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Where to eat alla Milano Fashion Week 2022

Milano capitale della moda e dell’enogastronomia stupisce i fashion lover con nuove aperture e format rinnovati con ricette di pesce e plant-based. Ecco gli indirizzi più interessanti da visitare durante la Milano Fashion Week.

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Nuove aperture e format di ristorazione consolidati accolgono chi partecipa alla Settimana della Moda milanese, offrendo pause rigeneranti tra una sfilata e l’altra. Qui i locali imperdibili per un pranzo, un aperitivo o una cena all’insegna del food pairing durante la Milano Fashion Week 2022.

LOM Dopolavoro

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In una via poco trafficata nei pressi del Monumentale si trova quella che un tempo era Cascina Lupetta, costruzione dell’800 oggi completamente ristrutturata dallo studio Andrea Borri Architetti e adibita a spazio multidisciplinare con il nome di LOM Locanda Officina Monumentale. Da un lato ha sede un acceleratore d’impresa con i progetti di arredo sostenibile di Berto For Planet e Dyloan, azienda di Chieti specializzata in stampa 3D su tessuto e termosaldatura con il suo lab, sartoria 4.0 e uno showroom. Al piano terra e negli spazi esterni si sviluppa LOM Dopolavoro, cocktail bar con cucina aperto dall’ora dell’aperitivo al dopocena con un menu semplice e informale fatto di tante proposte da condividere al tavolo. Con un approccio etico e sostenibile, i piatti plant-based vengono realizzati con materie prime provenienti da piccoli produttori e danno vita a sfiziosi snack come i tacos con ragù di seitan, friggitelli e cavolo cappuccio marinato e il porro arrosto con salsa ponzu, crema di patate viola e tahina. Da abbinare a cocktail dissetanti come Pretty Solero a base tequila, cordiale alla mela e zafferano e soda, i “classiconi” oppure i signature della casa come Furio con bitter, vermouth, tè alla nocciola, spezie e Prosecco.

LOM Dopolavoro – via Galileo Ferraris, 1

Dry Milano

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Immancabile tappa delle serate milanesi, Dry Milano continua a proporre con successo l’abbinamento pizza e cocktail in un ambiente giovane, con luci soffuse, musica e gli Instagram spot come la scritta al neon “vietato baciarsi” in bella vista sulla vetrina che affaccia direttamente sul bancone del bar. Qui Edris Al Malat serve miscele classiche con un twist come il Rhubarb Paloma, che reinterpreta il celebre drink messicano unendo al tequila un cordiale al rabarbaro e soda. In cucina, i pluripremiati lievitati di Lorenzo Sirabella arrivano a tavola con combinazioni di ingredienti irresistibili. Da provare la focaccia alla parmigiana di melanzane e provola affumicata e la zingara ischitana, mentre i puristi possono optare per la pizza provola e pepe oppure per la versione con baccalà, maionese, salicornia, pomodorino confit e polvere di olive nere.

Dry Milano, via Solferino, 33

Corallium

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 A pochi passi dal quartiere di Sarpi, Corallium vive una nuova stagione dopo la completa ristrutturazione e l’acquisizione da parte di Monica Li. In cucina Domenico di Gennaro propone un menu incentrato sulle ricette di pesce, lavorato con tecniche contemporanee e proposto con un approccio internazionale, grazie alle numerose esperienze all’estero dello chef. Dalla cucina a vista si possono cogliere i dettagli delle preparazioni che seguono le disponibilità stagionali delle materie prime, mentre gli ospiti possono accomodarsi nell’ampia sala, nel dehors esterno oppure al primo piano. I piatti da assaggiare sono lo spaghettone in salsa di gambero rosso e riccio di mare, la tartare di gambero rosso ponzu con stracciatella di burrata e tartufo e nero e il tiradito di spigola in salsa ceviche e mango, vero e proprio cavallo di battaglia dello chef.

Ristorante Corallium, via Fratelli Induno, 1

Broadwine

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Non c’è due senza tre. Lo sanno bene Luca Marcellin e Desiree Brunet che, forti del successo di Drinc Cocktail&Conversation e Drinc Different, hanno appena inaugurato BroadWine insieme ai soci Angelo Liverani, Paolo Belloni e Andrea Masci. A differenza dei primi due locali, il terzo arrivato non è un cocktail bar, ma un wine club che celebra le eccellenze enogastronomiche italiane. Qui l’aperitivo è accompagnato da tartare e tramezzini, piccoli snack inventati nel 1926 al Caffè Mulassano di Torino, presenti in un menu di dieci varianti classiche e gourmet. Oltre a piatti in versione small e large da accompagnare alla propria etichetta preferita, su prenotazione è possibile gustare bourguignonne, chinoise e due diversi plateau con crudités di mare.

Broadwine, via Bartolomeo Eustachi, 28

Señorío

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Tutto il meglio della tradizione enogastronomica spagnola è condensato nel menu di Señorío, ristorante spagnolo appena inaugurato in via Bramante. Dall’American Spanish Bar che propone quasi duecento diverse bevande internazionali si passa poi al ristorante, al dehors privée e alla Vinoteca. Qui vengono serviti grandi classici come la Paella e numerosi stufati provenienti dalle differenti regioni della penisola iberica, ognuno con i suoi ingredienti tipici. Largo spazio anche alle tapas per accompagnare l’aperitivo oppure per iniziare la cena con un variegato antipasto, mentre il pesce fresco ha un ruolo centrale in cucina, tanto da essere esposto al bancone. Crostacei e molluschi vengono preparati alla maniera Cantabrica, ovvero scottati e poi serviti nel vassoio ghiacciato con salse di accompagnamento, alla brace o Mariscada, oppure in Cazuela de Marisco all’interno di una zuppa di mare. Immancabile un assaggio del pregiato Jamón Ibérico varietà 100% Pata Negra.

Señorío Milano - Via Bramante, 13

Vesta

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Il primo concept del gruppo italiano Triple Sea Food si trova nel cuore di Brera. Vesta è il nuovo place to be per chi ama la cucina di pesce e non rinuncia alla tradizione mediterranea a tavola. Ampia scelta di ricette italiane e crudités accompagnano un menu che comprende anche a opzioni di terra come il galletto bbq e le verdure dell’orto. Al ristorante si accede da una scenografica scalinata che conduce nell’ampio dehors, per poi proseguire nella sala principale decorata dai toni caldi della boiserie in ebano e dal tocco raffinato del travertino. Sgabelli alti in tessuto circondano un bancone che incornicia la scala, mentre il colore vivace delle poltroncine contrasta con il tovagliato immacolato. Al piano sottostante si sviluppa una seconda sala più riservata e intima, ideale per rilassarsi prima degli after party della Milano Fashion Week.

Vesta, via Fiori Chiari, 1A

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