Angelina Jolie oggi, i figli, il cinema e un futuro del mondo migliore
Chi è oggi la diva-anti-diva che affronta ogni sfida con la grinta di una pantera.
Angelina Jolie torna oggi a far parlare di sé nel riflesso del suo nucleo familiare. Alla soglia dei cinquant’anni, li 4 giugno ne compie 49, Jolie è sotto il cono di luce coinvolta dalle gesta dei figli. Per i 6 pargoli, tre avuti dall’ex marito Brad Pitt, Shiloh 18 anni e i gemelli Knox e Vivienne di 15 e tre adottati, Maddox di 22 anni, Pax di 20 e Zahara di 19, è arrivato il momento di fare scelte relative al legame con il padre biologico e non. Via via ciascuno di loro si sta smarcando dal cognome Pitt per prendere le distanze da una figura evidentemente non più all’altezza di quel ruolo.
Ultima a rinunciare al cognome paterno è stata proprio la maggiore dei figli biologici degli ex-Brangelina, Shiloh Nouvel, con un richiesta avanzata al tribunale della contea di Los Angeles giusto nel giorno del suo diciottesimo compleanno, il 27 maggio. Una situazione, questa, a cui Jolie è abituata perché già vissuta a suo tempo in prima persona. Del cognome del padre, l’attore Jon Voight e con cui esordì nel mondo del cinema recitando al suo fianco in Lookin' to Get Out del 1982, se n’è liberata legalmente nel 2002 adducendo come causa un rapporto burrascoso ormai inconciliabile. Déjà vu.
Il legame di Angelina Jolie con i suoi figli è vitale: se Zahara la rende un’orgogliosa Spelman Mom, cioè la madre di una studentessa dello Spelman College, la più antica confraternita black del paese frequentata da ragazze afroamericane e a cui appartengono membri del calibro del vicepresidente Kamala Harris e la scrittrice Toni Morrison, Maddox è attore e producer con studi in biotecnologie alla Yonsei University di Seoul. Vivienne, anche lei instradata sulla formazione da attrice - è coinvolta a Broadway con il musical The Outsiders realizzato insieme alla madre - mentre per Pax è il mondo dell’arte ad animarlo: pare che le sue opere siano siglate con lo pseudonimo Embtto con buone stime.
Angelina Jolie oggi
Angelina Jolie è una donna forte, decisa e indipendente. Risoluta nelle scelte coraggiose, spallata a sufficienza per affrontare ogni ostacolo che la vita le pone davanti. Ambasciatrice di buona volontà dell'UNHCR, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, ha ricevuto il World City Award, il Freedom Award mentre l'UNA-USA le ha assegnato il Global Humanitarian Award nel 2005. In questi anni ha visitato rifugiati e sfollati in tutto il mondo sfruttando la sua popolarità per sensibilizzare l'opinione pubblica e i poteri forti a prendere atto del terribile status quo e dunque ad agire quanto prima. Anche gli animali sono parte delle sue attenzioni. L'iniziativa Women for Bees, ad esempio, l’ha vista posare in un ritratto audace ricoperta da api, in una citazione del celebre scatto di Richard Avedon – Ronald Fisher, Beekeeper, del 1981, realizzato da Dan Winters. Il progetto prevede la costruzione di 2500 alveari e il ripopolamento di 125 milioni di api entro il 2025 oltre alla formazione e al sostegno di 50 donne apicoltrici nelle loro attività.
Sarà la mescolanza di radici a rendere lo spirito di Jolie così eclettico e attivo in ogni progetto che accoglie? L'attrice è sì nata a Los Angeles ma ha origini slovacche, tedesche, olandesi e franco-canadesi. Sono tre le cittadinanze nazionali con un passaporto americano per nascita, uno cambogiano come riconoscimento per il suo lavoro ambientale e di conservazione nel Paese, e uno bosniaco dopo aver attirato l'attenzione sulla regione con la regia del film In The Land Of Blood And Honey. Sua seconda esperienza come regista nel 2011. Arriveranno in seguito anche First They Killed My Father nel 2017, adattamento del libro autobiografico Il lungo nastro rosso (First They Killed My Father: A Daughter of Cambodia Remembers) scritto da Loung Ung, co-sceneggiatrice e produttrice esecutiva del film, sul genocidio cambogiano da parte degli khmer rossi, e il film Without Blood del 2023.
Angelina Jolie, i film che l'hanno resa mitica
A riprese finite di Maria, il film sugli ultimi giorni della vita della Callas di Pablo Larraìn, il regista cileno tornato a narrare le fasi critiche nelle vite di donne carismatiche come Jackie (Kennedy) e Spencer (Diana), vede la partecipazione di tre nomi del cinema italiano come Pierfrancesco Favino, Alba Rohrwacher e Valeria Golino. Ma Jolie va ricordata anche per altre storie cinematografiche che hanno arricchito l’immaginario collettivo degli ultimi quarant’anni. Nel 1998 interpreta Gia - Una donna oltre ogni limite, un film tv diretto da Michael Cristofer sulla vita tormentata della modella Gia Carangi dove gli alti e i bassi che ne hanno caratterizzato la vita privata e professionale la porteranno a una morte tragica per AIDS. Nel 1999 arriva poi Ragazze Interrotte di James Mangold, una svolta nella sua carriera. Nel film interpreta la tormentata e instabile Lisa Rowe al fianco della protagonista Winona Ryder, un ruolo per il quale vincerà l’Oscar come migliore attrice non protagonista. Nel 2001 assume le sembianze dell’archeologa esploratrice Lara Croft: Tomb Raider, protagonista del celebre videogioco di Eidos Interactive diventato primo blockbuster di successo dall’adattamento di un videogame. Nella timeline cinematografica di Jolie appare un altro set mitologico, quello di Mr. & Mrs. Smith, pellicola di Doug Liman nonchè galeotto per i due protagonisti Jolie e Brad Pitt. Recitano il ruolo di killer professionisti dipendenti di due differenti compagnie di cui ignorano la doppia vita condotta dal rispettivo coniuge. Per questo si amano e odiano a fasi alterne davvero esplosive. Citiamo anche Changeling, intitolato anche Changeling - Una storia vera, diretto da Clint Eastwood nel 2008 e ambientato nell’America spietata degli anni ’30. Che dire del ruolo in Maleficent? Una sovrapposizione contemporanea della strega perfida e algida nel film fantasy di Joachim Rønning del 2019 indovinatissima e zigomata.
Angelina Jolie e Versace, sodalizio vincente
Tra Angelina Jolie e Donatella Versace c'è un'intesa incredibile. Diciamo pure una comunione d'intenti nel fittare silhouette di donne sinuose, determinate e indipendenti. Feline al punto giusto, sono eclettiche e libere di esprimere la propria sensualità anche e soprattutto attraverso l'abito. Nel corso degli anni e dei red carpet ai quali l'attrice americana ha partecipato il numero dei look Versace è evidente. Ma il legame con la moda nel tempo si è fatto via via più prolifico e carico di significato nella misura in cui è diventato inclusivo, collettivo e sperimentatore. Atelier Jolie è il progetto moda di Angelina nato nel 2023 incentrato su qualità e sostenibilità della creazione e manipolazione in chiave upcycling. Al numero 57 di Great Jones Street nell'East Village, la casa e lo studio di Andy Warhol e Jean-Michel Basquiat sono diventati nuovi spazi - rispettati - dove poter praticare la magia della creazione manuale e artigianale.
Non ultima, va ricordato un grande gesto di sensibilizzazione verso la prevenzione drastica ma salvifica per la salute delle donne. Un gesto emultato in seguito da parecchie celeb come, ad esempio, da Bianca Balti. Nel 2013 Jolie rivela di aver scelto di sottoporsi a doppia mastectomia preventiva per ridurre il rischio di cancro al seno e alle ovaie, che per lei era più elevato in quanto portatrice del gene incriminato BRCA1. Così facendo le probabilità di sviluppare un cancro al seno dall'87% sono scese a meno del 5%.
Lasciamoci così, con un videoclip di cui Angelina Jolie è protagonista, girato nei primi anni novanta e di cui, sinceramente, ci eravamo scordati.
