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«Che belva si sente?», ecco l'intervista di Carla Bruni con Francesca Fagnani

Sui francesi dichiara, come diceva Jean Cocteau, «sono degli italiani di cattivo umore». Lei è Carla Bruni, top model, cantante, al tempo première dame francese e icona globale. Ecco tutto quello che c'è da sapere sulla sua intervista a "Belve" con Francesca Fagnani. 

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Carla Bruni e Francesca Fagnani

«Che belva si sente?», così l'irriverente conduttrice e giornalista italiana Francesca Fagnani, autrice e creatrice del successo televisivo "Belve", ha aperto l'intervista alla meravigliosa top model e cantante italiana (al tempo première dame di Francia) Carla Bruni. Un dialogo sincero e intrigante, in cui una tra le più grandi regine delle passerelle globali, ha condiviso i suoi pensieri su vari argomenti, rivelando sfaccettature nascoste della sua vita e della sua personalità. «Io, al di là delle belve, mi sento un gatto. E sono nata gatto, morirò gatto. Quindi questo programma è un po' casa mia», così ha aperto l'intervista Carla.

Ma sono la sua incredibile franchezza, intelligenza cognitiva ed emotiva a catturare l'attenzione. Quando la Fagnani le ha chiesto se fosse bugiarda, la Bruni ha risposto senza esitare, ammettendo che, a volte, la gentilezza può richiedere un piccolo inganno. «E come fa uno non essere bugiardo senza perdere la gentilezza? Non invento cose, non vite. Però se uno, per esempio, è ingrassato e mi domanda come sto, non glielo dico. Sono un bugiarda per gentilezza».

Nel corso dell'intervista, l'ex première dame francese ha riflettuto sul suo passato, ricordando un'infanzia trascorsa in un ambiente familiare ricco ma emotivamente assente. Naturalizzata francese, figlia della pianista e attrice Marisa Borini e dell'industriale e compositore Alberto Bruni Tedeschi, è anche sorella dell'attrice Valeria Bruni Tedeschi e di Virginio, fotografo, morto nel 2006 a 47 anni per complicazioni dovute all'HIV/AIDS. In Italia, prima di trasferirsi in Francia a causa delle minacce di rapimenti da parte delle Brigate Rosse, la famiglia viveva nel Castello di Castagneto Po. «Ho avuto dei genitori molto buoni, molto affettuosi, ma praticamente invisibili. Quindi poco importa il castello, purtroppo. Fin da bambina non ho mai avuto la possibilità di essere ignorante, ho avuto abbastanza poco dai miei genitori, però ho assorbito la loro cultura. Inoltre, la mancanza di controllo per noi è stata un'occasione di straordinaria libertà, che purtroppo è anche pericolosa", e sul padre aggiunge "Quando avevo 28 anni mio padre Alberto Bruno Tedeschi era molto malato e mi confidò di non essere lui mio padre biologico mi disse "Però non dirlo a tua madre". Non credo che non sia una cosa leggera, credo che essere illegittimo ti lascia illegittimo tutta la vita. Poi, quando mio padre è morto ho chiesto spiegazioni a mia madre, indirizzi, nomi. E sono molto soddisfatta perché ho incontrato mio padre genetico, Maurizio Remmert, e soprattutto ho guadagnato una sorella (Consuelo)».

Scorri verso il basso per guardare un estratto dell'intervista di Carla Bruni con Francesca Fagnani a "Belve", disponibile su Rai Play

Francesca Fagnani: Quali esperienze non vorrebbe mai che i suoi figli vivessero?

Carla Bruni: La solitudine, l'angoscia, la solitudine.

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Su sua sorella Valeria, invece, ha detto «Fa solo film ispirati alla mia famiglia e le ho detto "Basta". A volte non è facile vedersi, non rappresentati, bensì utilizzati. Però lo capisco, l'artista ha anche bisogno di quello. Io quando uso la gente, e la uso nella mia ispirazione, la uso con precauzione. Lei fa le cose senza precauzioni perché crea così. Ad esempio nel film  "I villeggianti", il mio ruolo era interpretato dall'attrice Valeria Golino che era un ubriacona. Mi ha molto turbata perché questa è una mia grande fragilità che non avrei voluto vederla raccontata così».

Affrontando il delicato tema della poligamia, Carla Bruni ha sottolineato la sua transizione verso la monogamia, rivelando il suo approccio sincero alle relazioni amorose. «La poligamia non la pratico più. Io non volevo sposarmi perché la menzogna, quella vera, ciò che la bisogna costruire, quella che ti pesa in tasca, a me non piace. Mi sono sposata quando ero pronta alla monogamia. A me piace essere fedele, senz'altro sarei gelosa se sapessi di un tradimento del mio uomo, per esempio. Però non lo lascerei, a meno che si sia innamorato. Ma per principio no, per me non è un principio. Io sono nata da quell'amore lì. Per me l'adulterio, voglio dire, non è un peccato, altrimenti sarei io stessa il peccato».

«L'uomo poligamo è un gran bel tosto, la donna poligama una puttana».

- Carla Bruni

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Naomi Campbell e Carla Bruni, 1992
Carla Bruni, 1992
Carla Bruni, 1995
Carla Bruni, 1994

Parlando del suo ruolo come first lady, Bruni ha raccontato un aneddoto divertente riguardante il suo viaggio del 2008 in Inghilterra. «Prima che arrivassi tutti i giornali inglesi, ma dico tutti, avevano messo una foto di me nuda in copertina. Fortunatamente una foto di quando avevo 24 anni. Quando abbiamo sceso la scaletta dell'aereo della Repubblica Francese, c'era giù l'allora Principe Charles con Camilla che ci hanno salutato. Non hanno neanche detto buongiorno, hanno immediatamente detto di essere dispiaciuti per la stampa. Non ero scandalizzata, posare nuda non è di certo un crimine! Sono stata così composta, che alla fine gli stessi giornali avevano messo solo me in copertina, quasi neanche la Regina. E il The Guardian, aveva come titolo "Francia 1, Inghilterra 0". Tornata in Francia mi trattavano come se fossi Bernadette Chirac».

La conversazione si è poi spostata sul tema dell'erotismo, con Carla Bruni che ha enfatizzato il valore del mistero e della riservatezza nell'ambito della sessualità. Ha rivelato la sua convinzione che il sesso perda il suo fascino se diventa troppo esplicito o discusso apertamente. «Per me il sesso è erotico e l'erotismo è segreto», ha dichiarato.

Infine, la cantante di Quelqu'un m'a dit ha parlato della sua visione sulla religione e sulla ricerca della pace interiore, rivelando un'anima spirituale e inquieta, desiderosa di trovare serenità nonostante le sfide della vita. «Credo in tutto. Credo in un insieme, credo che noi siamo qui per capire, per fare qualcosa. Sono molto spirituale ma non prego, ringrazio. Sono felice. Però certo mi manca qualcosa, ma non per essere felice. Ci manca a tutti qualcosa. Mi manca come un diritto che certa gente ha, magari quando ha un'infanzia tranquilla. Mi manca una serenità che pure io dovrei avere, perché la sento in me. Ed è tutto un po' tenuto dall'ansia. Mi manca un po' di pace, però ho solo 56 anni, adesso magari la conquisterò».

Carla Bruni e la Regina Elisabetta II, 2008

Images and video courtesy of @frafagni (Instagram)

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