Fashion Week

I trend della MFW, tra forza e seduzione

Sulle passerelle della Milano Fashion Week emerge una moda che interpreta liberamente i codici del menswear, mescolandoli a una carica erotica sofisticata
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La Milano Fashion Week dedicata alle collezioni donna per l’Autunno-Inverno 2020/21 resterà negli annali della moda per due eventi a loro modo epocali: l’annuncio dell’arrivo di Raf Simons da Prada come co-direttore creativo. E le ultime due giornate del calendario scombussolate dal focolaio di coronavirus individuato in Lombardia, che ha convinto Giorgio Armani e Laura Biagiotti a sfilare a porte chiuse, mentre sono state cancellati del tutto gli show del lunedì mattina. In attesa di vedere fino a che punto il duo di super designer si spingerà a sperimentare con debutto previsto per la Primavera-Estate 2021 di Prada a settembre, la kermesse milanese si chiude con un messaggio forte e chiaro: lo streetwear in passerella ha fatto il suo tempo e il made In Italy si concentra nel vestire donne forti, indipendenti, decise che interpretano molti stilemi del guardaroba maschile, senza volerlo scimmiottare. E che al contempo recuperano il piacere di una seduzione elegante, matura, a colpi di pizzi, trasparenze, spacchi. È soprattutto il nero a riscoprirsi erotic-chic, tra lingerie anni ‘50 alla Dolce e Gabbana, abiti sottoveste tipo Alberta Ferretti o Ermanno Scervino, oppure sinuosi dal generoso décolleté visti da N.21. Un total black che intriga anche quando è accollato, perché spesso la sua superficie è incrostata di cristalli, paillettes o jais che lo fanno brillare, arte questa in cui è assoluto maestro Giorgio Armani. Spunta anche un rosso inequivocabile, eye-catching nelle versioni da giorno, alla Philosophy by Lorenzo Serafini,  come da cocktail o da sera, interpretato per esempio da Ports 1961 o da Versace. Mentre tra le tipologie di prodotto, sono cappotti (due su tutti, Agnona e Max Mara, ma si farebbe prima a citare chi non ne ha fatti) e maglieria (Arthur Arbesser, MSMG, solo per nominarne un paio) a conquistarsi la scena in plurime varianti, fogge e proporzioni. Fendi più che mai questa stagione ha utilizzato la pelle come un materiale passepartout per cappottini, tailleur e gonne, ma il leather look in versione raffinata ha convinto tante maison, tra cui spicca Salvatore Ferragamo. Quanto ai decori, le frange vincono a mani basse, viste spesso e consacrate dalle interpretazioni di Prada e Bottega Veneta.

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Gucci
Alberta Ferretti
Arthur Arbesser
N°21
N°21
Jil Sander
Brognano
Prada
Prada
Prada
Emilio Pucci
Fendi
Fendi
Fendi
Giada
Tod's
Tod's
Versace
MSGM
Agnona
Bottega Veneta
Bottega Veneta
Philosophy di Lorenzo Serafini
Ermanno Scervino
Ports 1961
Hugo Boss
Dolce & Gabbana
Giorgio Armani

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