Fashion

#TalkingWith Jean-Charles de Castelbajac

A tu per tu con il direttore artistico di Benetton
apparel clothing person human shirt man pants

Occhi azzuri penetranti e sorriso, Jean Charles de Castelbalac ci accoglie nel mondo colorato di Benetton, felice ed orgoglioso del suo operato. È un nome storico nel panorama della moda mondiale, fondatore del brand Iceberg, consulente per nomi come Max MaraCourreges e Kway. Innovatore e visionario, lo stilista è un creativo a 360°: disegna costumi per teatro, collabora con fotografi del calibro di Oliviero Toscani e creeò i celebri abiti quadri. 
Ed è stato proprio il fotografo italiano ad aprire la porta della sua ultima avventura a Jean Charles de Castelbajac: Benetton
Serviva infatti un innovatore come il poliedrico designer per dare una scossa al brand italiano che, per quanto sinonimo di qualità made in Italy al giusto prezzo, negli ultimi era entrato un po' in letargo. 
Uomo dalle mille idee e di cultura, ma anche grande intenditore di filati e tessuti, Jean Chares de Castelbajac ha voluto approcciarsi a Benetton partendo proprio dalle maglie e soprattutto studiando il passato: l'archivio storico, scrignio prezioso di ispirazione. Gli si illuminano gli occhi quando parla dei materiali che stanno alla base delle sue creazioni.
Abbiamo incontrato il creativo in occasione della celebrazione della partnership con Woolmark, per parlare di heritage, moda e sostenibilità. 

Lei è un nome storico del fashion e Benetton è un'icona italiana, com'è stato l'incontro. 
E' straordinario, è stato un incontro felice. Io ho lavorato per 30 anni in Italia, poi mi son fermato per 10 anni e poi la chiamata di Oliviero per venire da Benetton: mi sono sentito subito a casa. Abbiamo tante cose in comune, tanti punti di riferimento, la dimensione cromatica. In Benetton tutto era cristallizzato, avevano cambiato strategia e prodotti. puntavano sul fast fashion, ma la qualità c'era e era lì, andava solo risvegliata. Ricordo che i primi tempi io facevo degli schizzi la mattina e la sera mi portavano il campione finito, nemmeno quando facevo couture eran così veloci. Ho scoperto che Benetton è una casa di alta moda per tutti, con un livello di savoir faire straordinario! In questa azienda c'è tanta voglia di fare e tanta richiesta, io son sempre stata una persona molto produttiva, qui ho un balance. 

Quanto l'archivio ha influenzato le sue prime collezioni? 
C'è un archivio sentimentale, perchè Benetton fa parte della storia dell' "anti moda", e anch'io, negli anni 80 quando tutti puntavano sul romantico io facevo topolino, siamo entrambi rottura. Io avevo in testa questa idea di Benetton fatta di colori, idee innovative e pezzi evergreen: più stile che moda. Negli archivi ho trovato cose che mi hanno emozionato, per esempio ho ritrovato 50 piccole magliette come quelle delle Barbie di di colori diversi che venivan date ai rappresentanti come campionario, le ho prese e le ho portate con me nel mio studio perchè mi danno emozioni. E da lì ho iniziato a lavorare con dei codici precisi, come la qualità della maglia, sempre con l'idea che i miei pezzi non devono mai invecchiare e possono vestire chiunque. 

Mi parli della collaborazione con Woolmark?
Woolmark è un partner storico e con loro abbiam voluto mostrare tutta la potenzialità di Benetton che è in grado di avere una cartella colori da 200 tonalità e usare una lana 100%. E' una questione di sostenibilità. La pecora è un simblo dell'azienda, io ho voluto omaggiarla con un maglione con le pecore nella mia prima collezione, è stato un ritorno alle origini ed un grande successo. 

Lei che ha visto e vissuto la moda, che sogno ha oggi da realizzare con Benetton
E' più di un sogno, un progetto vero e proprio. Vogliamo fare una rivoluzione! Oggi c'è il lusso da un lato, con grandi designer e il fast fashion, a metà strada ci sono brand non tanto rivelanti. Benetton è un brand di carattere. Adesso stiamo lavorando su una collezione di nuovi basici, nuovi classici, con una cartella colori di nuance che vanno dal beige al blu navy. Abbiamo aperto punti vendita da Selfridges, a Printemps, abbiamo un nuovo negozio a Santa Monica, stiamo creando tante nuove realtà anche nel mondo del lusso. Le nostre proposte sono uniche, ironiche e ben fatte, si possono per cui posizionare molto bene. 

 

1 / 3

Articoli consigliati