Da dove vengono i guanti migliori del mondo?
Napoli la città delle contraddizioni, Napoli quella che tutto il mondo ci invidia ma non manca di criticare, Napoli che la visiti una volta e te ne innamori per sempre. Perché se la bellezza di questa città è indiscussa, la verità è che tra i suoi vicoli si nascondono dei veri e propri tesori, dai corni portafortuna all'arte dei guantai partenopei. Napoli, infatti, è considerabile come la capitale dei guanti, proprio perché è qui che, dopo la Francia nel '600, iniziò la produzione di questo accessorio antichissimo e ricercato. Nel '700, infatti, l'arte dei guanti inziò a diffondersi in Italia per trovare la piena espressione proprio nella città partenopea, più precisamente nel quartiere Sanità. Da allora la guanteria partenopea ha assunto un ruolo di rilievo nella creazioni di guanti in pelle, riuscendo a trasferire la maestria manifatturiera di generazione in generazione. Perché, nonostante il passare dei tempi e il cambiamento delle esigenze della clientela, ci sono realtà che hanno saputo resistere benissimo all'avvento delle tecnologie e al mutamento dei gusti proponendo, sempre, un prodotto raffinato, di lusso, unico.
Guanti napoletani: Omega
La storia di Omega è una di quelle che ti aprono il cuore, perché niente è più bello del vedere come la passione di un antenato possa tramandarsi, ancora oggi, nel cuore dei suoi discendenti. È il 19° secolo quando Pasquale Squillace dà inizio alla storia di Omega nel quartiere Sanità, anche se la produzione si concretizza con suo figlio, Gennaro, che in breve tempo riusce a rendere i guanti Omega i più pregiati di tutta Napoli arrivando a crearne circa 3mila paia all'anno. Proprio uno dei suoi sette figli, Alberto, approfondisce la sua conoscenza della materia prima, elevando ancora di più gli standard qualitativi dei guanti Omega. Dopo di lui, è la volta di suo figlio Mauro Squillace, oggi a capo dell'azienda che, grazie all'amore per la guanteria, l'instancabile ricerca e la sempre costante alta qualità, riesce a migliorare ancora di più la produzione affiancando nuovi modelli a quelli più classici, mantenendo salda la tradizione partenopea e i 25 passaggi della lavorazione che ci sono dietro a un guanto Omega.
Guanti napoletani: Mario Portolano
È il 1895 quando Fortunato Portolano fonda la fabbrica di guanti in pelle per poi passarla nelle mani del suo primogenito Alberto che, mosso da un'irrefrenabile curiosità, sviluppa la fabbrica e fonda la conceria e la tintoria di pelli. Una tradizione antichissima e famigliare che, come spesso accade, viene tramandata di padre in figlio: l'azienda viene infatti presa in mano da Mario Portolano che, con successo, porta avanti l'operato iniziato molte generazioni prima di lui. Da oltre un secolo i guanti Mario Portolano sono sinonimo di qualità, esperienza ed eleganza, intrecciati indissolubilmente con la cultura artigianale napoletana. I loro guanti vengono realizzati o a mano o con l'ausilio di speciali macchine e, solo dopo una lunga lavorazione su più fasi, sono pronti per essere indossati.
Foto in apertura: courtesy Omega/ Natalino Russo