Autunno in rosso, i brindisi imperdibili
Arrivano da differenti zone d'Italia e sono le novità che i wine lover non potranno lasciarsi scappare per questo autunno.
Pieni, intensi ed eleganti, questi vini rossi accompagnano i primi pranzi e le cene della stagione, abbinandosi agli ingredienti tipici dei territori dai quali provengono. Da nord a sud, ecco un itinerario enoico italiano per godersi l’autunno in rosso.
Brunello di Montalcino DOGC Biondi-Santi 2015
Trentasei mesi di invecchiamento in botti di rovere di Slavonia e un lungo affinamento in bottiglia sono due dei passaggi che donano al Brunello di Montalcino di Biondi-Santi le sue inconfondibili caratteristiche. Prodotta anche nel formato magnum (è la prima volta nella storia per la cantina che ha decretato il successo del Brunello), l’annata 2015 è realizzata con una selezione di uve di Sangiovese Grosso provenienti dai vigneti di proprietà della Tenuta di Greppo. Un vino versatile e gastronomico, equilibrato ed estremamente piacevole, dalla beva succosa. Al naso esprime aromi di ciliegia e di fragranti frutti dolci, per poi aprirsi a incursioni di erbe aromatiche, mentre al palato è fresco, con tannini vellutati e una spiccata sapidità. Ideale da degustare con tagliolini al tartufo e carni rosse.
Cuordilava Donnafugata e Dolce & Gabbana
La collaborazione tra Donnafugata e la casa di moda che ha fatto dello stile e dei colori della Sicilia il suo tratto distintivo, si rinnova nel 2021 con il lancio di due nuove etichette. Coltivate alle pendici dell’Etna, sono espressioni minerali pregiate del territorio, estremamente eleganti alla beva, così come il loro contenitore, decorato con etichette che portano la firma creativa di Dolce & Gabbana. Cuordilava 2017 in particolare, ricorda il magma del vulcano nella capsula e nel nastro in gros grain del suo astuccio, con motivi che prendono ispirazione dai classici carretti siciliani. Prodotto dalla vendemmia di Nerello Mescalese, dopo un lungo periodo di affinamento si rivela ampio, profondo al palato e persistente. Un vino rosso dalle note piacevoli di frutti rossi e sottobosco, con incursioni speziate che lo rendono ideale per accompagnare ricette autunnali a base di funghi, carni di suino e di agnello.
Rosso di Montalcino DOC 2018
Vino giovane e fresco, prima dell’istituzione della DOC del 1983, era detto il “Brunello Etichetta Bianca”. Dall’animo fragrante e fruttato, il Rosso di Biondi-Santi si può degustare anche in età giovane, come per l’annata 2018, affinata per dodici mesi in botti di rovere di Slavonia. Il suo piglio è deciso grazie agli aromi di frutti a bacca rossa come lamponi, ribes rosso e amarena, mentre la violetta e le erbe aromatiche anticipano al naso la viva energia del primo sorso, equilibrato e fruttato. Il finale è fragrante e sapido, lungo e vibrante, dalla grande persistenza.
Giorgi Gerry Scotti Buttafuoco '56
Il legame con il territorio dell’Oltrepò Pavese e la passione per il mondo del vino, hanno permesso al celebre presentatore Gerry Scotti di stringere un sodalizio con le Cantine Giorgi e presentare alcune interessanti espressioni del territorio che portano la sua firma. Gerry Scotti Buttafuoco Storico DOC ’56 2017 è l’iconico vino rosso che prende il nome dalla data di nascita del conduttore, prodotto in un’edizione limitata che conta 1956 bottiglie. Prodotto con uve di Barbera, Croatina, Uva rara e Ughetta di Canneto, affina per tre anni in botti di legno e riposa per sei mesi nella bottiglia che riporta lo storico marchio del veliero identificativo del Club del Buttafuoco Storico. Dalle sfumature rosso rubino intense, sprigiona sentori speziati e di frutta rossa matura, mentre al sorso è corposo, morbido e persistente. Ideale da degustare con carni brasate e con la pancia di maialino servita con mele annurca.
Arlesiana Poggio della Dogana
Espressione di Romagna Sangiovese Brisighella DOC, l’Arlesiana è l’ultimo nato di Poggio della Dogana, disponibile per l’assaggio a partire dalla stagione autunnale 2021. L’etichetta riporta un acquarello di Silvio Gordini, famoso pittore romagnolo, che raffigura due delle botaniche che si riconoscono già dal primo approccio con questo vino. I suoi aromi di visciole, ciliegia e amarena rendono il naso fragrante e dolce, allo stesso tempo complesso, grazie alla parte vegetale di rosa e viola. Il sorso è elegante, ed esprime i tipici caratteri del Sangiovese della zona, esaltati dai terreni sabbiosi dell’azienda agricola biologica. Caldo, vellutato, dalle note croccanti, i suoi tannini setosi riempiono e appagano il palato.