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Musica da bere: quando il vino incontra le note e la voce

Tre progetti in cui musica e voce accompagnano le note di degustazione di altrettanti celebri vini provenienti da Piemonte, Toscana e Veneto

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Una voce profonda e una melodia delicata sono capaci di entrare nel cuore e nella testa di chi le ascolta. Proprio come sa fare un buon vino che, con la sua forza espressiva, racconta al palato sensazioni ed emozioni sempre diverse. La musica, d’altronde, è un’arte che si evolve nel tempo: la stessa dimensione che permette al nettare d’uva di sviluppare tutte le sue note aromatiche, conferendo valore a espressioni longeve come il Brunello di Montalcino, dall’infinito potenziale di affinamento. Ecco quindi che voce, musica e vino si uniscono in tre progetti dall’animo italiano e dal respiro internazionale, per esaltare tre etichette provenienti da Piemonte, Toscana e Veneto.

Una sinfonia per Dogliani, Poderi Luigi Einaudi

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La storica azienda delle Langhe fondata da Luigi Einaudi nel 1897, festeggia il suo 125° anniversario con un’iniziativa che lega l’arte del vino a quella della musica, voluta da Matteo Sardegna Einaudi, quarta generazione della famiglia. Ludovico Einaudi, compositore di fama mondiale e nipote del fondatore dei Poderi, per l’occasione ha dato vita ad “Ascolta Dogliani” brano inedito dedicato all’armonia del Dolcetto che nasce nella bassa Langa. Una melodia intima, delicata ed elegante, che accompagna il sorso piacevole e profumato di frutti rossi di Dogliani 2021 e la struttura e il gusto pieno del Dogliani Superiore Tecc 2020. Per ascoltarlo è sufficiente inquadrare il QR code impresso sul retro delle etichette delle due referenze e abbandonarsi al sorso musicale di questa armoniosa espressione di vino rosso piemontese.

La voce di Biondi-Santi

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Un’opera letteraria composta dall’accordo di anime affini, da ascoltare come un audiolibro. Il progetto “La voce di Biondi-Santi” accompagna l’uscita del Brunello di Montalcino Riserva 2015 e del Brunello di Montalcino 2016, lanciando un inedito format di “salotto culturale” che da quest’anno in poi coinvolgerà diverse personalità del mondo della musica, dell’arte e della letteratura, accomunate dalla passione per vini del Greppo. Per la prima edizione sono state scelte le voci narranti di Neri Marcorè e Tomas Arana, a leggere le parole del racconto letterario “Grappoli d’uva”, scritto da Elena Dallorso subito dopo la sua visita nella tenuta di Biondi-Santi. Una storia che narra dell’equilibrio e dell’armonia di questa longeva espressione di Sangiovese che con le note musicali condivide un animo volatile. Perché, come racconta l’enologo Federico Radic’è una grande comunione tra musica e vino, che possiede cinque diversi piani olfattivi, tanti quanti le righe del pentagramma. Fare vino è come riempire uno spartito che ogni anno sarà differente: note alte o più profonde, un allegro o un andante”.

The Wine Record, De Buris

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Per celebrare l’annata 2010 del suo Amarone della Valpolicella, la famiglia Tommasi ha lanciato un concept album che rappresenta il vino rosso veneto attraverso la musica. Otto brani riprendono le diverse fasi di produzione dell’Amarone, dall’appassimento alla vinificazione, trasformando in note i dati metereologici dell’annata di riferimento e dando vita a sonorità particolari e inedite. Il lusso del tempo legato all’Amarone Riserva racchiude infatti tutte le potenzialità del territorio della Valpolicella Classica, che si riflette nei brani che raccontano l’aroma, il colore, il gusto e l’emozione di De Buris, composti dal sound designer Giacomo Ceschi.

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