L'intervista alla cantante coreana Yulee Choi
Recentemente ha rilasciato il suo novo singolo "Where do we go", parliamo di Yulee, una tra le cantanti coreane più amate del momento.
Il suo secondo singolo, “Where do we go” - 4,5 milioni di visualizzazioni su YouTube in tre mesi - esplora «le difficoltà che prima o poi si pongono naturalmente davanti ad ognuno di noi». Prima di essere una cantautrice - debutta nel 2024 con il nome d’arte di YULEE -, Yulee Choi è la CEO di SRP Entertainment, etichetta discografica con la quale dal 2021 gestisce il gruppo femminile Rocking Doll - Roa, Ahri, Juri e Rena -, astro nascente del K-pop. «È affascinante», dice di questo genere i cui membri affollano i front row delle sfilate di Milano e Parigi appassionando milioni di fan, «vedere come si sia guadagnato un così grande interesse in giro per il mondo». Nata a Busan in Corea, ha studiato Lingue Orientali ma è sempre stata appassionata di musica. «Da piccola amavo cantare e ballare esibendomi davanti alla mia famiglia. Più o meno intorno agli otto anni ho iniziato ad interessarmi in modo più serio alla musica». Nel 2021 è in Italia per il Festival di Venezia, dove sul red carpet è vestita per l’occasione da Dolce&Gabbana. «Sono aggiornata sulle tendenze, ma non sono una fashionista incallita», dice. Oggi cove star di riviste patinate, alla giovane se stessa direbbe: «Continua a lottare per i tuoi obiettivi, abbraccia le sfide trasformandole in opportunità».
L’OFFICIEL ITALIA: Ricordi la prima canzone che hai ascoltato? YULEE CHOI: Sì! Una canzone di una boyband famosa negli anni ’90 in Corea, “I Know” degli Seo Taiji and Boy.
LOI: Che generi ascoltavi da ragazza?
YC: Amavo variare, dal K-pop alla musica pop occidentale. Da adolescente ero ossessionata da Beyoncé.
LOI: Che ruolo giocano le donne nell’industria musicale coreana?
YC: Cantanti, autrici, produttrici, manager. Le donne svolgono ruoli cruciali, sfidando una predominanza storica maschile.
LOI: Sei madre di due figli, la società coreana ti ha saputo aiutare a non dover scegliere tra carriera e maternità?
YC: Le politiche di supporto sono state essenziali per bilanciare carriera e genitorialità, inclusi gli orari di lavoro flessibili, congedi parentali e aiuto per la cura dei bambini. Ma sono necessari sforzi continui per rendere la società sempre più inclusiva.
«L'amore è la mia forza guida, mi ispira, mi dà certezze che altrimenti non avrei».
LOI: A proposito di famiglia, le Rocking Dolls sono ormai parte integrante della tua vita. Com’è iniziata l’avventura con loro?
YC: Ho un rapporto molto forte sin dal 2018, quando si sono for- mate. Sono donne talentuose e cerco di supportarle nella crescita.
LOI: Quando componi per loro, a quali riferimenti musicali attingi?
YC: Quasi esclusivamente dal Pop o dal Rap.
LOI: E invece come nasce una tua canzone?
YC: In una giornata tipo valuto idee, compongo e registro musica, affino testi e melodie, cerco feedback, stabilisco obiettivi, faccio pause e cerco ispirazione dal mondo.
LOI: Cosa ha ispirato il tuo primo singolo “Back to the Unknown”?
YC: Ho voluto catturare un mix di emozioni: paura, eccitazione, speranza e resilienza nell’affrontare l’incertezza di un amore che non c’è più.
LOI: Quale ruolo gioca l ’amore nella tua vita?
YC: È la mia forza guida, mi ispira, mi dà certezze che altrimenti non avrei.
LOI: Quando sarà pubblicato l’album “Atmosphere in Heart”?
YC: Tra pochissimo. A luglio 2024. Sarà un mini-album di cinque tracce.
LOI: Una qualità che riconosci in te stessa?
YC: Mi adatto rapidamente in nuovi ambienti e sono super curiosa. È importante essere pazienti, di mentalità aperta e positivi.
LOI: Al contrario qualcosa che non ti piace?
YC: Tendo a riflettere troppo. La cosa mi causa stress, non amo essere indecisa.
LOI: Un sogno che vorresti realizzare?
YC: Portare la mia musica a un pubblico sempre più vasto.
Team credits:
HAIR Xiang Zi;
MAKE UP Ming Yang;
PRODUCER Xuan Zhan Zhan.