Interviste

L'arte di Ruben Baghdasaryan

In conversazione con l'artista armeno famoso per le sue illustrazioni figurative. La sua arte racconta l'universo kinky, la fotografia, la moda e lo spettacolo con un punto di vista unico e personale.
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Illustratore, classe 1994, Ruben Baghdasaryan ha già lavorato con alcuni dei più grandi nomi della moda e dello spettacolo, dalla Maison parigina Jacquemus al suo eroe d'infanzia Beyoncé, per cui ha curato una collezione di merchandising. Baghdasaryan è cresciuto in Armenia e attualmente è basato a Los Angeles, appassionato di moda e la cultura queer degli anni '80, oggi partecipa alle fashion week worldwide portando le sue illustrazioni dal linguaglio universale e immediato in tutto il mondo.

Come hai iniziato con le illustrazioni?
Avevo la passione e la capacità di disegnare fin da piccolo. Da bambino, era un modo per fuggire e creare il mio universo. Sono profondamente influenzato dal maestro dell'illustrazione di moda di tutti i tempi Rene Gruau, che ha lavorato alle campagne di Maison come Dior, Air France, Martini e orologi Omega. Ho iniziato a disegnare regolarmente cinque anni fa e i social media sono diventati il mio luogo dove mostrare e condividere la mia arte con il mondo. Mi ci è voluto molto tempo e molte scelte di carriera e ho fatto cose diverse per arrivare a questo punto. Da giovane artista ho sempre prestato attenzione alla moda e allo stile, alla bellezza del vestire, che oggi costituisce una grande parte del mio lavoro. Dopo essere stato invitato per la prima volta nel 2018 per illustrare la Paris Fashion Week della, mi sono sentito molto legato al mio lavoro e mi è sembrato molto organico. Le persone ora possono davvero sentire la tua passione e la tua autenticità, il che mi ha fatto anche capire che questo è ciò che dovrei continuare a fare per il resto della mia vita.

Dalle foto di nudo di Herb Ritts e Bruce Weber, alla moda di Thom Browne e Maison Martin Margiela, quali sono i soggetti delle tue opere?
I soggetti delle mie opere d'arte possono essere molto casuali, dai ritratti alle figure intere, dalla moda al sesso. Di solito non ci penso, mi vengono in mente solo quando mi sveglio la mattina. Ultimamente ho iniziato a dipingere più ritratti perché mi sento spesso solo.

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Quali sono le tue principali ispirazioni?
La mia ispirazione viene dalle distrazioni, trovo tanta bellezza nei corpi degli uomini sicuri e sexy e penso che sia la cosa più erotica del mondo.

Pastelli ad olio, acquerelli, matite colorate... Come usi o traduci le tue tecniche quando lavori?
Il mio metodo di lavoro cambia a seconda del mio umore, o dal risultato finale che voglio ottenere. Il carboncino è sempre stato il mio mezzo preferito perché ne amo molto il suono, uso anche l'acrilico per i formati piccoli. Per me è importante la fluidità, la combinazione dei colori, la cattura del senso del momento, la disposizione e l'uso dello spazio, ma la cosa fondamentale è il disegno forte.

C'è un momento nella storia in cui avresti voluto vivere? 
Sicuramente all'inizio degli anni '80, a Parigi o a New York! Dove c'era la vera moda, la discoteca e il sesso. Incontrare il mio eroe Yves Saint Laurent a Parigi e ballare allo Studio 54 insieme a Robert Mapplethorpe.
 

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Quali sono le tue passioni? Cosa fai nel tempo libero? 
Per ora trovo la mia passione nel mio lavoro, e credo che se vuoi diventare un vero artista devi dedicarti al tuo lavoro dalla mattina alla sera. Più disegno, più sono felice. Così lo faccio tutti i giorni, ricordo che i miei amici mi dicevano "devi trovare un equilibrio tra il tuo lavoro e la vita" e quando c'era un tempo libero per me che dovevo uscire con loro e c'era questa vocina nella mia testa che diceva "devi smettere di farlo perché stai sprecando il tuo dono", meglio stare a casa e utilizzare il tuo dono piuttosto di diventare una farfalla sociale. Così dopo ho iniziato a disegnare ogni giorno. Per me è una specie di meditazione ed è terapeutico. È qualcosa che voglio fare davvero. La mia vita è il mio lavoro.

Qual è il tuo rapporto con i social network? 
Sono molto legato ai social network, soprattutto a Instagram. Mi stupisce solo il fatto che tu riesca a creare virtualmente delle connessioni e che la tua arte sia disponibile in tutto il mondo in un secondo. Quello che faccio sui social media è raccontare storie, aggiungendo solamente più bellezza.

Come vedi la sua carriera nel futuro?
Guardando indietro alla mia carriera, passare all'illustrazione dal graphic design cinque anni fa è stata la cosa migliore che abbia mai fatto. Sono stati 5 anni straordinari, e sono sempre grato e sorpreso che le cose continuino a cambiare per me. La commissione ideale per me sarebbe quella di lavorare con le riviste e creare illustrazioni per le copertine come negli anni '80. In futuro mi immagino nel sud della Francia, un villaggio di Mougins circondato da foreste, vivere e dipingere l'amore della mia vita. Aspetto che qualcuno mi faccia una proposta.
 

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