Love Resistance: Arisa racconta il nuovo singolo "Non vado via"
A quasi un anno da “Tu mi perdición”, il 5 maggio è uscito il suo nuovo singolo di Arisa, una ballad Nineties che arriva dritta e chiara che parla di resistenza amorosa.
«L'empatia è fondamentale per emozionare. Quando canti devi mettere te stesso, regalarti alle persone, in quel momento è come se entrassi in un altro stato. È molto complesso da descrivere ma il lavoro dell’interprete è estremamente affascinante» confida Rosalba Pippa in arte Arisa, acronimo che racchiude le iniziali di tutti i componenti della sua famiglia. Fresca dalla presentazione del nuovo brano intitolato “Non vado via”, la cantante italiana vincitrice per ben due volte del Festival di Sanremo, e dell'edizione di Ballando con le Stelle 2021, ex giudice di XFactor e professoressa di Amici Di Maria De Filippi, racconta la sua passione per la moda, il suo rapporto con i complimenti e le critiche e la sua voglia di tracciare la sua «ripartenza senza compromessi».
L’OFFICIEL ITALIA: Ho sentito il nuovo singolo “Non vado via” che cosa rappresenta per te?
ARISA: È un brano che rispecchia la tradizione romantica emozionata e forse demodé rispetto ai tempi. Nel brano c’è anche un guizzo Nineties, con un piano sintetizzato stile Mariah Carey o Whitney Houston con anche degli archi che attraversano la melodia. Il testo parla di resistenza amorosa, io voglio crederci e combattere per far si che le cose vadano bene. Tutti coloro che credono nel romanticismo e nella bellezza devono continuare su quella strada.
L’OFFICIEL ITALIA: Perchè pensi che sia démodé?
ARISA: Perché oggi è tutto veloce, tutto usa e getta anche l’amore sembra quasi una perdita di tempo. Anche la realizzazione personale o i sogni ti fanno vivere uno stato di benessere. Come ti insegnavano quelle interviste di Marzullo, ti ricordi? I sogni ti aiutano a vivere meglio.. Oltre alla vita professionale, la vita personale è fondamentale.
L’OFFICIEL ITALIA: Per la release della tua nuova canzone “Non vado via” hai detto: «Dopo tanti tentativi, tra false illusioni e dure realtà adesso mi vedo e vedo con chiarezza l’orizzonte verso cui voglio dirigermi» ci spieghi meglio che cosa intendevi?
ARISA: Sono una donna di 40 anni e ho provato tante cose. Ho provato ad essere diversa da me stessa, sai non è facile accettarsi e se sei una persona che si mette in discussione è la fine. Oggi mi trovi con una accettazione totale, io non cambio più ora, voglio accettarmi in quello che sono in questo momento e non sono disposta ad andare incontro al gradimento degli altri. In passato sono cambiata spesso sia esteriormente che interiormente. Il mio orizzonte è una destinazione che mi viene incontro, senza magia o effetti speciali.
L’OFFICIEL ITALIA: Strizzo un po’ l’occhio a una fresca tematica affrontata all’interno della scuola di Amici di Maria De Filippi. Che rapporto hai con la critica?
ARISA: Servono molto le critiche e sono molto abituata a riceverle, i ragazzi di Amici no, reagiscono in maniera istintiva perchè sono molto giovani e sono in casetta 24h senza la possibilità di mescolare la loro vita professionale con altro. Quindi in questi casi una critica accesa può risultare perentoria. Io credo di viverle con più distacco perché credo che anche dalla critica più negativa ci sia qualcosa da comprendere.
L’OFFICIEL ITALIA: E con i complimenti che rapporto hai?
ARISA: I complimenti mi piacciono, ma mi piace più farli che riceverli. Apprezzo di più i fatti: quando le persone mi scelgono, quando ascoltano le mie canzoni o quando sono presenti ai miei concerti. In un certo senso temo i complimenti, perchè ho paura di crederci troppo, fissarmi su di essi e rimanere delusa.
L’OFFICIEL ITALIA: Quali sono le maggiori difficoltà che riscontri del tuo lavoro?
ARISA: Che non sono una persona mondana. L’essere sempre presente ovunque, andare alle feste, io non reggo quel ritmo. Ho una vita molto piena ma poco affine all’esteriorità e se c’è una cosa che detesto nella vita è perdere tempo. Io mi baso sulle mie forze e poi ho un problema con la noia, anche quando esco devo uscire con l’obiettivo di essere arricchita.
L’OFFICIEL ITALIA: Negli anni ti ho vista indossare marchi come Maison Margiela, Rick Owens, Marine Serre… la tua è una ricerca sulla moda è sostanziosa. Che cosa ti affascina del fashion system?
ARISA: Mi piace tanto la sartorialità, la creatività e quando un capo è studiato per essere un capo speciale perchè quando lo indossi ti rende speciale a sua volta. Sono contro all’acquisto compulsivo e mi piacciono le specialità uniche dei marchi ad esempio: i capispalla timeless di Max Mara, l’eleganza dei tailleur di Armani, la stravaganza e le forme destrutturate di Balenciaga. Sono una fan di Stella McCartney per la sua visione sulla moda sostenibile che va oltre alla bellezza. A casa ho dei corpetti di Vivienne Westwood che pensati con una struttura ottocentesca che è una peculiarità solo loro, oppure dei capi in maglia di Azzedine Alaïa che hanno un fit incredibile come solo lui sapeva fare.
L’OFFICIEL ITALIA: Chi sono stati i tuoi maestri nella vita?
ARISA: Ho avuto una grandissima passione per Michael Jackson, Mariah Carey, Whitney Houston, Celine Dion poi con il tempo mi sono appassionata a Dido, Carmen Consoli, ai testi di Jovanotti e la scena italiana come Giorgia e Irene Grandi. Poi più crescevo più andavo a ritroso e sono entrata in contatto con la musica d’autore di Tenco, Rino Gaetano, Gaber, Mina e il Quartetto Cetra. Ho fatto uno studio completo sull’interpretazione romantica, ma anche quella moderna o scanzonata e comica dei tempi di Studio Uno. Ora ho una passione per la musica classica, mi piacciono i dischi senza parole, fatti solo di suoni perchè alleggerisce la mia mente.
L’OFFICIEL ITALIA: Ho sentito il tuo monologo a Le Iene, mi ha molto colpito la tua attitudine all’altruismo e a far star bene le persone intorno a te. Ti senti ricambiata?
ARISA: Io mi ricambio da sola, con il tempo ho imparato a non avere aspettative dalle persone. Sono dotata di un sentimento d’amore verso il prossimo e mi sento libera di provare sentimenti ma non mi metto nella condizione di dovere e di scambio. Mi guardo intorno e le relazioni sono piene di compromessi o di veti come la fedeltà o il mancato amore che non arriva. Io ho avuto tante storie ma ho cominciato a pensare che c’è una specie di infelicità che ci si procura a vicenda e non voglio essere artefice di questo scambio. Voglio incrociare la vita delle persone senza trascinare l’amore e i sentimenti all’infinito perchè non è naturale.
L’OFFICIEL ITALIA: Se dovessi trovarti davanti Rosalba Pippa a 5 anni, che consiglio di crescita le daresti?
ARISA: Di essere autentica e sbagliare perchè arriva il momento in cui si comprendono anche gli errori. Io rifarei tutto di quello che ho fatto, sono molto contenta di chi sono adesso. Ora riesco a riconoscermi anche quando sbaglio.
L’OFFICIEL ITALIA: Oggi con chi faresti volentieri un featuring?
ARISA: Con la scena Napoletana, da Geolier a Enzo Avitabile, le persone partenopee vivono, hanno una cultura della vita diversa dalla nostra. Non ci pensano, nascono sopravvissuti e hanno un amore smisurato per la vita. Mi piacerebbe trascorrere un po’ di tempo a Napoli e fare un'esperienza di vita in quel contesto.
L’OFFICIEL ITALIA: Che cosa ti manca nella tua carriera?
ARISA: Mi manca la vita che fanno tutti gli altri, la mia esistenza si concentra sul preservare la mia voce, la mia salute e continuare ad alimentare la mia testa.
L’OFFICIEL ITALIA: Qual è la soddisfazione più grande del tuo lavoro?
ARISA: Fare qualcosa che serve a far star meglio le persone. Quando quello che fai ha un valore per gli altre o per sé stessi e quando le persone mi ringraziano per una determinata canzone. In quel momento il mio lavoro assume quasi una valenza curativa per alcuni individui.
L’OFFICIEL ITALIA: Hai mai pensato di smettere?
ARISA: Si si, tante volte, mi ha trattenuto solo la passione di cantare.
L’OFFICIEL ITALIA: C’è qualcosa che ti piacerebbe comunicare?
ARISA: Mi piacerebbe cambiare la tendenza a rovinare il mondo, a confondere i giovani e a predisporre più strumenti per le nuove generazioni per far sapere come è bello vivere in maniera sana. Il mondo ha tante cose brillanti da offrire. Vorrei una tendenza alla luce e non alle tenebre.