L'Officiel Art

L'artista Vanessa Beecroft riflette sul potere del corpo femminile

Le sue performances sulle donne e sugli immigrati sono impattanti. Il suo codice estetico ha profonde radici classiche. Welcome to the VB world. 

Vanessa Beecroft fotografata da Federico Spadani
Vanessa Beecroft fotografata da Federico Spadani

In 30 anni di carriera, e 25 di performances intitolate con le iniziali VB seguite da un numero progressivo, Vanessa Beecroft, nata a Genova e trasferitasi neppure trentenne negli USA, prima a Brooklyn e poi a Los Angeles, si è costruita una solida reputazione internazionale. I suoi lavori sono stati presentati nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo, e in molti spazi espositivi italiani, da quelli più istituzionali, la Biennale e la collezione Peggy Guggenheim a Venezia, Palazzo Ducale a Genova, gli Uffizi e Palazzo Strozzi a Firenze, il Castello di Rivoli a Torino, il Pac a Milano, il MAXXI a Roma, la galleria Lia Rumma o la Fondazione Berengo di Murano, a luoghi più insoliti, ma di grande suggestione e significato come lo Spasimo e Palazzo Abatellis a Palermo, il Mercato Ittico a Napoli o la Pescheria di Rialto a Venezia. Se le performances sono il suo medium espressivo più noto, la Beecroft utilizza anche la fotografia, il disegno, la pittura e la scultura.

Quattro polaroid di una donna che indossa magliette bianche.
VB93, Vanessa Beecroft Performance, 2022, Studio 5 Cinecittà, Rome, Italy © Copyright Vanessa Beecroft 2023.

L’Officiel: Cosa ti ha spinto a dedicarti all’arte?
Vanessa Beecroft: Non avrei potuto fare altro, sin dall’infanzia passavo le giornate a disegnare. Era il modo per evadere la vita, per estendere il sogno e visualizzare i miei desideri, il mondo che volevo vedere. Ho seguito sempre la stessa direzione, ampliandola, ma non cambiandola mai. Anche quando ho collaborato con mondi esterni all’arte ho sempre avuto in mente lo scopo finale che perseguivo, che era quello di esprimere giudizi estetici e sociali attraverso il mio lavoro. Quello di mostrare una visione particolare e universale, attraverso l’esibizione di me stessa e della mia psiche incarnata in una molteplicità vastissima di donne. Sono stata spinta dal fatto che l’arte è libera, che ho avuto la libertà assoluta di esprimere quello che volevo, pagando spesso un caro prezzo, particolarmente negli Stati Uniti, ma non rinunciando né perdendo il valore di questa libertà.

Statua di una donna nuda.
VB62 Vanessa Beecroft Performance, 2008, Santa Maria dello Spasimo, Palermo, Italy © Copyright Vanessa Beecroft 2023.

LO: La donna è sempre stata al centro della tua riflessione. Gli attuali eventi in Iran, Afghanistan, Ucraina, hanno inciso in qualche modo sul tuo pensiero? O influenzato i lavori più recenti o futuri?
VB: Non direttamente, ma hanno amplificato il senso di ansia e il generale malessere psicologico relativo alle mie opinioni sul Mondo. La guerra e la violenza sulle donne, in generale la violenza su chiunque sono forme di degenerazione dell’uomo. Il mio lavoro sulle donne non riguarda eventi internazionali. È un lavoro specifico, individuale, esistenzialista e politico. Tocca la storia e la società, ma non gli eventi immediati, della cronaca. Io evito di seguire questi eventi pubblicamente perchè non credo alla verità della stampa ufficiale e agli scopi veri di questi conflitti.

LO: Il tuo pensiero sullo sfruttamento e sulla violenza si fonda sulla tua riflessione quotidiana? E/o si è formato a partire da una precisa base teorica di scritti di femministe, sociologi, intellettuali?
VB: La mia riflessione unisce vari pensieri ed è dettata dalla mia esperienza personale, dalla mia vita, da quello che osservo in relazione ai miei movimenti e spesso dalla mia intuizione. Non lavoro basandomi su teorie, ma utilizzo certe teorie come cardini del flusso del mio pensiero ed esperienza.

Gruppo di donne e sculture.
VB94, Vanessa Beecroft Performance, 2022, Palazzo Abatellis, Palermo, Italy © Copyright Vanessa Beecroft 2023.

LO: Quali consideri i momenti fondamentali della tua carriera artistica?
VB: Lo spostamento negli Stati Uniti, la rinuncia alla vita borghese, la battaglia che continuo a combattere da sola per non conformarmi al sistema in cui vivo e la nascita dei miei quattro figli.

LO: Quali lavori ritiene oggi più rilevanti?
VB: Quelli in cui la performance è integrata da elementi plastici, come lhappening realizzato lo scorso 8 dicembre a Palazzo Abatellis a Palermo. Le donne nella performance sono un’incarnazione vivente delle sculture e le sculture sono una incarnazione delle modelle. VB62, realizzata sempre a Palermo, è stata il primo esempio di questa unione tra le donne della performance e le donne di gesso. Durante VB62 un gruppo, inizialmente omogeneo e unito, si è diviso in due: le donne di gesso rimanevano inerti nel sonno e le donne dipinte di bianco si muovevano lentamente per uscire dalla posizione iniziale… Un altro lavoro rilevante e recente è stata la performance VB93, realizzata allo studio 5 di Cinecittà, a Roma, per la sua dimensione monumentale e perchè è stato il primo tentativo di filmare una performance con lo scopo di realizzare un film, non solo un’opera d’arte. Questo progretto è ancora in progress. Vorrei terminarlo in uno studio di Los Angeles il prossimo mese di settembre.

Foto di donne nude con capelli rossi.
VB43, Vanessa Beecroft Performance, 2004, JFK International Airport, Terminal 5, New York, NY © Copyright Vanessa Beecroft 2023.

"Lavoro spesso in modo conflittuale. Utilizzo il mondo della moda come campo di battaglia su cui presentare problemi. Realizzo tutto questo in modo lieve, non esplicito, come spesso nel resto del mio lavoro"

Due donne vestite con cappotti marrone chiaro e parrucche bionde.
VB16, Vanessa Beecroft Performance, 2000, Deitch Projects, New York, NY © Copyright Vanessa Beecroft 2023.

LO: Quali artisti ti hanno maggiormente segnata e chi ammiri tra i contemporanei?
VB: Nessuno degli artisti che mi ha colpita è vivo. Non seguo molto l’arte, molti artisti sono bravi. Tutti contribuiscono al panorama dal quale attingo. 

LO: Quanto il genius loci, la location o l’occasione della performance  influenzano la concezione del tuo lavoro? 
VB: Il luogo è il punto di partenza della performance, anche l’edificio e la sua storia. Il soggetto del lavoro rimane lo stesso, ma l’interazione con il pubblico è relativa alla dialettica con questo luogo, le persone, il Paese e la storia specifica.

Foto di una donna con i capelli scuri che posa per una foto Polaroid.
SKIMS 2021 (vb.colorblock.017) Vanessa Beecroft Performance, 2021 © Copyright Vanessa Beecroft 2023.
La donna indossa un top nero con scollo a V.
La donna indossa occhiali da sole neri e top marrone senza spalline.
La modella indossa tacchi neri.
VB.YSL.008, Vanessa Beecroft Performance, 2022 © Copyright Vanessa Beecroft 2023. VB.YSL.018, Vanessa Beecroft Performance, 2022 © Copyright Vanessa Beecroft 2023. VB.YSL_052, Vanessa Beecroft Performance, 2022 © Copyright Vanessa Beecroft 2023.

LO: Hai collaborato spesso per brand di moda, da Moncler a Skims a Saint Laurent. Lavori con uno specifico frame of mind quando lo fai? 
VB: Purtroppo lavoro spesso in modo conflittuale. Utilizzo il mondo della moda come campo di battaglia su cui presentare problemi. Realizzo tutto questo in modo lieve, non esplicito, come spesso nel resto del mio lavoro.

LO: Continuerai con la pittura? 
VB:Sto cominciando adesso. È il sogno ultimo dell’arte.

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VB54, Vanessa Beecroft Performance, 2004, JFK International Airport, Terminal 5, New York, NY © Copyright Vanessa Beecroft 2023.

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