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JORJA SMITH e l'ultimo album Falling or Flying

Jorja Smith dopo il successo della sua hit, virale anche su Tik Tok, Little Things, ha realizzato l' ultimo album,“Falling or Flying”, a Walsall in Inghilterra e sua città natale,  dove si è rifugiata dopo il grande successo ottenuto. Ora Jorja è tornata con nuovi pezzi e uno stile chic-urban. 

Jorja Smith indossa: giacca in denim, Versace; vestito, Coperni.
Jorja Smith indossa: giacca in denim, Versace; vestito, Coperni.

Qualche giorno prima dell’intervista, per il lancio del suo ultimo album Falling or Flyng, via Zoom, il management ci aveva avvisato “No video”. E questo tipo di comunicazione preannuncia, molto spesso, un certo divismo. Invece Jorja Smith si presenta in call puntualissima, telecamera accesa, seduta sul suo divano in abbigliamento casual e zero makeup. Venticinque anni, Jorja ha esordito nel panorama musicale da ragazzina con tante hit, primi posti in classifica e collaborazioni importanti con Kendrick Lamar, Drake, Stormzy, Burna Boy, Kali Uchis e Popcaan. Nel 2019 debutta con l’album “Lost & Found”, un grande successo che le porta un BRIT Awards e una candidatura ai Grammy. E tutti questa estate siamo impazziti per la sua hit, viralissima su Tik Tok, Little Things. Malgrado una carriera in ascesa, Jorja decide di fare un passo indietro, concentrandosi solo sulla musica, prendendo del tempo per se stessa, per crescere. Da qui la decisione di lasciare Londra, e i suoi ritmi, per tornare a Walsall, la sua città natale. Un rifugio, tra famiglia e amici. E proprio lì nasce “Falling or Flying”, l’album appena uscito, un racconto di alti e bassi, sia emotivi che sonori, in 12 brani, realizzati per lo più con il duo di producer Dame Dame. 

L'OFFICIEL ITALIA: La biografia fornita dalla tua casa discografica inizia con la frase,"non ho una via di mezzo". Ritieni che sia rappresentativa del modo in cui vivi la tua vita?

Jorja Smith: Ha più a che fare con me stessa. Non ho una via di mezzo. Se mi conosci, sono felice o triste, ossessionata o del tutto priva di concentrazione. Vado da un estremo all’altro. Ecco perché il titolo del nuovo album “Falling or Flying”: è così che mi sono sentita da quando ho pubblicato il disco “Lost and Found”, non riesco a capire se sto facendo bene o male.

LOI: Anche per questo hai lasciato Londra, per tornare a Walsall?

JS: Walsall è casa. È il luogo in cui sono me stessa e sento di avere una vita, di essere in grado di distinguere il lavoro folle e le cose che mi rendono felice, e mi permette di vedere la mia famiglia. Casa è dove si trova il cuore.

LOI: Hai trascorso la tua adolescenza praticamente in una casa discografica, ora sei cresciuta e sei una giovane donna. Cosa vedi guardandoti allo specchio? 

JS: Sto ancora cercando di capire me stessa. Spesso sento gli occhi puntati addosso e mille pareri o opinioni, ma rispetto agli inizi sono molto più sicura e fiduciosa, imparo a conoscermi sempre di più.

Cappotto over, GCDS; scarpe, AMINA MUADDI.
Camicia con fiocco e ricami e pantaloni, AREA.
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Jorja Smith, Falling or Flyng
Giacca, K-WAY; top e gonna, acne studios.

LOI: Cosa mi dici del tuo ultimo album ”Falling or Flying”? 

JS: Sono entusiasta. È un passo verso la mia femminilità. Ho potuto realizzarlo con i miei amici Dame Dame, un duo di producer incredibile. È un album che ti porta in un viaggio pieno di emozioni. Ogni canzone è una sensazione diversa, un mondo a sè. E dal punto di vista sonoro, vola e poi cade, letteralmente. Inizia con un ritmo molto alto e poi crolla all’improvviso. Ne sono molto soddisfatta. 

LOI: C'è una canzone che ti rappresenta di più?

JS: Tutte. Sono sensazioni diverse, diversi stati d’animo. È buffo, quando provo a scrivere canzoni su altre persone e le canto, poi penso: “Ops, sto parlando di me”.

LOI: Il primo brano, “Try Me”, è una delle canzoni prodotte con i Dame Dame…

JS: Molte delle canzoni dell’album sono state scritte con i Dame Dame, tra cui anche questa, ed è divertente poter fare musica con gli amici. Siamo cresciuti insieme, frequentavamo le stesse scuole. Ridiamo, cuciniamo, chiacchieriamo, piangiamo, cantiamo e ci perdiamo in jam session. È davvero fantastico. Credo di essere più me stessa ora che lavoro con loro, e anche nelle canzoni si vede.

LOI: Nella tua carriera hai già fatto molte collaborazioni, ce n’è una in particolare a cui sei rimasta legata?

JS: Quella di “Greatest Gift” dell’album appena uscito, con Lila Ikè. Lila è incredibile, la ascolterei parlare e cantare tutto il giorno. Quando è venuta in studio da me era anche il suo compleanno, abbiamo deciso di registrare insieme la canzone, ed è stato un vero regalo. È un brano importante, mi ricorda quanto io sia orgogliosa di me e quanto, forse, non me lo ripeta abbastanza.

LOI: Una tua canzone è una hit di TikTok, che rapporto hai con i social?

JS: Dipende dal mio stato d’animo. Mi sono accorta di non essere libera con i social. Non posso dire ai miei followers “Pubblicherò un video” e poi “no scusate non voglio pubblicarlo”. Sarebbe la fine. È un rapporto controverso, a volte mi piacciono e a volte no.

LOI: La tua canzone preferita in assoluto?

JS: Ne ho molte. Forse “Hurt So Good” di Susan Cadogan. Ma quella che al momento ascolto di più è “Genesis” di Manila, il remix. La ascolto a ripetizione e la canto anche per un’ora di fila mentre guido. 

Cappotto e abito, MARINE SERRE; occhiali, FENDI; scarpe, NINA RICCI.
Pull e spilla, LOUIS VUITTON; gonna, ESTER MANAS; orecchini, schiaparelli.

Photography ALAN GELATI

Styling SARAH CAZENEUVE

HAIR Danielle Igor using Dyson Hair and Igor Hair

MAKE UP Carol Lopez Reid @Carol Hayes Management
using Elemis and Charlotte Tilbury

NAILS Pria Bhamra @bhambnails

STYLING ASSISTANT Amad Kamagat

SPECIAL THANKS TO Anette Collins e Arielle Renwart @Theorchard

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