I Am Martin Parr, arriva il documentario sul fotografo inglese così amato dalla moda
Una vita a fotografare la middle class a colori saturi, a bagno nel kitsch e nel massimalismo. Il film che ne celebra lo sguardo esce finalmente anche in Italia.
Cagnolini con gli occhiali da sole, fagioli e bacon, festoni scintillanti, parate e sagre, tovaglie a quadretti, primi piani sfocati. Come funziona il cervello di Martin Parr? Un documentario di prossima uscita potrebbe provare a spiegarlo. Si intitola I Am Martin Parr, è diretto da Lee Shulman, e arriva finalmente nelle sale italiane il 17 febbraio 2025 con Wanted Cinema dopo una prima proiezione italiana a dicembre 2024 al Modernissimo di Bologna. Un documento prezioso per chi ancora non conoscesse le sottili pieghe ironiche e satiriche del fotografo inglese, oggi settanduenne, abituato a guardare il mondo attraverso la sua camera fotografica al collo corredata di teleobiettivo, macro e immancabile flash. Un gioco sottile il suo apparentemente pop e innocente che invece smaschera i meccanismi di sopravvivenza al "logorio della vita moderna" della società contemporanea. Il film, che vede la partecipazione di artisti come Grayson Perry e il musicista Mark Bedford, racconta la storia dell'anticonformismo dietro alcune delle immagini più iconiche del secolo scorso, in un viaggio attraverso l'Inghilterra preferita e amata da Parr. “viaggiando insieme a questo instancabile avventuriero, sempre pronto a catturare i più piccoli dettagli della vita quotidiana”, ha ammesso Shulman.
Ma il viaggio in Italia di Martin Parr non si esaurisce qui. Dopo l'exploit della mostra Martin Parr Short&Sweet al Mudec – Museo delle Culture di Milano, il 28 febbraio inaugura a Roma CHROMOTHERAPIA: La fotografia a colori che rende felici a Villa Medici, una collettiva a cura di Maurizio Cattelan e Sam Stourdzé che ha riunito il lavoro vivido e cromatico di autori attivi negli ultimi ottantt'anni. Da Miles Aldridge a Erwin Blumenfeld, da Guy Bourdin a Juno Calypso, Walter Chandoha e naturalmente a Martin Parr.
"Una buona foto è quella che racconta una storia con un'energia che attrae l'osservatore" Martin Parr
Martin Parr, fashion e dintorni
Lo sguardo irriverente e divertito di Martin Parr sulla vita delle persone, sulle loro abitudini e idiosincrasie, non ha tardato a sedurre anche la moda. Tra Martin Parr e il fashion è stato naturalmente amore a prima vista: due linguaggi fortemente visivi, vividi e massimalisti, non potevano non unire le forze prestando una all'altra il proprio potenziale narrativo, molto spesso felicemente declinato in chiave auto-ironica. Brand blasonati e giornali alternativi e pop si sono avvalsi del prezioso contributo fotografico saturo di Parr con risultati indimenticabili. Da Gucci a Louis Vuitton, da Christian Dior a Paul Smith e Balenciaga, passando per Vogue, Elle, Citizen K e Rebel, la lente di Parr intorno e dentro la moda ha riscritto parte della sua narrazione. Prima di Fashion Faux Parr, libro recap dedicato ai lavori moda del fotografo inglese, sono usciti nel 2005 Fashion Magazine e Luxury (2007), due tomi curiosi e allettanti sulla banalità della vita di ogni giorno tra-vestita a festa. Pur ammettendo di essere un outsider dell'ambiente, ci ha visto più lungo lui di tutti i noi cronisti interni.
Il trailer ufficiale di I Am Martin Parr