La moda non veste il Natale: luci spente a Milano durante le feste
Risparmio o sostenibilità? È il Caro Energia a spegnere le città italiane durante il Natale o una presa di posizione da parte dei brand verso un futuro più sostenibile?
Tra esigenza di risparmio e attenzione alla sostenibilità, le città questo Natale saranno meno illuminate del solito. Da Nord a Sud in tutta Italia sindaci, istituzioni, piccole e medie imprese stanno mettendo a punto piani di regolamentazione per l'accensione delle consuete luminarie natalizie. Il focus è ovviamente su risparmio e sostenibilità. Capofila è Valentino che dal 6 ottobre ha dato il via alla ‘Lights Off Campaign’, spegnendo le luci di tutte le boutique ogni giorno a partire dalle ore 22, lasciando attive solo quelle di sicurezza. L'iniziativa coinvolge l'intero network della Maison contando 95 punti vendita e si inserisce nel progetto a ampio spettro dell'azienda che da anni porta avanti l'impegno verso una sempre maggiore sostenibilità e responsabilità sociale. La questione si intensifica con il Natale alle porte, Milano rischia infatti di essere molto meno illuminata del solito. I brand fanno dietrofront per pagare le luminarie che accendono il Quadrilatero della Moda e altre zone nevralgiche del Municipio 1 e per la prima volta si è faticato a trovare lo sponsor per l'albero in Piazza Duomo, che sarà firmato per l'edizione 2022 da Cristina Fogazzi, ovvero L'Estetista Cinica. Chanel è sponsor dell'installazione in piazza Cordusio mentre in Piazza della Scala l'albero sarà by Dior Parfums. Altri abeti di Natale saranno posizionati in quartieri periferici di Milano grazie alla società immobiliare Dils. Natale è alle porte e il quesito sembra inevitale: è giusto illuminarsi o per questo anno sarebbe meglio stare al buio?
[ Articolo in aggiornamento ]