Il talk di Lyst con l'industria della moda italiana
Lorenzo Bertelli, Remo Ruffini, Jacopo Venturini, Francesco Ragazzi e Camille Miceli hanno partecipato al "salotto" di Lyst, la piattaforma di shopping online che da ormai 5 anni stila il rapporto trimestrale "Lyst Index".
Per celebrare il quinto anniversario del rapporto trimestrale Lyst Index, Lyst ha ospitato un "salotto" che ha visto per la prima volta i leader del settore discutere insieme di business e creatività. Emma McFerran, CEO della piattaforma di shopping online Lyst, ha introdotto Lorenzo Bertelli, direttore marketing del Gruppo Prada e responsabile della Responsabilità Sociale d'Impresa del Gruppo, Remo Ruffini, presidente e CEO di Moncler, Jacopo Venturini, CEO della Maison Valentino, nonché il fondatore e direttore artistico di Palm Angels, Francesco Ragazzi, e Camille Miceli, recentemente nominata alla direzione artistica di Pucci, in una conversazione presso l'Accademia Costume & Moda di Milano.
"Quando abbiamo deciso di ospitare il primo evento Lyst Index, sapevamo che doveva svolgersi a Milano” ha detto Emma McFerran introducendo la conversazione, “la patria di molti dei più importanti marchi al mondo, che continuano a dominare la nostra lista di Hottest Brands ogni trimestre. Siamo entusiasti di riunire alcuni dei leader più innovativi che stanno dando vita al futuro dell'industria della moda". Grazie ai dati sugli acquisti di 200 milioni di clienti in tutto il mondo, Lyst ha accesso a informazioni che ogni trimestre classificano i 20 marchi più importanti e i prodotti più seguiti nel sistema moda.
Lusso, comunità, sostenibilità, collaborazione e archivio sono i temi del talk moderato da Tamu Mcpherson di All The Pretty Birds. Camille Miceli e Francesco Ragazzi hanno parlato del potere della comunità e della cultura. Se per Camille Miceli lo spazio ristretto della comunità di Pucci è una fortuna, "poichè mi permette realmente di lavorare in modo creativo e prendermi il tempo necessario per la creazione delle nostre piccole ma grandi collezioni" per Francesco Ragazzi l'estetica di alcune particolari comunità è alla base del suo lavoro creativo. “Fin dall'inizio ho guardato ai codici della scena skate di Los Angeles e di altre culture e sottoculture di strada americane per fare riferimento a un profondo senso di appartenenza espresso dalla libertà, dall'individualità e dall'esplorazione in senso lato" ha detto nel suo intervento Francesco Ragazzi, fondatore e direttore artistico di Palm Angels, per il quale il suo lavoro creativo “non tratta solo di abbigliamento, ma piuttosto dei valori che il marchio può esprimere”.
Lorenzo Bertelli, Remo Ruffini e Jacopo Venturini hanno spiegato cosa serve per essere un marchio di prim'ordine e alcune delle ragioni del loro successo. Se il Gruppo Prada ha "un obiettivo chiaro: essere 'Driver of Change', che riassume il nostro modo di fare business. Questo significa combinare continuamente quattro elementi: creatività, innovazione, impegno per l'etica e dialogo costante e coerente con il nostro pubblico” come ha spiegato Lorenzo Bertelli, per Remo Ruffini di Moncler "il marchio è tutto. Non ho mai inseguito i ricavi e mai lo farò. Il mio obiettivo è sempre stato quello di costruire un marchio forte, coltivando al contempo uno stretto rapporto con le nostre comunità." Maison Valentino, che “è per definizione la più affermata Maison de Couture italiana promuove una mentalità couture in tutti i settori e in ogni reparto. L'approccio Couture permea tutto ciò che facciamo: l'attenzione ai dettagli è fondamentale, proprio come la dedizione che una sarta mette in tutti i passaggi necessari per realizzare un abito nel nostro atelier. In quest'ottica, poniamo il capitale umano al centro di tutte le nostre attività: nella nostra Maison, la creatività è il generatore di energia”, ha detto infine Jacopo Venturini.