere…
La magia di Gloria era quella di saper mescolare sacro e profano senza batter ciglio. Un giorno la presenziava a una sfilata di Haute Couture con un austero abito da sera (di un nero impeccabile, of course), il giorno dopo voluminosissime acconciature cotonate e colori molto più che sgargianti.
Possedeva una vena ribelle che la spingeva a discostarsi dai rigidi protocolli dell’aristocrazia, vivendo con slancio mondano e sperimentando stili eccentrici. E no, non è la solita storia della nobildonna che si ribella per un capriccio momentaneo.
Poi, dopo la scomparsa del marito (avvenuta nel 1990), la fiaba punk-rock ha subito una sterzata: da icona dell’eccesso a donna d’affari in grado di salvare le finanze del casato dalla bancarotta. Ma niente paura, l’innato amore per il kitsch non è mai svanito. Ha solo trovato un nuovo equilibrio, meno stravaganze, più gioielli d’epoca - magari rivisitati in chiave pop - e qualche cappellino da cerimonia che strizza l’occhio alla stravaganza di certe passerelle inglesi.
Perché dovreste conoscerla?
Tra affari, proprietà immobiliari, attività imprenditoriali e collezioni d’arte, Gloria Thurn und Taxis è la dimostrazione vivente che si può essere nobili e al contempo rock ‘n’ roll. Un mashup perfetto tra scelte stilistiche spiazzanti e un’energia capace di tenere banco a galà di beneficenza ingessati e, perché no, anche in ambienti decisamente più underground. Sotto il velo di tulle e i diamanti, c’è una donna che ha trasformato la ribellione in un personalissimo statement di stile, aprendo le porte di un’aristocrazia (per lo più) polverosa a una ventata di provocazione e modernità.
Controversie
Per diversi decenni Gloria Thurn und Taxis è stata simbolo indiscusso di progresso (almeno dal punto di vista estetico), recentemente ha invece espresso posizioni religiose e sociali di stampo conservatore, legate alla sua profonda fede cattolica.
Con il passare degli anni è emersa un’adesione convinta ai principi tradizionali della Chiesa, che la porta a sostenere idee più rigide su temi come il matrimonio e il ruolo della famiglia. Proprio questa impronta conservatrice ha generato critiche, sia da parte dei media sia da ambienti più liberal, che contestano a Gloria un approccio considerato poco inclusivo rispetto a evoluzioni culturali e diritti civili.
Images by Getty Images