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Dalla spiaggia alla terrazza, gli indirizzi gourmet della Versilia

C’è un che di regale in Versilia, tra i ristoranti di alberghi blasonati e caffè storici che riprendono vita con il tocco contemporaneo di brand di moda. Ecco gli imperdibili tra Forte dei Marmi e Viareggio.

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Con tutti i principi della Versilia, si potrebbe costituire una nuova casata nobiliare del gusto. Sì, perché gli indirizzi più chic della costa tirrenica condividono nel loro nome la parola Principe, ma si differenziano enormemente per l’offerta gastronomica. Dal ristorante due stelle Michelin del Principe di Piemonte di Viareggio, passando per il Lux Lucis all’interno dell’hotel di lusso Principe di Forte dei Marmi, fino allo storico caffè recentemente acquisito da Marchesi 1824, l’itinerario gastronomico della Versilia passa anche attraverso la spiaggia di Villa Grey e il suo ristorante stellato Il Parco. Qui i locali per un finale d’estate da veri gourmet.

Caffè Principe, Forte dei Marmi

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Lo storico indirizzo di via Carducci, immerso tra le boutique di alta moda di Forte dei Marmi, torna a vivere con l’acquisto e la ristrutturazione di Marchesi 1824, brand di proprietà del Gruppo Prada. Un look anni Cinquanta e classici della pasticceria meneghina, uniti alla miscela locale di caffè e proposte light per il pranzo, segnano il ritorno del bar tanto caro a residenti e turisti che, ogni anno, siedono tra i suoi tavoli tra una sessione di shopping e una giornata al mare. A colazione la vetrina è ricca di creazioni dolci come maritozzi, croissant lisci e farciti, oppure le classiche ciambelle toscane ricoperte di zucchero. Da provare tramezzini e panini (anche nella versione mignon) che a pranzo accompagnano insalate e irresistibili focacce liguri al formaggio. All’ora dell’aperitivo sono disponibili signature cocktail alcolici e analcolici, insieme a una nutrita lista di drink classici. Per brindare al ritorno di un indirizzo icona di Forte dei Marmi, con il tocco inconfondibile del motivo “Roma”, disegnato da Miuccia Prada e oggi protagonista nei tessili e come rivestimento dello storico bancone del locale.

Bistrot ai Bagni di Villa Grey, Forte dei Marmi

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Dopo una ricca colazione al Forte, l’appuntamento è in spiaggia ai Bagni di Villa Grey. Qui le classiche tende bianche offrono ai bagnanti ampio spazio per intrattenersi al sole, comodamente sdraiati sui lettini, oppure sulle sedie da regista all’ombra. Il tutto abbandonati sui morbidi asciugamani logati e forniti direttamente dal bagno. Quando arriva l’ora di pranzo, il Bistrot sulla spiaggia guidato dallo chef Michele Mascia permette di assaggiare il meglio del mare con ricette semplici e piatti della tradizione versiliese. Gli amanti del crudo possono scegliere la selezione freschissima del giorno, mentre chi preferisce i primi, potrà puntare sugli spaghetti alle arselle, in arrivo direttamente da Viareggio e valorizzate dalla cremosità di un brodo con cui viene risottata la pasta. Immancabile per un pranzo al mare, il fritto di paranza comprende calamari, gamberi biondi e mazzancolle insieme a verdure in tempura e conquista con la sua croccantezza e l’incredibile leggerezza: ideale anche per nelle giornate più calde.

Lux Lucis, Principe Forte dei Marmi

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All’ultimo piano del luxury hotel Principe Forte dei Marmi, una terrazza panoramica apre la vista sui tramonti del Tirreno e sulle vette delle Apuane, che d’estate si riempiono di tinte verdi. Circondato da vetrate che si aprono completamente (quando il tempo lo permette), Lux Lucis è l’indirizzo stellato da visitare per provare la cucina gentile e territoriale di Valentino Cassanelli. Lo chef predilige materie prime locali senza dimenticare le sue origini modenesi, con un richiamo alla tradizione emiliana, mentre è grazie alle esperienze londinesi e ai suoi viaggi se molte ricette vivono di influenze orientali.

Come il risotto tom yum, che riprende i sapori agrumati della classica zuppa thailandese che si sposano con un’emulsione di ricci di mare e un paté di tartufo nero che bilancia il gusto del piatto. Oppure il ricordo di un cacciucco, nato nel 2012 come omaggio alla ricetta livornese e diventato un must, oggi servito come un bottone ripieno di zuppa di pesce, con corallo di fasolari, finocchietto selvatico, salsa alle ostriche e salsa verde. Concludono la degustazione la torta di riso, classica ricetta versiliese, arricchita con fragole e calamansi (agrume filippino) e il dessert “latte, miele e anacardi”. I tre menu degustazione che rappresentano la Versilia in movimento, sono accompagnati da una selezione formidabile di etichette italiane e non, a cura del maître e sommelier Sokol Ndreko, con piacevoli sorprese come l’idromele di miele di acacia ligure Oikos.

Il Piccolo Principe, Grand Hotel Principe di Piemonte, Viareggio

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Una galleria dorata fronte strada (e spiaggia) accoglie con un restyling il ristorante Il Piccolo Principe di Giuseppe Mancino, executive chef del Grand Hotel Principe di Piemonte da ben 18 anni, che da giovanissimo ha conquistato due stelle Michelin, conservandole fino a oggi grazie a una cucina che valorizza ricette e ingredienti versiliesi con incursioni campane, dedicate alle sue origini salernitane. In sala, il sorriso contagioso del maître Lorenzo Caiazzo mette a proprio agio ogni ospite, che può scegliere fra tre differenti menu degustazione. Uno completamente vegetale che esalta gli ingredienti coltivati nell’orto biodinamico del ristorante, uno esperienziale per scoprire l’estro creativo dello chef, e uno dei grandi classici, raccolta dei piatti signature di Mancino che interpretano, con piglio contemporaneo, le ricette della tradizione gastronomica italiana.

Come la “ciccia” toscana, una battuta di manzo con gel al fieno, gocce di maionese e il suo fondo, servita in un piatto che riporta le coordinate dove l’animale è nato e cresciuto, insieme a un consommé di manzo aromatizzato al fieno; oppure i filetti di triglia racchiusi da pane bianco croccante e accompagnati da salse che ricordano la pizzaiola. L’amore per Salerno è racchiuso nello spaghetto Mancini mantecato con burro e alici di Cetara, mentre il piccione di Simone Fracassi con i fegatini in sfera di pane panko, è il piatto forte del menu. La conclusione dolce è un omaggio a Carrara, con un cioccolato marmorizzato che nasconde pan di spagna allo yogurt, mousse e crema al cocco.

Il Parco di Villa Grey, Forte dei Marmi 

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Deve il suo nome al giardino incantato che accoglie i tavoli dei commensali circondati da alcove verdi, e alla vista di cui si gode dalla veranda coperta: Il Parco di Villa Grey, una stella Michelin, è un’oasi di buon gusto che brilla di nuova luce grazie all’arrivo dello chef Giovanni Cerroni. Con esperienze in cucine stellate, a fianco di Terry Giacomello da Inkiostro e al Mugaritz, il nuovo volto de Il Parco ha portato in Versilia un’avanguardia accessibile, capace di sperimentare rendendo al contempo ben comprensibile ogni sfumatura di gusto nel piatto. Acidità spiccate, giochi di temperature e consistenze divertono a tavola, mettendo in scena un crescendo di sapori che si rivela, portata dopo portata, nei menu degustazione. L’inizio è affidato a un’insalatina di fagiolini e cannolicchi, servita con una bavarese di mandorle, caviale e aria di champagne, che lascia spazio ai contrasti di un pomodorino arrosto glassato al ciliegino e accompagnato da un gazpacho alla fragola e da olio aromatizzato al fico.

Magistrale il risotto ai calamaretti spillo con salsa di prezzemolo, purea di cipollotto e demi glace di calamaro, così come l’animella con un velo di lardo di seppia, salsa al nero e purea di limone arrosto. Conclude la degustazione salata uno spaghetto mantecato con zafferano e burro al midollo arrosto, con riduzione e polvere di alloro, decorato da una foglia d’oro in omaggio a Marchesi. A illustrare le meraviglie culinarie di Cerroni ci pensa il giovane maître Gianluca Velardi, che ha introdotto un carrello del pane che rende giustizia alla ricerca sui lievitati del ristorante, realizzati con farine biologiche Molino Angeli di Pietrasanta. Infine, gli abbinamenti al bicchiere portano la firma di Luca Florio, che gestisce una cantina di oltre 800 etichette. Insieme, rendono l’esperienza de Il Parco unica per lo scenario versiliese, immaginata per rilassare gli ospiti e immergerli in una nuova dimensione di gusto raffinato.  

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