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3 buoni motivi per assaggiare la pizza all’Aloe

La ricetta sviluppata dallo chef e pizzaiolo Vincenzo Lettieri per rendere l’impasto più digeribile si può degustare da Vurria, nuovo format dedicato alla pizza che sta conquistando Milano.

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Un anno e mezzo fa la prima apertura in via Borsieri (zona Isola), mentre da pochi mesi ha preso vita il secondo locale in Via della Moscova 27. Vurria, format dedicato al piatto simbolo di Napoli lanciato dall’imprenditore Fabrizio Margarita, ha già conquistato Milano, grazie a un ingrediente speciale che, secondo lo chef e pizzaiolo Vincenzo Lettieri, aumenta la digeribilità della pizza. Si tratta dell’Aloe Vera, aggiunta all’impasto per renderlo croccante e leggero. Per chi non l’ha ancora fatto, ecco qui tre buoni motivi per assaggiare la pizza all’Aloe di Vurria.

L’impasto è unico nel suo genere

La pizza all’Aloe è il cavallo di battaglia di Vincenzo Lettieri, che ne ha sviluppato la ricetta nel 2016, per poi renderla la cifra stilistica di Vurria. “Se utilizzata all’interno degli impasti, l’Aloe Vera è in grado di entrare in sinergia con il processo di lievitazione che dura almeno 30 ore, rendendo necessaria una minore percentuale di lievito nella ricetta” racconta il pizzaiolo. “Il risultato è un impasto soffice e digeribile, il cui sapore non viene minimamente alterato dall’aggiunta di questo ingrediente, poiché evapora durante la fase di cottura”. Niente retrogusti amari, dunque, ma un apporto equilibrato di sali minerali, amminoacidi e fosfolipidi, fondamentali per un’alimentazione bilanciata.

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Ogni mese c’è una nuova pizza all’Aloe healthy

Nell’ambito del progetto “Sano Sano”, sviluppato a quattro mani da Vincenzo Lettieri e la nutrizionista Giorgia Arosio, nei punti vendita di Vurria si trova periodicamente una pizza inedita. Si tratta della “pizza del mese” che annovera tra i suoi ingredienti materie prime di stagione, abbinate per garantire un pasto sano e bilanciato. In questi giorni, per esempio, la carta si arricchisce con la “Settembrina”, pizza all’Aloe farcita con fior di latte, vellutata di zucca napoletana e radicchio scottato. A completare la ricetta delle noci di Sorrento e una crema al Grana Padano.

La pizza all’Aloe è un mindful food

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Secondo Giorgia Arosio, la pizza è l’alimento più appagante che ci sia, specialmente se la sua ricetta si presenta sana e leggera, con una particolare attenzione alla digeribilità dell’impasto. “La pizza all’Aloe di Vincenzo è un esempio perfetto, poiché coniuga la golosità della tradizione partenopea con una ricetta resa contemporanea da un ingrediente inusuale” racconta. “Da sola è in grado di saziare nove diverse tipologie di fame, che sono alla base del nostro bisogno (o desiderio), di sederci a tavola. A partire dalla fame visiva, appagata dai colori brillanti degli ingredienti, passando alla fame del tatto, stimolata dal contatto con l’impasto quando la raccogliamo tra le mani, fino alla fame dell’udito, innescata dal rumore della crosta croccante”.

Adesso non resta che sedersi al tavolo di Vurria, abbandonare ogni distrazione e concedersi un assaggio della speciale pizza all’Aloe di Vincenzo Lettieri.

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