Le Grand Tour, la collezione di Alta Gioielleria di Van Cleef & Arpels
Percorso iniziatico di formazione al tempo stesso mondana, artistica e culturale, il Grand Tour era l'irrinunciabile rito di passaggio per completare la formazione aristocratica. Da Londra a Parigi, dai ghiacciai svizzeri alle città italiane, Van Cleef & Arpels ne ripercorre le tappe in cerca d'ispirazione per i suoi pezzi unici
Comincia da un tempietto neoclassico nell'azzurro e bianco delle porcellane di Wedgwood la mise en scene a Villa Medici, la sede romana dell'Accademia di Francia, della collezione di Alta Gioielleria di Van Cleef & Arpels, Le Grand Tour. Una settantina di pezzi unici che, con il virtuosismo della craftmanship caratteristico della maison, recuperano dettagli, ispirazioni, suggestioni legati all'arte e alla cultura delle città tappe obbligate del percorso di formazione degli aristocratici del 700 e dell'800. Pezzi che reinventano motivi decorativi della gioielleria etrusca, medievale, rinascimentale, in un risultato finale di elegante classicità.
Tanti i modelli breathtaking, dalla collana Regina Montium, ispirata alla fascinazione romantica per le Alpi, con le sue straordinarie tormaline accostate a zaffiri e acquamarine, alla collana Chant des Gondoliers, i cui cabochon di turchesi esaltati dai diamanti catturano l'azzurro delle acque della laguna veneziana. Si rifà alla gioielleria etrusca la collana Villanova con le sue splendide rubelliti, alla cultura romana Jardin de Mosaique, sautoir trasformabile, vero trionfo di smeraldi colombiani degno della Maharani di Baroda, storica cliente della Maison. Ed è un omaggio al tempio di Diana a Villa Borghese l'altro sautoir trasformabile in zaffiri, smeraldi, perle e diamanti.