La Rappresentante di Lista racconta il loro universo musicale liberato da ogni etichetta
Dopo il successo di Sanremo e il tour "My Mamma", Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina, fondatori della band La Rappresentante di Lista, raccontano il loro rapporto con la moda, i loro riferimenti musicali e accennano al loro nuovo romanzo in uscita.
Veronica Lucchesi è cantautrice e co-fondatrice della band La Rappresentante di Lista insieme a Dario Mangiaracina. «Ci conosciamo da 10 anni, avevamo iniziato a lavorare per la stessa compagnia teatrale siciliana Civilleri/Lo Sicco e ai tempi la musica era un passatempo». Da una parte Veronica, una donna spinta dalla necessità di comprendere la natura delle cose per ritrovare l’equilibrio nel bene: «Il mio senso smodato per la giustizia mi ha portato a studiare giurisprudenza. Ho mollato perchè non mi riconoscevo nell’ambiente. Nemmeno dal punto di vista estetico». Dall’altra Dario, laureato in medicina: «Ho studiato e vissuto la medicina come una materia umanistica nonostante l’approccio scientifico. Quando sei in corsia vivi esperienze di vita, dalla nascita alla morte». La loro musica è riflessiva, energica, postmoderna e schierata come un inno per la patria. Insieme cercano di tracciare percorsi musicali non ancora battuti, battezzando il loro genere con la non definizione di “queer pop:” «Non siamo mai stati interessati a individuare una categoria, così abbiamo deciso di giocare con i termini. Certo c’è l’attenzione nella nostra scrittura alle questioni esistenziali e alle relazioni mai banali che ci ha avvicinato al mondo LGBTQI+.» racconta Dario. Dal punto di vista musicale sono sperimentali, slegati da ogni genere di comfort zone. Per la scrittura, seguono un loro modus operandi, un drive condiviso su cui scrivono entrambi per poi unire i pensieri. «I temi delle canzoni non vogliono aderire a schemi preconfezionati, per questo possono essere argomenti scomodi o poco rappresentati», spiega Veronica. «I nostri testi sono come utopie che cerchiamo di raggiungere. Vogliamo approcciarci al mondo e alle persone presentando la migliore delle ipotesi possibile», aggiunge Dario. Del resto “No armi! No guerra, no violenza”, è uno dei loro messaggi più forti e viene urlato ai loro concerti con la canzone Resistere. «È un’azione forte e non scontata, non si tratta di scriverlo ma urlarlo e sperare che non venga recepito come slogan anacronistico. Nell’ultimo disco abbiamo sottolineato questo aspetto attivista, perché è arrivato il momento di creare una comunità per cercare di sistemare alcune situazioni».
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«È arrivato il momento di creare una comunità per cercare di sistemare alcune situazioni»
Durante lo shooting chiedono di ascoltare i Talking Heads: «Inizialmente ero appassionata di grandi voci femminili come Billie Holiday, Janis Joplin, Aretha Franklin, Peggy Lee, Etta James e Nina Simone, tentavo di imitare le loro fioriture canore. Ma i miei amori più grandi rimangono The Who, i Led Zeppelin, Beyoncé, Yes, Missy Elliott, Noga Erez e i Talking Heads». «Da ragazzo ho ascoltato tanto cantautorato italiano» racconta Dario, «tra i miei preferiti Battiato, Battisti e Dalla. Ascolto tanto jazz mi piace in particolare Keith Jarrett e in tempi recenti mi ha influenzato la musica di Tha Supreme». Di Elisa, Veronica racconta: «avevo cantato la cover di “Luce (Tramonti a Nord Est)” con Rancore... Dopo la performance ci siamo incontrate in albergo e ci siamo salutate molto timidamente, soprattutto io. L’ho sempre ammirata, percepisco la sua energia e genialità nello scovare nuove melodie. Non si è mai adagiata sui suoi successi ed è sempre stata al passo con il tempo, sarebbe bello collaborare con lei». Un altro aspetto che contraddistingue la band è il rapporto con la moda. «Con il tempo ho compreso l’estetica e la linea che mi piacerebbe perseguire. Mi piace ritrovare l’elemento performativo nell’abito, come fosse un’estensione musicale. Da Sanremo, Pierpaolo Piccioli con Valentino è stato un nostro grande compagno di viaggio. Dopo aver visto la collezione Haute Couture “Of Grace and Light” F/W 20 abbiamo inviato loro una proposta, ed è nato un dialogo e poi la collaborazione. Lavoriamo anche con Casa Preti di Mattia Piazza, con cui abbiamo immaginato i capi per il tour», spiega Veronica, «e ci piace molto Schiaparelli diretto da Daniel Roseberry», aggiunge Dario. In cantiere hanno un libro, un romanzo che sarà firmato da entrambi e verrà presentato in autunno. «Lo stesso album “My mamma” è nato come un affluente di un libro che Dario aveva iniziato anni fa».
Talent LA RAPPRESENTANTE DI LISTA
Foto MATTIA GUOLO
Styling GIORGIA CANTARINI
Intervista SIMONE VERTUA
Hair ALESSANDRA ANDREOTTI
Make up ELISA MAISENTI using Layla Cosmetics
Photo Assistants ELENA BENVENUTO E MATTEO DELIA
Styling Assistant LAURA LOMBARDO