L'intervista a Beatrice Grannò, l'attrice di "The White Lotus" con una grazia disarmante
L’attrice romana ha conquistato l’America con “The White Lotus”. Con noi parla di musica, dell’amica Simona Tabasco e della sua passione per le opere prime.
Text by SIMONE VERTUA
Photography MARCO D'AMICO
Styling GIULIO MARTINELLI
«Ho 30 anni. Non voglio più avere paura di muovermi e rompere qualcosa, alcune volte le cose si devono rompere. Questo mi ha permesso di essere dove sono in maniera silenziosa. Ora voglio andare dritta e accetterò anche i miei sbagli». Beatrice Grannò attrice della seconda stagione di “The White Lotus”, serie tv drammatica-tagliente di Mike White che l’ha resa nota a livello internazionale. Nella serie HBO ambientata a Taormina è Mia, l’amica controversa della escort che cerca l’affermazione con il suo talento musicale. Prima ancora ha recitato in “Zero”, “The time of indifference”, “Feel your memories”, “Security” e in “Doc - Nelle tue mani”. Compone e canta, suona il piano, la chitarra ed è appassionata di danza. A contraddistinguere la sua persona è la brillantezza, la gentilezza e una spiccata consapevolezza.
L’OFFICIEL ITALIA: L’Officiel Italia ha intervistato Sabrina Impacciatore e Simona Tabasco, con te chiudiamo il trittico delle donne italiane di “The White Lotus”.
BEATRICE GRANNÒ: Le ho viste! Entrambe erano stupende. Simona è una sorella, ci siamo conosciute 10 anni fa nelle toilette del Centro Sperimentale di Cinematografia, avevamo legato durante la terza fase di ammissione, lei era passata, io no e mi sono trasferita a Londra quattro anni lavorando per una compagnia teatrale di commedia assurda vicina al clowning. Al mio ritorno ci siamo ritrovate sul set di “Doc - Nelle tue mani” e un giorno Simona mi ha chiesto di aiutarla per un autoripresa per “The White Lotus” - incredibile perchè io avevo fatto il giorno prima lo stesso self-take per il ruolo di Mia - quindi l’ho aiutata e abbiamo girato queste scene insieme. Era il mio ruolo perfetto perchè cercavano un’attrice che sapesse suonare e cantare in italiano. Ricevetti la chiamata per la parte ma decisi di non confrontarmi con Simona, sai tra attrici siamo molto caute in queste situazioni perchè non sai se anche l’altra persona ha ricevuto la parte...
LOI: Chi ha fatto il primo passo?
BG: Chiamai il mio agente e mi confessò in maniera non ufficiale che il regista si era innamorato di me e Simona, ma dovevo tenere il segreto. Il giorno dopo Simona mi ha chiamato mandandomi ironicamente a quel paese per non averle detto niente, eravamo estasiate di andare a Taormina a lavorare.
LOI: E con Sabrina Impacciatore?
BG: La seguivo da diverso tempo, la sua verve era perfetta per il mondo tragicomico di White. La reputo un’artista e poter lavorare con lei, era una gratificazione incredibile.
LOI: Quando hai cominciato con la musica?
BG: Da piccola ma non mi sono mai visualizzata come una musicista, perciò mi sono spostata sulla recitazione, in questo modo potevo far convergere le mie passioni. Negli ultimi anni la mia musica sta diventando sempre più ingombrante e ora sto lavorando con un management. Non ho la pretesa di essere una cantante da hit, vedo questo mondo musicale come se fosse una coda del mio essere attrice. Voglio conservare parte del mio talento in una scatola e presentarmi con la canzone giusta al momento giusto.
LOI: Per recitare segui un metodo preciso?
BG: Non credo ci sia un metodo assoluto, devi fare un collage di tante cose che assimili nel tempo. La concentrazione è un elemento fondamentale ed è facile distrarsi sia sul set che fuori dal set. Metaforicamente è come quando c’è un ago con una cruna strettissima e devi infilare il filo, devi essere concentrato, fermo sul tuo obiettivo e calmo; una volta che il filo passa dall’altra parte, puoi mollare tutto. Perciò se parlassimo di recitazione quando sei dentro a quell’emozione, hai raggiunto l’obiettivo, ma se ti distrai non ci riuscirai mai.
LOI: Che rapporto hai con la moda?
BG: Sto lavorando con la stylist Valeria Marchetti che mi sta educando ad estetiche che mi affascinano. Mi piace ricordare con gli abiti un’emozione antica o retrò pur restando al passo con il tempo, look che profumano di passato ma non tanto da diventare costumi. Mi piace presentarmi alle occasioni con un’energia differente questo per far vedere che so portare un determinato look. Mi piacciono Chanel, Valentino, Gucci, recentemente sono stata a Parigi in un vintage e sono impazzita per degli abiti timeless e a mio parere sono i pezzi su cui si dovrebbe puntare.
LOI: Chi sono le tue attrici di riferimento?
BG: Emma Stone per la sua versatilità, è capace di cantare, recitare, scrivere, far sorridere, commuovere e ha aperto la sua compagnia di produzione insieme al marito e regista Dave McCary. Tra le italiane stimo Valeria Bruni Tedeschi, per il suo potente interesse artistico, ho avuto modo di lavorare con lei sul film “The time of indifference” in cui io ho interpretato il ruolo di sua figlia. Mi piace anche Alba Rohrwacher e della mia generazione Valentina Bellè, l’ho vista nella serie “The Good Mothers” ed è stata bravissima.
LOI: Che cosa ti ha insegnato stare sul set di “The White Lotus”?
BG: Mi ha riportato a quando studiavo all’accademia a Londra dove mi hanno insegnato che bisogna sempre trovare un escamotage per tenere il pubblico dalla nostra parte. Mike White mi ha fatto comprendere che in scena puoi lasciarti andare quando hai un’occasione. Sul piano musicale la mia coach Este Haim del gruppo americano Haim mi ha sbloccato: durante le live performance al piano mi diceva: “Mia deve flexare. Devi essere più strafottente e tirare fuori la voce”. Questa cosa è accaduta e ho scoperto una nuova vocalità, ora non ho più la necessità di nascondermi dietro una voce tenera.
LOI: Un aneddoto divertente?
BG: Alcuni forse non li posso raccontare… Siamo stati 3 mesi a Taormina fuori stagione ed è isolata e surreale. Dopo tanto tempo gli americani con cui trascorrevamo le giornate volevano andare in una città e allora abbiamo portato il cast a Catania. Ovviamente loro si aspettavano una New York, volevano mangiare messicano e andare in un nightclub, alla fine ne abbiamo trovato uno, ci siamo andati e dopo 10 minuti siamo tornati perchè era esilarante.
LOI: Con Simona Tabasco avete fatto la campagna di San Valentino di Skims, Com’è nata questa collaborazione con Kim Kardashian?
BG: È stato uno dei primi segnali che ci ha fatto capire il successo a cui stavano andando incontro. La campagna valorizzava la femminilità diversificata, abbiamo conosciuto Kim, la descriverei come una nuvola perchè mi ha stregata con la sua gentilezza e sensibilità.
LOI: Secondo te sono cambiati i ruoli che affidano alle ragazze nel cinema?
BG: Percepisco uno shift nel cinema: in passato la donna veniva rappresentata fragile e con le difficoltà sociali, oggi c’è una tendenza a rappresentare la donna tenace, a muso duro e del riscatto a tutti i costi. C’è un’ondata di femminismo pop che sposo con tutta me stessa, ma allo stesso tempo non è tutto bianco o nero, in mezzo ci sono delle sfumature meravigliose, perciò secondo me dovrebbe esserci uno spazio per donne che infondono messaggi potenti con grazia e dolcezza.
LOI: Chi sono i registi con cui sogni di lavorare?
BG: Paolo Virzì, Luca Guadagnino, Matteo Rovere mi hanno sempre reso felice con i loro lavori. Guardo molto ai primi film dei registi emergenti perchè possiedono una forte voglia di raccontare storie incontaminate e fresche.
Oggi c’è una tendenza a rappresentare la donna tenace, a muso duro e del riscatto a tutti i costi. [...] Secondo me dovrebbe esserci uno spazio per donne che infondono messaggi potenti con grazia e dolcezza.
LOI: Un genere su cui ti vorresti cimentare?
BG: Il realismo magico, film con un’estetica realistica anche indie se vogliamo, ma con elementi fantastici.
LOI: Qual è la soddisfazione più grande del tuo lavoro?
BG: Ho la fortuna che si stanno concretizzando i miei sogni, più vado avanti più capisco che abbiamo una bussola che ci indirizza sulle decisioni da prendere e questo è il nostro istinto. Inconsciamente lo sono sempre stata ma oggi è sempre più chiaro che in ogni momento di difficoltà è importante seguire lo stomaco a costo di imparare dai propri errori.
LOI: E il tuo futuro?
BG: Il mio mestiere è una montagna russa, non ci sarà mai un momento di stabilità in ambito artistico. Mi auguro di restare a fuoco senza perdermi, realizzarmi a livello internazionale e sul piano musicale.
HAIR: Giulio Ordonselli @ SIMONE BELLI AGENCY
MAKE UP: Charlotte Hardy @ SIMONE BELLI AGENCY
PHOTO ASSISTANT: Daniele Bonanni
PRODUCTION: Studio D
LOCATION: Bottega Otello Scatolini, Roma