Fashion Week

Il viaggio nel tempo di Anthony Vaccarello con Saint Laurent

Per la primavera estate 2024 Saint Laurent e Anthony Vaccarello celebrano l'estetica degli archivi con una collezione che mescola passato e presente, ispirandosi a pioniere come Amelia Earhart e dando nuova vita a capi iconici come la sahariana

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Saint Laurent, la primavera estate 2024 (Courtesy Saint Laurent)

La sfilata di Saint Laurent primavera estate 2024

Anthony Vaccarello, sin dalla sua nomina come Direttore Creativo nella celebre Maison di moda fondata da Monsieur Yves Saint Laurent nel 1961 a Parigi, ha dimostrato una chiara predilezione nel saper omaggiare e reinterpretare l'incantevole estetica degli archivi. Così, la nuova collezione di Saint Laurent, presentata oggi nella città dei lumi, si trasforma in un racconto in grado di celebrare una semplicità e un’autenticità senza precedenti, un vero e proprio - ma soprattutto credibile - viaggio nel tempo.

Vaccarello ha tratto ispirazione da figure come le pioniere Amelia Earhart e Adrienne Bolland che, già decenni fa, hanno sfidato le convenzioni in ambiti come l'aviazione e le corse automobilistiche. Il risultato riflette un concetto fondamentale nell’immaginario dello stesso Yves Saint Laurent: l'arte di essere sofisticate e audaci, prendendo spunto dal guardaroba maschile per creare abiti oltraggiosamente femminili.

   

«Sono queste le collezioni che amiamo, questi i mondi in cui desideriamo immergerci e perderci».

Scorri e scopri la primavera estate 2024 di Saint Laurent

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«Quando la moda diventa una tela ricca di storie, in cui il passato danza con il presente, creando il nostro futuro».

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La bellezza di questo racconto è un vero piacere per lo spirito, ancor più enfatizzato da un contesto che non è solo un semplice ornamento, ma si estende in un concetto reale. Difatti, la collezione presentata su un set modernista con superfici minerali, che inquadra l'iconica Tour Eiffel - per enfatizzare ancor di più l’assoluta eleganza. Non si tratta solo di bellezza, ma di un racconto destinato a restare nel tempo, evocando quel lontano 1967, quando Yves Saint Laurent introdusse la giacca sahariana nelle sue sfilate. Oggi queste giacche prendono vita in forme irresistibili, seguendo le orme del visionario fondatore della Maison francese che ridefinì la moda femminile, prendendo spunto dall'abbigliamento maschile e rivoluzionandolo.

Le sahariane, realizzate in gabardine di cotone, rappresentano capi confortevoli adatti alle calde estati, e in passerella ne possiamo ammirare numerose varianti. Tra i tessuti della collezione, spiccano il cotone e il lino nei toni terrosi, dall'oliva al bordeaux, dal color sabbia al gesso. Gli accessori e le calzature, invece, includono guanti in pelle, tacchi vertiginosi, immancabili occhiali da sole e orecchini voluminosi. Proprio così, bentornata bellezza!

Images courtesy of Saint Laurent

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