La magia della fotografia: intervista a Stefano Guindani
Affermato fotografo di moda, ha lavorato per Armani e Versace e brand del lusso regalando immagini iconiche che hanno definito il panorama fashion. Ma il suo sguardo non si è fermato qui. Spinto da un'insaziabile curiosità, ha portato il suo obiettivo anche su luoghi dimenticati come Haiti. «Sono guidato dalla costante ricerca della bellezza», rivela a L’Officiel. «In una continua intima esplorazione di esperienze di vita».
Con il suo sguardo discreto ha catturato la bellezza in tutte le sue forme: dalle sfilate di Giorgio Armani ai divi del cinema, dalla creatività di Donatella Versace ai volti dei bambini di Haiti. Non è tutto. Stefano Guindani ha esteso il suo sguardo incisivo anche al reportage, sempre alla scoperta della magia. Non a caso “Discover the Magic” è il nome del progetto di IED, nato in collaborazione con Honor, che l’ha coinvolto: Guindani è stato maestro speciale di una masterclass per gli studenti del corso di Fashion Stylist e Editor dello IED Roma. Un’iniziativa che ha accompagnato i ragazzi, tutti armati di uno smartphone Honor Magic6 Pro, in un affascinate viaggio nella fotografia di moda. Per l’occasione abbiamo incontrato il fotografo, che ha condiviso memorie, visioni e prospettive dell'arte fotografica.
L'OFFICIEL ITALIA: Lei ha iniziato la sua carriera da fotografo da giovanissimo, con esperienze nel mondo della danza e del teatro. Cosa l'ha spinta poi verso il reportage e la moda?
STEFANO GUINDANI: È stato un percorso naturale, guidato dalla mia costante ricerca della bellezza. La moda e il lusso mi hanno sempre affascinato per la loro capacità di incarnare sogni e aspirazioni. Ho trovato estremamente interessante l'idea di catturare e raccontare questi sogni attraverso le mie fotografie. Il mondo della moda offre una tela su cui è possibile dipingere visioni ideali di bellezza, stile e creatività, e mi ha permesso di esplorare e sperimentare nuovi linguaggi visivi. D'altra parte, il reportage mi ha dato l'opportunità di raccontare storie autentiche e spesso dimenticate, come quelle dei bambini di Haiti. Mi piace pensare che il mio lavoro possa contribuire a sensibilizzare e a far riflettere le persone su realtà lontane e diverse dalla nostra quotidianità.
LOI: Nella sua carriera ha collaborato con brand del lusso come Armani, Versace, Porsche e Lamborghini. Ma ha anche scattato per la Scala di Milano, ha realizzato ritratti di attori e reportage in luoghi dimenticati come Haiti. Qual è il fil rouge che lega i suoi scatti?
SG: La mia curiosità è il filo conduttore di tutto il mio lavoro. È una continua e intima ricerca di esperienze di vita. Che io stia fotografando una sfilata di alta moda per Armani o un ritratto di un bambino ad Haiti, sono spinto dal desiderio di scoprire e raccontare storie umane. Mi affascina come, indipendentemente dalle circostanze esterne, l'essere umano, possieda le stesse debolezze, paure e bellezze. Il contesto può cambiare, passando da un elegante set di moda a una strada polverosa in un villaggio remoto, ma l'essenza dell'umanità rimane costantemente interessante. È questa connessione profonda con l'esperienza umana che cerco di catturare in ogni mio scatto, rendendo ogni immagine un tassello di un mosaico più grande che parla della nostra comune condizione umana.
LOI: Quali fotografi ha come fonte di ispirazione?
SG: Amo Herb Ritts e Irving Penn per i ritratti, Richard Avedon e Steven Meisel per la moda, Henri Cartier-Bresson e Saul Leiter per lo street, e molti altri. Il mio lavoro è un continuo aggiornamento, uno studio continuo.
LOI: Cosa cerca nelle sue fotografie? È sempre soddisfatto dei risultati?
SG: Dal punto di vista puramente estetico spesso ricerco linee e geometrie, qualcosa che orienti l’occhio e razionalizzi un pensiero attraverso l’immagine. Dal punto di vista dei contenuti, ricerco l’etica del pensiero. Non sono sempre soddisfatto del mio lavoro, sarebbe impossibile, ma anche alla mia insoddisfazione do valore. Nella società attuale l’insoddisfazione e il fallimento sono spesso sottostimati, mentre sono il motore di creatività e perfezionamento.
LOI: Come ha vissuto la transizione dalla pellicola al digitale e, più recentemente, l'evoluzione della fotografia con smartphone?
SG: Sempre con entusiasmo. Le possibilità che mi proiettano nel futuro sono sempre stimolanti per me. Questo vale in generale, anche per quanto riguarda le idee, non solo per le innovazioni tecnologiche.
LOI: “Discover the Magic” è il nome del progetto di IED nato in collaborazione con Honor, nonché il tema della masterclass che ha recentemente tenuto per gli studenti del corso di Fashion Stylist e Editor dello IED Roma. Può parlarci di questo progetto?
SG: "Discover the Magic” è un contest per giovani creativi del mondo della moda. Questo progetto rappresenta un'importante opportunità per gli studenti di immergersi nel mondo della fotografia, sviluppando non solo le loro competenze tecniche, ma anche la loro sensibilità artistica. Nel settore della moda, avere una conoscenza approfondita della fotografia è assolutamente fondamentale. la La fotografia non è solo uno strumento per catturare immagini, ma è anche un mezzo per raccontare storie, esprimere concetti e creare emozioni. Attraverso questo contest, i partecipanti hanno avuto l'opportunità di esplorare la magia che si nasconde dietro ogni scatto grazie a Honor Magic6 Pro, scoprendo come luce, composizione e soggetto possano trasformarsi in un racconto visivo potente e affascinante.
LOI: Com'è stato lavorare con i ragazzi del corso su questo progetto? Come incoraggia gli studenti a sviluppare il loro stile unico e la loro voce creativa?
SG: Viene fatto un racconto molto arbitrario delle nuove generazioni, i ragazzi sono curiosi e hanno voglia di fare. Non vogliono sottostare alle regole che la nostra società gli vuole imporre, come è giusto che sia. Quando lavoro con i ragazzi cerco di stimolare la loro creatività spingendoli a farsi contaminare dai più svariati linguaggi. Mi diverte molto avere a che fare con giovani talenti perché alimentano il mio entusiasmo.
Photographer: Silvia Grossi
Model: Carmen Paola Romano, Euphoria Fashion Agency
Stylist: Silvia Grossi
Make-up & Hair: Martina Chiacchio/ Simona Bravini
Look Ginevra Odescalchi
Master Class "Discover the Magic" Honor/IED Roma
Photographer: Sara Andraghetti
Model: Noemi Tassiano - Nur management
Stylist: Sara Andraghetti
Make-up & Hair: Martina Chiacchio/ Simona Bravini
Clothes: Stylist Archive
Master Class "Discover the Magic" Honor/IED Roma
LOI: Cosa rende magica una fotografia?
SG: La composizione e l’inquadratura unica di ogni fotografo sono finalizzate a creare un’atmosfera suggestiva, coinvolgente, fastidiosa o emozionante. Con particolari tonalità di colore si può avere un impatto emotivo straordinario.
LOI: Quali sono le principali differenze tra la fotografia con una fotocamera tradizionale e quella con uno smartphone come l’Honor Magic6 Pro per la fotografia di moda?
SG: Lo smartphone è un eccezionale compagno di viaggio, comodo e sempre pronto, con potenzialità fotografiche sempre maggiori. Per me è anche un insostituibile blocco di appunti: scatto foto velocissime che poi torno a sviluppare sia in fase di ricerca che pratica. Ovviamente con una fotocamera, su alcune tipologie di foto, ci sono dei vantaggi, ma in alcune situazioni la comodità, la discrezione e la velocità dello smartphone sono imbattibili.
LOI: Lei per Honor è ambassador e spokesperson per la parte relativa al comparto fotografico. Com'è nata questa partnership?
SG: Credo che cercassero la testimonianza di un professionista. Un occhio tecnico oltre che artistico.
Photographer: Laura Gianese
Model: Eleonora Mallus Euphoria Fashion Agency
Stylist: Laura Gianese
Make-up & Hair: Martina Chiacchio/ Simona Bravini
Look 1: Dress Designer Silvia Manzara
Look 2: Dress Caterina Moro
Master Class "Discover the Magic" Honor/IED Roma
Photographer: Celine Romano
Model: Elena Magri FASHION ART WISE PRODUCTIONS
Stylist: Celine Romano
Make-up & Hair: Martina Chiacchio / Simona Bravini
Master Class "Discover the Magic" Honor/IED Roma
LOI: Quali consigli darebbe a chi vuole migliorare le proprie capacità fotografiche e affinare il proprio stile utilizzando uno smartphone?
SG: Grazie allo smartphone, all’AI e agli algoritmi dello smartphone si possono sperimentare punti di ripresa e situazioni limite che con le macchine fotografiche richiederebbero grandi teleobiettivi o supporti particolari. Senza dimenticare poi che lo smartphone e in questo caso Honor Magic6 pro ha modalità “pro” e quindi la possibilità di affinare la propria tecnica in modalità “professioni".
LOI: Con l'avvento delle tecnologie emergenti, come l'intelligenza artificiale e la realtà aumentata, come evolverà la fotografia di moda?
SG: L’IA è interessantissima: un suo uso moderato sicuramente agevolerà il nostro lavoro. A mio parere le immagini create con IA non potranno mai andare a sostituire l’emozione “reale” di un’immagine. Così come i mondi digitali potranno avere un’utilità ma non andranno mai a sostituire l’incontro fisico delle persone. Perché la realtà fisica ha sfumature emozionali che la creazione digitale non può avere.
Photographer: Carmen Stumpo
Model: Roberta Merz, Euphoria Fashion Agency
Stylist: Carmen Stumpo
Make-up & Hair: Martina Chiacchio/ Simona Bravini
Look 3 by @serafina_creation
Master Class "Discover the Magic" Honor/IED Roma