10 mosse per coltivare l'eleganza spirituale
"Dopo tanta nebbia, ad una ad una si svelano le stelle", scriveva Ungaretti nella poesia "Sereno": dopo un anno difficile che ha arrecato sofferenze e stravolgimenti di quella realtà alla quale eravamo tanto abituati, ed oserei dire affezionati, con l'inizio di un nuovo anno e la graduale distribuzione del vaccino, forse anche noi possiamo dire, con un certo sollievo, di iniziare a vedere la luce in fondo ad un tunnel che fino a pochi mesi fa sembrava interminabile. L'augurio dunque è che il 2021 possa essere l'anno della rinascita, della nostra personale fioritura come esseri umani, perché in fondo, ce lo siamo meritati. Ma soprattutto, quello che stiamo gradualmente riconquistando è la speranza, quella magia o meglio l'inspiegabile e affascinante motore delle nostre esistenze, fin dal principio dei tempi. Ma cosa vuol dire sperare? Partiamo dicendo che la speranza deve essere coltivata, quotidianamente, è un atto di fede. Speranza è una positività sincera, una gioia compartecipe che penetra nei nostri cuori e ci mette in moto. La speranza è una scelta ed è alla base del perseguimento dell'eleganza spirituale. Non si tratta di semplice gentilezza, con la quale viene spesso ed erroneamente confusa, quanto piuttosto di un peculiare modo di agire e comportarsi nei confronti della vita, un agire saggio, un andare verso l'altro, un gesto di connessione, ma soprattutto di dialogo. Perseguire l'eleganza spirituale richiede impegno e dedizione, perché implica la capacità di prendere in mano la propria vita e guidarla, senza essere succubi degli eventi o delle circostanze. Scegliere l'eleganza spirituale significa scegliere la luce, sempre, incondizionatamente. Significa tendere la mano verso l'altro per coltivare amicizie sincere e libere. Portare questa trasformazione nella nostra esistenza implica necessariamente il portare l’eleganza del sacro nella vita quotidiana. Significa stabilire che è proprio la capacità di fiorire come esseri umani, data e aperta a chiunque, l’elemento ultimo che caratterizza la forza di una comunità e la scelta di un linguaggio in grado di creare ponti, comprensione, vicinanza. Ma quando possiamo davvero affermare che il nostro spirito sia elegante? Di seguito elenchiamo i 10 passi fondamentali da seguire giorno dopo giorno, per prendersi cura della propria anima.
I 10 PASSI PER COLTIVARE L'ELEGANZA SPIRITUALE
- Creatività non convenzionale
Sviluppate un atteggiamento creativo, eterodosso, non convenzionale.
- Radici
Trasformate valori, radici, identità in terreno fertile per generare amicizia sincera e relazioni affettive.
- Linguaggio
Valorizzate parole e linguaggio che uniscono, non generano allarmismo ma occasioni di dialogo, comprensione e cura.
- Più cultura
Solo il colpo d’ali di chi può immaginare un’idea diversa della vita può farci riscoprire il senso della bellezza e dello stare insieme.
- Buon selvaggio?
Lasciamo andare la nostalgia per un passato di purezza romantica e il mito del buon selvaggio non attuabile.
- Uomo e natura
Uomo e natura sono uniti in un processo comune. Salvare la natura in quanto tale non basta.
- La rete
Ogni esperienza moltiplica la propria efficacia se inserita in una rete. Nessuno cambia il mondo da solo.
- Scegliere la luce
Non serve liberarci dall’esperienza del vivere ma da ciò che ci impedisce di vivere, che non ci permette di scegliere la luce.
- Saggezza ecologica
Coltivate una mente ecologica, aperta, senza chiudervi in punti di vista rigidi e assoluti
- Eleganza relazionale
Nella comunità dell’eleganza spirituale creiamo la relazione e la comunità della cura per noi e il mondo.