L'essenza del ristoro, apre Il Refettorio a Venezia
Alle spalle della Scuola di San Rocco, a Venezia, ha da poco inaugurato il secondo ristorante Majer. Un locale ricercato che si discosta dai classici canoni gastronomici della Serenissima, dove trovare ingredienti di produttori italiani e pregiata carne wagyu.
Passeggiando tra le strette vie che costeggiano i canali veneziani al calar della sera, attraversando il Sotoportego San Rocco, ci si ritrova a osservare un grazioso spiazzo al cui centro c’è una zampillante fontanella. Distogliendo lo sguardo dal ritmico gorgoglìo, si viene immediatamente catturati dalla calma delle luci calde e soffuse di un nuovo indirizzo gastronomico di Venezia. Il Refettorio è un luogo per certi aspetti radicale, lontano dai canoni gastronomici della Serenissima poiché portatore di un verbo discreto, mai eccessivo, che si riflette nel progetto degli interni curato da Giuseppe Tortaro Architetti, di cui alcuni dettagli sono visibili dalle grandi vetrine, come il bancone e i tavoli in legno della prima sala.
Nuova apertura a Venezia, Il Refettorio di Majer
Il Refettorio è il frutto di dieci anni di lavoro e della ricerca delle migliori materie prime di produttori italiani (non per forza vicini di casa di Venezia) per offrire una cucina senza ego, dove l’attenzione è posta interamente sull’ingrediente. Aperto dal mattino al dopocena, il secondo ristorante Majer accoglie chi è in cerca di ristoro con il racconto della nascita di un piatto, l’assaggio di un vino naturale e un aperitivo con cichéti inusuali, di quelli che non si trovano nei più tradizionali Bàcari. Il Refettorio si fa portavoce delle materie prime impiegate in cucina, offrendo ai suoi ospiti “L’altro menu”, una vera e propria lista dove ogni produttore viene presentato e raccontato attraverso le materie prime che offre. La Chianina di Fracassi, i vini naturali di Bressan e il prosciutto di Sant’Ilario si affiancano alla carne Wagyu Miyabi, unica eccezione d’oltreconfine legata alle esperienze di vita e alla famiglia del proprietario Fabrizio De Nardis, che rappresenta la più elegante unione della cultura nipponica e di quella veneziana.
Il progetto radicale de Il Refettorio
Nelle due sale che compongono Il Refettorio, la presenza di pietra e mattone è in equilibrio con i toni del legno dei solai e degli arredi, che si affacciano su un taglio orizzontale da cui si intravede la cucina, per incorniciare i movimenti della brigata. Un’atmosfera dal sapore “di casa” per dare al locale una dimensione ancor più accogliente e sincera, concepita con linee essenziali che permettono di focalizzare l’attenzione su ciò che viene servito a tavola.
Lingua di Chianina fritta con topinambur e pomodorino Pachino, pasta e fagioli con oca e cavolo nero e una spettacolare piovra alla brace con spuma di patate e melograno sono le ricette da non lasciarsi scappare, insieme all’assaggio dello speziato Schioppettino, un particolare rosso naturale firmato Bressan nato dalla Ribolla Nera, vitigno indigeno friulano. Una dichiarazione di qualità senza compromessi, tanto cara alle insegne di Majer, per tracciare la via della rivoluzione gastronomica che inizia a farsi largo tra le calli di Venezia.
Il Refettorio - Ristorante / Cafè, San Polo 3138 - Campiello San Rocco, Venezia