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Un anno dopo la scomparsa di Karl Lagerfeld: cosa è cambiato

Chanel è sempre più forte grazie alle intuizioni di Virginie Viard, ora alla guida della maison, ed è diventato il brand più ricercato per gli appassionati di vintage a partire dall'effetto Grammy.

Un ritratto di Karl Lagerfeld.
Un ritratto di Karl Lagerfeld.

Karl Lagerfeld è stato uno dei designer più importanti del nostro secolo. E poi era senza dubbio un personaggio impossibile da non notare. Occhiali da sole, guanti di pelle nera, giacche nere ultra-slim (di Slimane) camicie rigorosamente bianche con colletto alto e inamidato, eterna coda di cavallo. Era un uomo misterioso che un docu-film, Karl Lagerfeld - A Lonely King (uscito nel settembre 2018) ha provato a rivelare. Karl ha vestito pop star come Kylie Minogue e Madonna. È stato direttore creativo di Fendi, fotografo, creatore di fragranze, avido collezionista di libri, la sua compagna di avventure è stata la gatta Choupette (che ha ereditato il suo patrimonio); mentre Claudia Schiffer era la sua modella preferita negli anni ’80 più recentemente lo è stata Chiara Scelsi, nostra guest editor e protagonista della Issue 32 di L’Officiel, che è stata scoperta proprio da Kaiser Karl agli inizi della sua carriera come modella. 

Dal 1965 entra a far parte della famiglia Fendi come Direttore Creativo, e per diciannove anni lavora insieme fianco a fianco con Silvia Venturini Fendi ufficialmente nel team creativo della maison Fendi a partire dal 1992. «Che cosa mi ha insegnato? Tutto», ha spiegato la designer di Fendi Silvia Venturini Fendi a Giampietro Baudo, Direttore de L’Officiel Italia, in occasione della sua scomparsa. E se dovesse scegliere i tre fondamentali che ha imparato lavorando con Karl Lagerfeld? « si annoiava a una velocità supersonica e una della cose più importanti per lui era creare ogni volta qualcosa che lui stesso non avesse mai visto. Ho imparato da lui a chiedere e chiedermi sempre di più e di non guardare al passato, all’archivio. Una nuova collezione era sempre number next».

In questi giorni, sul web viene digitata la parola “Chanel”. In particolare, l'accessorio più ricercato della maison è la «borraccia Chanel», mostrata dalla musicista americana Maggie Rogers sul red carpet dei Grammy 2020. E non poteva essere diversamente, un po’ perché la sostenibilità è al centro del dibattito sul nuovo corso del sistema moda e sicuramente perché le creazioni di Karl erano e sono, più che mai, di culto. Le borse Boy delle collezioni passate, sono tra le più richieste sui siti di vintage online. Inclusa la Jumbo bag con doppia patta nera o delle sneaker in camoscio, o di altri accessori realizzati da Lagerfeld a tiratura limitata. Infatti, un anno dopo la scomparsa dello storico direttore creativo delle maison Chanel e Fendi, avvenuta il 19 febbraio 2019, Lyst, piattaforma aggregatore di shopping online contemporaneo e second-hand, ha appena rilasciato un report in cui dichiara che la domanda per i prodotti Chanel vintage è aumentata del 20%. Mentre le ricerche di capi e accessori attuali delle collezioni Chanel sono cresciute del 33% dopo la nomina di Virginie Viard come direttore creativo della maison.

 

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