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L'OFFICIEL Italia Issue n° 58 Novembre - La lettera del Direttore

L'editoriale del Direttore Giampietro Baudo per L'OFFICIEL Italia Fall 2024, The Creative Issue n° 58.

OUR STARS: DALL'ALTO E DA SINISTRA—Amina Ahmed in BOTTEGA VENETA e SWAROVSKI. Pilar Fogliati in DOLCE & GABBANA, ILARIUSSS e POMELLATO. Salma Hayek Pinault in BALENCIAGA COUTURE. Philippine Leroy-Beaulieu in SAINT LAURENT BY ANTHONY VACCARELLO. Julia Belyakova in MCQUEEN BY SÉAN MCGIRR e SWAROVSKI.
OUR STARS: Amina Ahmed in BOTTEGA VENETA e SWAROVSKI. Pilar Fogliati in DOLCE & GABBANA, ILARIUSSS e POMELLATO. Salma Hayek Pinault in BALENCIAGA COUTURE. Philippine Leroy-Beaulieu in SAINT LAURENT BY ANTHONY VACCARELLO. Julia Belyakova in MCQUEEN BY SÉAN MCGIRR e SWAROVSKI.

Un racconto intriso di creatività, nella sua accezione più allargata. Nella sua definizione più pura, quella di creare il nuovo, di inventarlo. In uno scambio tra le arti. In un dialogo puntato a immaginare il futuro abbattendo le barriere. Questo nuovo numero de L’OFFICIEL Italia è stato pensato come una factory di scambio, dove l’ideazione è protagonista, in cui la rivoluzione è, in realtà, una ri(e)voluzione. Lo sa bene la coverstar di questo numero, Salma Hayek Pinault. L’attrice e produttrice di origini messicane racconta il suo ruolo in “Without Blood - Senza sangue” e il profondo legame che la lega ad Angelina Jolie, regista del film, e accende i riflettori sul suo impegno per l’inclusione dei latinos nel cinema e sulla sua battaglia contro la violenza verso le donne. Il resto del racconto, tra tendenze di stagione (su tutte il military), figure iconiche (il cappellaio visionario Stephen Jones), new talents (Emanuela Postacchini) e new names (Ilenia Durazzi) mette l’accento sulle eccellenze. Sono loro le protagoniste del cahier globale de L’OFFICIEL. Costruito evocando un dialogo tra moda e arte, design e savoir faire, artigianalità e überluxury. Un’esplorazione visiva scandita da elementi differenti. Chiamati a raccontare un lusso di ultima generazione. Meno esibito e più concettualmente colto, meno sfacciato e più poliedrico. Come racconta Francesco Risso, inventore del nuovo Marni. Portabandiera di un messaggio estetico in cui discipline artistiche diverse delineano un contemporaneo che, mai come ora, appare privo di schemi o stereotipi. Perché, come amava ripetere monsieur Christian Dior: «Il lusso è, prima di tutto, libertà».

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