Interviste

L'intervista a Chloë Sevigny e il progetto con Zalando

Fashion icon, attrice, regista e grande musa del cinema indipendente. In queste pagine racconta il progetto “Unwrap Your Story”, di Zalando. 

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Originaria del Massachusetts, classe 1974, Chloë Sevigny è fashion icon, attrice e regista. Scoperta dalla fotografa Nina Schultz per le strade di New York, dove si è trasferita a diciott’anni,  conquista i designer - sarà testimonial per Louis Vuitton e Miu Miu - e il mondo del cinema indipendente. Candidata all’Oscar e al Golden Globe per il ruolo di Lana Tisdel in “Boys Don’t Cry” (1999), lavora con registi quali Mary Harron (“American Psycho”, 2000), Lars von Trier (“Dogville”, 2003), Jim Jarmusch (“I morti non muoiono”, 2019)…Tra i suoi ultimi progetti, interpreta uno dei “cigni” in “Feud: Capote vs The Swans” di Ryan Murphy, insieme a Naomi Watts e Diane Lane, ed è regista del cortometraggio “Toxic Femininity”, sulla drag Lypsinka. L’abbiamo incontrata durante le riprese della campagna di Zalando per le imminenti feste.

L’OFFICIEL ITALIA: In “Unwrap Your Story” vediamo alcuni tratti della tua personalità attraverso gli occhi delle persone a te vicine. C’è una versione di te che il pubblico non vede spesso? 
Chloë Sevigny: Mi piace pensare a me stessa come a un individuo concreto. È divertente giocare a travestirsi ed essere glamour, ma prendermi cura di mio figlio e della casa, in questo momento della mia vita, è appagante. Lavoro da 30 anni, il tempo con gli amici e la famiglia mi sta a cuore. E le vacanze sono un momento per riflettere e ringraziare, per apprezzare le persone che amiamo e ci sono care, spero che la campagna rifletta questi sentimenti. 

LOI: Com’è stato lavorare con il team di Zalando?
CS: Coinvolgente e collaborativo. Ho potuto dare un feedback su ogni aspetto e questo mi ha dato un senso di libertà e di controllo. 

LOI: Come ti esprimi attraverso la moda? Hai un capo di abbigliamento che ti fa sentire particolarmente sicura di te? 
CS: Attraverso la moda cerco di rimanere fedele a quello che sono, ai miei interessi e alle mie opinioni. Indipendentemente dagli altri. Lo stile, invece, è qualcosa con cui si nasce. 

LOI: La stagione delle feste è alle porte, quale sarà il tuo outfit? 
CS: Classico: un abitino nero, il velluto, i fiocchi e le labbra rosse.

LOI: Come si è evoluta la tua arte e, di conseguenza, il tuo stile? 
CS: La mia arte è sfaccettata: dalla recitazione, alla regia, al design. Spero che il mio modo di vedere il mondo si rifletta in una certa misura nel modo in cui mi vesto, spesso con abbigliamento vintage.

LOI: Dove cerchi ispirazione? 
CS: Oggi, con un bambino di tre anni e mezzo, il mio “consumo” di arte è ai minimi storici. Mi manca andare per musei e gallerie, al cinema o leggere una rivista. La maggior parte della mia ispirazione proviene dalla mia spinta competitiva, dal mio impulso a creare e a trovare appagamento nel realizzare qualcosa e nel cercare di farlo bene.

LOI: Cosa consiglieresti ai giovani, affinché scoprano e celebrino se stessi? 
CS: Rimpiango i lavori e le opportunità che ho rifiutato. Penso che quando si è giovani si debba sperimentare, il più possibile, provare cose nuove, giocare. Vorrei anche essere stata più gentile con me stessa, sono stata estremamente critica con la mia immagine.

LOI: Qual è il più bel regalo ricevuto? E quello fatto? 
CS: Mio marito mi ha regalato gli orecchini antichi che avevo preso in prestito da un antiquario per il matrimonio. È stato un gesto romantico, ora potrò indossarli per sempre. E ho sempre in borsa la crema mani e il balsamo regalatomi da Dick Page, il mio truccatore durante le riprese di Zalando. Io ho regalato a mia madre dei vasi per le piante in cucina, le vede ogni giorno e può pensare a me.

LOI: Sei autentica in tutto ciò che fai. È il fattore chiave del tuo successo? 
CS: Il termine “autentico” è forse oggi abusato. La maggior parte delle persone è affamata di cose nuove ed eccitanti, come alcuni dei miei primi lavori cinematografici. Mi sforzo di lavorare con persone che mi ispirano e che raccontano storie differenti. 

LOI: Puoi condividere qualche progetto in corso?  
CS: Ho diretto una performance di Lypsinka per un gruppo teatrale che amo. Sarà online nel nuovo anno, e non vedo l’ora che i suoi fan la rivedano in tutto il suo splendore.

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